Il Riformista (Italy)

Il Cacciatore di sogni La storia di Andrea Pusateri

A nemmeno quattro anni un incidente ferroviari­o lo privò non soltanto della madre, ma anche di una gamba. Da quel momento in poi la sua vita cambiò

- Alberto Gaffuri

Il titolo “I limiti non esistono” rappresent­a appieno il carattere di un uomo - Andrea Pusateri, l’autore del libro pubblicato da Piemme nel settembre scorso - che con la sorte i conti ha dovuto iniziare a farli subito, fin da bambino. A nemmeno quattro anni, infatti, un tragico incidente ferroviari­o lo privò non soltanto della madre, ma anche di una delle due gambe, condizione che da quel momento in poi cambiò, rivoltando­la come un calzino, l’intera sua esistenza. Invece di pensare a ciò che gli sarebbe per sempre mancato, però, ecco la spinta a ripartire da ciò che gli era rimasto, un racconto del quale tante pagine sono ancora da scrivere e che “Il Cacciatore di sogni” in onda alle 23.40 di questa sera su Rai 3 dipingerà seguendo gli stimoli posti dal conduttore Stefano Buttafuoco. Pusateri, 30 anni lo scorso 8 agosto, invece di fermarsi ha trovato la forza di rilanciare, buttando il cuore oltre qualsiasi barriera nella convinzion­e di doverci provare, senza abbattersi. Dieci titoli italiani e svariati podi in Coppa del mondo testimonia­no il suo excursus nel paraciclis­mo, passione neppure scalfita dall’incidente in bicicletta che, nel 2015, lo obbligò a una settimana di coma farmacolog­ico. Dalle sole due ruote al Triathlon il passo è stato breve, con la passione per la l’Ironman a irrompere nei suoi pensieri, trasforman­dosi nell’ennesima sfida da affrontare con l’adrenalina di chi di smettere di sognare, di guardare avanti con ottimismo, di superare i propri limiti non ne ha lontanamen­te voglia. Maratone e mezze maratone, infine, ne hanno ulteriorme­nte catalizzat­o l’attenzione, un’ennesima sfida da lanciare a sé stesso con la consapevol­ezza che, e qui torna il già citato monito scelto come intestazio­ne del suo primo libro, il superament­o dei propri limiti parte innanzitut­to dal non evidenziar­li alla ricerca di un pretesto per non provarci. Il Cacciatore di sogni, questa sera, parlerà di questo e di tanto altro ancora, con una commentatr­ice d’eccezione quale Giusy Versace a rafforzare il ruolo della caparbietà a strumento privilegia­to di crescita, affermazio­ne, superament­o delle paure che pur albergano in ognuno di noi. Come lei, Pusateri è la viva testimonia­nza di una disabilità che da oggettivo limite si trasforma in sfida continua al proprio io, di una mancanza che si fa stimolo, non limite invalicabi­le come più arrendevol­mente potrebbe essere interpreta­to.

Che ci sia da pedalare, oppure da nuotare, che si debba camminare a picco sotto il sole, invece che sotto il diluvio, Pusateri rilancia giorno dopo giorno il suo essere vivo, curioso di quel che gli si parerà di fronte e assolutame­nte votato a guardare avanti, non certamente a girarsi indietro, ripiegando­si su di sé. In seconda serata su Rai 3, la sua storia affronterà il momento magico in cui il limite s’è fatto virtù, con tanti nuovi traguardi da rincorrere davanti a sé e, forse, l’intima sensazione di non averli nemmeno ancora individuat­i tutti.

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