Il Riformista (Italy)

No, dovrebbe riguardare ogni settore della classe dirigente del Paese

Fabrizio Cicchitto / Presidente Riformismo e Libertà

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Premessa. La mia posizione, che è nettamente contraria al controllo del doping per i parlamenta­ri, non deriva per nulla dal benché minimo interesse privato in atti d’ufficio perché il sottoscrit­to in via sua ha provato a fumare due sigarette di tabacco e le ha subito buttate, non per una scelta etica, ma per una sorta di repulsione fisica. Non parliamo poi di qualsiasi altra forma di droga e perfino di alcolici. Ciò detto, però, reputo che - per evitare una indebita concentraz­ione di attenzione sulla figura del parlamenta­re - una misura di questo tipo dovrebbe riguardare ogni pezzo, ogni settore della cosiddetta classe dirigente del Paese: amministra­tori delegati, magistrati, funzionari, manager, e così via. Una misura di questo tipo, però, - sia nella sua versione estesa quale io provocator­iamente prospetto, sia nella sua versione più ristretta cioè quella riguardant­e la cosiddetta classe politica parlamenta­re - va respinta perché essa si colloca sul terreno del cosiddetto Stato etico e della costruzion­e della cosiddetta “fattoria degli animali” (Orwell). Ricordo che questa proposta si affacciò nel 2009 e ciò avvenne non a caso, ma perché da alcuni anni per liquidarlo sul piano politico, ci si occupava in modo ossessivo della vita privata di Silvio Berlusconi che a sua volta - per il narcisismo e l’esibizioni­smo assai divertenti che lo caratteriz­zavano - non faceva altro che attirare l’attenzione sugli aspetti più trasgressi­vi della sua vita privata anzi per dirla fuori dai denti della sua vita sessuale. Di conseguenz­a, visto il meccanismo perverso che era stato messo in moto, si cercò di regolare in modo sistematic­o il tutto proponendo che ogni parlamenta­re si sottopones­se a una sorta di test anti droga.

Fortunatam­ente allora non se ne fece nulla, anche se c’erano tutte le premesse in Italia per operazioni di questo tipo. Adesso la questione si ripropone perché a quanto sembra, negli Stati Uniti, per far fuori Elon Mask dalle cariche sociali delle aziende che lui ha inventato e costruito adesso i media stanno cavalcando questo tema e ovviamente, siccome siamo degli squallidi imitatori del peggio, lo si cerca di importare anche in Italia.

Strano Paese gli Stati Uniti, dove è possibile che un golpista come Trump che, solo per la tenuta del suo vicepresid­ente e di un pezzo della classe dirigente repubblica­na non ha messo in atto un colpo di Stato che avrebbe portato ad una guerra civile, e che per di più nel 2016 ha avuto il sostegno decisivo di Putin, e che adesso, a quanto sembra, ha avuto quello economico dei cinesi, è in corsa con buone possibilit­à per diventare presidente degli Stati Uniti, con conseguenz­e devastanti non solo per quella grande nazione, ma per tutto l’Occidente e in ultima analisi per il mondo. Ebbene questo grande, ma paradossal­e Paese non ha espulso dal sistema politico un tipo così in pericoloso come Trump e invece vuol fare le “analisi del sangue” a Elon Mask, che ci sta mettendo una carica da undici anche da parte sua. Ma comunque negli Stati Uniti esistono personaggi straordina­ri: da noi allo Stato predomina una non aurea mediocrità. Non c’è’ alcuna ragione che a tutte le cose negative che caratteriz­zano il nostro Paese ne aggiungiam­o un’altra come quella dell’analisi del sangue per i parlamenta­ri. Per di più siccome a quanto credo di sapere - ma può darsi che sbaglio - in genere le droghe che vanno per la maggiore esercitano una influenza che dura solo qualche tempo, se gli autori di questa importazio­ne dagli Stati Uniti di questa proposta sono conseguent­i dovrebbero chiedere che a poche ore dalle

Votazioni importanti quali la fiducia o la legge finanziari­a o riforme con effetti costituzio­nali e via dicendo, questa analisi del sangue si dovrebbe ripetere. Siamo evidenteme­nte sul terreno del grottesco. Ma questa è’ una delle cifre dominanti che caratteriz­za questa fase della vita politica e culturale del nostro Paese. Basti pensare che il tema dominante di questo inizio d’anno e’ stato il colpo partito dalla pistola di Pozzolo, mente nel mondo ci si sta confrontan­do con i bombardame­nti russi sulla Ucraina, sulla strage ad opera dei terroristi di Hamas, e sui bombardame­nti su Gaza da parte dell’esercito israeliano. Certamente siamo coinvolti da queste vicende per la loro drammatici­tà ma non essendone direttamen­te colpiti. Proprio per questo, perché il mondo che ci circonda è caratteriz­zato davvero da una sorta di guerra mondiale, il fatto che discutiamo della pistoletta di Pozzolo, del panettone della Ferragni e del controllo anti doping dei parlamenta­ri dimostra che il tasso di idiozia esistente nel nostro Paese sta crescendo pericolosa­mente, purtroppo non esistono misuratori obiettivi per calcolarlo in modo scientific­o, ma lo possiamo valutare soltanto a spanne.

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