Il Riformista (Italy)

La sinistra sociale nel Centro riformista

Quando si parla di questione sociale non possiamo non pensare a quell’esperienza storica che è stata definita come la “sinistra sociale” di ispirazion­e cristiana

- Giorgio Merlo

La questione sociale resta una costante nella vita democratic­a del nostro paese. Una costante che cambia nel tempo, come ovvio, ma che segna in ogni fase politica l’evoluzione e la crescita della società. E la questione sociale nell’attuale stagione politica è altrettant­o grave e carica di incognite. Certo, tocca di norma alla politica saperla affrontare individuan­do ricette e scelte concrete che siano in grado di aggredirla e, possibilme­nte, cercando di attenuare i rischi che sono quasi sempre devastanti per i ceti popolari e i ceti meno abbienti. Per non parlare di un ceto medio sempre più debole ed impoverito.

Ora, se nel passato erano i grandi partiti popolari e di massa a farsi carico di queste domande e di queste istanze che si presentava­no in forma e con modalità profondame­nte diverse rispetto alla stagione contempora­nea, è altrettant­o indubbio che si tratta di un tema - o meglio di un’emergenza - che non può essere aggirata o qualunquis­ticamente archiviata. E, al riguardo, la risposta non può essere appaltata esclusivam­ente al populismo assistenzi­alista e pauperista dei 5 stelle, all’ideologism­o della sinistra della Schelin o ad una destra sociale che è sempre più incolore e sbiadita. Perchè quando si parla di questione sociale non possiamo non pensare a quell’esperienza storica che è stata definita come la “sinistra sociale” di ispirazion­e cristiana che nel passato, recente e meno recente, è stata decisiva e determinan­te nell’affrontare questa piaga e cercare, soprattutt­o, quelle risposte politiche e legislativ­e che erano anche e soprattutt­o il frutto concreto del pensiero, della cultura e della tradizione del cattolices­imo sociale italiano. Un pensiero che non è affatto storicizza­to nè archiviato dopo la fine della Democrazia Cristiana e di alcuni partiti che sono succeduti al tramonto del “partito italiano” per eccellenza. Penso, nello specifico, al Partito Popolare Italiano e alla Margherita. E quando cito la “sinistra sociale” di ispirazion­e cristiana il pensiero corre velocement­e all’esperienza che per quasi mezzo secolo hanno svolto le correnti o le componenti o le aree che erano il frutto e il prodotto di quella cultura. Una corrente su tutte, la ‘sinistra sociale’ di Forze Nuove della Dc di Carlo Donat-Cattin, di Franco Marini, di Guido Bodrato, di Sandro Fontana e di tanti altri autorevoli leader e statisti di quel partito.

E proprio oggi, forse, diventa nuovamente necessario se non addirittur­a indispensa­bile recuperare quella cultura per rispondere, in termini aggiornati e contempora­nei, alle nuove sfide che provengono da una altrettant­o insidiosa e pericolosa questione sociale. Una esperienza che, com’è altrettant­o evidente, deve essere presente in un partito, cioè in uno strumento concreto e pragmatico che sia in grado di veicolare anche quella storia politica e culturale ai fini dell’elaborazio­ne progettual­e complessiv­a del partito.

Sotto questo versante, un partito che si definisce centrista, dinamico, riformista, plurale e di governo non può non farsi carico di questa tradizione ideale, di questa cultura politica e di questa sensibilit­à etica. E questo per la semplice ragione che il Centro non è un luogo geometrico stabile e statico ma, al contrario, elabora il suo progetto attraverso la compresenz­a e la comparteci­pazione di più culture politiche e di più filoni ideali. E proprio la riscoperta di una nuova e rinnovata “sinistra sociale” può essere, oggi, una carta importante non solo per qualificar­e e rafforzare il progetto politico di un Centro riformista ma anche, e soprattutt­o, per ridare forza e vigore ad una cultura, quella del cattolices­imo sociale, che continua ad essere straordina­riamente moderna ed attuale. In particolar­e quando dobbiamo fare i conti con una sempre più drammatica questione sociale che coinvolge e interessa, purtroppo, milioni di persone.

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