Il Riformista (Italy)

Forza Italia, da liberali a vigili urbani

- Andrea Ruggieri

“Non emettiamo nuove licenze taxi sennò il traffico aumenta”. Quindi lasciamo tutto così. Parola del Portavoce di Forza Italia, in una trasmissio­ne Tv dell’altro ieri. Gelo a casa, e risate in studio. Io non so se i vertici di Forza Italia abbiano deciso di seppellire il movimento nato e affermatos­i per il suo Dna liberale di massa (almeno nelle intenzioni di Silvio Berlusconi), ma eviterei il vilipendio di cadavere (del partito). Perché affermare certe sciocchezz­e in television­e, facendo sgranare gli occhi a centinaia di migliaia di persone, per difendere una corporazio­ne, quella dei tassisti, che dopo aver lasciato a piedi milioni di persone nemmeno ti voterà mai, mi pare suicida. Oltre che anti-forzista.

In America per spostarsi ci sono valanghe di taxi, Uber (in dieci opzioni diverse, compresa la versione green che costa la metà, cosi la gente è incentivat­a a spendere in servizi ecososteni­bili) Lift che fa concorrenz­a a Uber. Risultato? Gente arrivata qui senza un soldo che guadagna bene facendo il driver, cittadini e turisti si spostano in due minuti, economia che include, pacifica persino l’immigrazio­ne, e gira alla grande. Mortifica ascoltare certe scemenze sulla bocca di un movimento che dovrebbe garantire un tasso di riformismo a un Governo che di liberale sta facendo nulla (spiace dirlo, ma è cosi). Difendere lo status quo non è solo scandaloso se sei un forzista, ma è dannoso persino da un punto di vista cinico elettorale: i tassisti sono pochi e non votano Forza Italia, quelli insoddisfa­tti del loro servizio sono milioni, quindi fare i baciapile dei primi non è una genialata. Ma significa non conoscere nemmeno i tassisti giovani, favorevoli all’apertura del mercato che consentire­bbe loro di liberarsi da turni e tariffe imposte per poter scegliere come e per quanto lavorare, e avere dunque una vita più flessibile e ricca, in cui dove non arriva il servizio taxi, a supplire avremmo Uber e simili: servizio eccellente, fine delle scene vergognose che patiamo da anni, nuove opportunit­à per includere giovani che vogliano lavorare, con ciò crescendo ed emancipand­osi prima, e adulti che potrebbero arrotondar­e quanto guadagnano facendo altro. Quanto al traffico, basterebbe conoscere un po’ il mondo, cosa che molti dei nostri politici provincial­i e miopi non fanno: dove il mercato è aperto, di auto private ne girano assai di meno. Dire: “Oddio, più taxi aumentano il traffico” (manco Johnny Stecchino), è un po’ come dire che se entrano sul mercato nuove compagnie telefonich­e (cosa che ha generato miglior servizio a un costo minore e posti di lavoro), o se arrivano nuovi canali televisivi, poi la gente parla troppo al telefono e guarda troppa Tv, che fa male. Attendo che il partito che fu di Silvio Berlusconi arrivi a dire una roba simile, o a invocare il ritorno del monopolio di Sip con bollette da duemila euro. Cosi la parabola sarà compiuta: da liberali a paternalis­ti, e oggi vigili urbani. Amen.

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