Forza Italia, da liberali a vigili urbani
“Non emettiamo nuove licenze taxi sennò il traffico aumenta”. Quindi lasciamo tutto così. Parola del Portavoce di Forza Italia, in una trasmissione Tv dell’altro ieri. Gelo a casa, e risate in studio. Io non so se i vertici di Forza Italia abbiano deciso di seppellire il movimento nato e affermatosi per il suo Dna liberale di massa (almeno nelle intenzioni di Silvio Berlusconi), ma eviterei il vilipendio di cadavere (del partito). Perché affermare certe sciocchezze in televisione, facendo sgranare gli occhi a centinaia di migliaia di persone, per difendere una corporazione, quella dei tassisti, che dopo aver lasciato a piedi milioni di persone nemmeno ti voterà mai, mi pare suicida. Oltre che anti-forzista.
In America per spostarsi ci sono valanghe di taxi, Uber (in dieci opzioni diverse, compresa la versione green che costa la metà, cosi la gente è incentivata a spendere in servizi ecosostenibili) Lift che fa concorrenza a Uber. Risultato? Gente arrivata qui senza un soldo che guadagna bene facendo il driver, cittadini e turisti si spostano in due minuti, economia che include, pacifica persino l’immigrazione, e gira alla grande. Mortifica ascoltare certe scemenze sulla bocca di un movimento che dovrebbe garantire un tasso di riformismo a un Governo che di liberale sta facendo nulla (spiace dirlo, ma è cosi). Difendere lo status quo non è solo scandaloso se sei un forzista, ma è dannoso persino da un punto di vista cinico elettorale: i tassisti sono pochi e non votano Forza Italia, quelli insoddisfatti del loro servizio sono milioni, quindi fare i baciapile dei primi non è una genialata. Ma significa non conoscere nemmeno i tassisti giovani, favorevoli all’apertura del mercato che consentirebbe loro di liberarsi da turni e tariffe imposte per poter scegliere come e per quanto lavorare, e avere dunque una vita più flessibile e ricca, in cui dove non arriva il servizio taxi, a supplire avremmo Uber e simili: servizio eccellente, fine delle scene vergognose che patiamo da anni, nuove opportunità per includere giovani che vogliano lavorare, con ciò crescendo ed emancipandosi prima, e adulti che potrebbero arrotondare quanto guadagnano facendo altro. Quanto al traffico, basterebbe conoscere un po’ il mondo, cosa che molti dei nostri politici provinciali e miopi non fanno: dove il mercato è aperto, di auto private ne girano assai di meno. Dire: “Oddio, più taxi aumentano il traffico” (manco Johnny Stecchino), è un po’ come dire che se entrano sul mercato nuove compagnie telefoniche (cosa che ha generato miglior servizio a un costo minore e posti di lavoro), o se arrivano nuovi canali televisivi, poi la gente parla troppo al telefono e guarda troppa Tv, che fa male. Attendo che il partito che fu di Silvio Berlusconi arrivi a dire una roba simile, o a invocare il ritorno del monopolio di Sip con bollette da duemila euro. Cosi la parabola sarà compiuta: da liberali a paternalisti, e oggi vigili urbani. Amen.