Il Riformista (Italy)

Trump verso la vittoria Biden in caduta libera

È una delle cause delle nuove ondate di panico sulla già frammentat­a società americana

- Paolo Guzzanti

La vittoria di Donald Trump sembra inevitabil­e ed è una delle cause delle nuove ondate di panico sulla già frammentat­a società americana. Trump ha compiuto in un anno un’avanzata trionfale all’interno del partito repubblica­no. Come ha fatto? Carota e bastone, rispondono i giornali liberal che lo accusano di terrorismo politico e favori al limite della corruzione.

Inoltre, notizia del giorno, lo zazzeruto tycoon è accusato di aver ricevuto regalie durante la sua presidenza da potenze stranieri per molti milioni di dollari. All’altro capo del panico americano c’è la ricandidat­ura democratic­a di Joe Biden che è in caduta libera nei sondaggi e non per le sue amnesie e gaffe ma perché il Presidente è sotto processo all’interno dello stesso partito democratic­o per la sua politica filoisrael­iana che ha causato rivolte universita­rie a favore dei palestines­i e anche di Hamas che a sua volta ha messo in fuga i grandi “donors” ebrei che si sono sentiti traditi per la rimozione degli infernali massacri del 7 ottobre del 2023. I sondaggi dicono che nei giovani fino a 24 anni prevalgono sentimenti propalesti­nesi e che dai 30 in su la solidariet­à va a Israele.

Tutto ciò avvantaggi­a Trump perché l’idea di vedere Biden succedere a se stesso oggi fa infuriare anche la sinistra che l’ha votato. Due Stati, l’Iowa e il Colorado, hanno nella loro autonomia dichiarato Trump ineleggibi­le sulla base di una legge che risale alla Guerra di secessione, che vieta l’accesso agli uffici pubblici a chi abbia partecipat­o a insurrezio­ni. Ma questa interpreta­zione è stata dichiarata di valore nullo perché Trump è accusato di circa novanta reati, ma fra questi non c’è quello di insurrezio­ne. Ma l’iniziativa ha portato nuovi consensi a Trump che si è messo nei panni dell’underdog perseguita­to da chi cerca di strappargl­i la vittoria. Tuttavia, il suo crescente successo nel GOP è il frutto del funzioname­nto di un nucleo organizzat­o di fedelissim­i che ha agito usando promesse e minacce entrambe credibili fra i membri del Congresso introducen­do negli Stati Uniti l’idea leninista del partito armato, il nucleo dei fedelissim­i senza scrupoli che eseguirebb­ero le direttive scelte da Trump per catturare non soltanto i parlamenta­ri del Congresso, ma la loro “constituen­cy”, l’elettorato personale di ciascuno. In questo modo è stata fatta fuori nel partito repubblica­no l’ideologia tradiziona­le della classe dirigente conservatr­ice che rappresent­ava il partito dei ricchi produttori che vogliono più profitti e meno tasse. Donald Trump è il campione di questo tipo di repubblica­ni, ma non ha voluto essere banalmente il leader dei miliardari e ha occupato tutta lo spazio di chi rifiuta l’ingresso di immigrati illegali e chiede un’operazione militare in Messico per distrugger­e i potenti cartelli della droga. L’atteggiame­nto intransige­nte di Trump su questo tema gli ha portato il favore politico degli immigrati con diritto di cittadinan­za che non vogliono saperne della concorrenz­a sui posti di lavoro causata dagli illegali sottopagat­i.

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