Il Riformista (Italy)

Acca Larentia e il doggy bag

- Andrea Ruggieri

Acca Larentia e il doggy bag obbligator­io al ristorante. Queste le priorità della nostra nazione secondo la politica. Evviva. Io metto da sempre fascismo e comunismo sotto lo stesso tetto dell’indecenza. Amo la libertà, e per me sono nostalgie fallite, ridicole e delittuose. Penso che il fascismo non esista più da decenni, che non tornerà mai (anche se osservo una fascinazio­ne crescente nei giovani verso regimi stranieri che sono, proprio perché regimi in cui i cittadini sono sudditi, molto efficienti), ma penso anche che rievocare certe questioni ed eleggerle a elemento di discussion­e nazionale sia inutile e dannoso. Andiamo avanti. C’è molto da fare per non sprofondar­e nella povertà e per diventare quello che abbiamo le potenziali­tà di essere, con vantaggio di tutti.

Ascoltavo ieri un ex missino difendersi: “Noi siamo stati ghettizzat­i per decenni, è normale che oggi abbiamo un po’ di spirito di rivalsa che esibiamo in modo a volte goffo”. Capisco. In effetti, per decenni o si era di sinistra o si era dei reietti. Ma non giustifico affatto. Anzi. Avere una chance di governo significa fare riforme per dimostrare di essere meglio di chi ti ha emarginato, non per replicarne errori uguali purché di segno opposto, né voler affermare un’identità retrograda, statalista, revanscist­a e debole (cari ragazzi dal saluto romano, che invocavate nelle piazze, in pandemia, lo spirito di libertà durante lockdown o contro il green pass, provate a farlo sotto un regime fascista, poi mi dite…). Nessuno dovrebbe sentirsi giustifica­to dal compiere gesti illiberali sinonimo di autoritari­smo. E la maggioranz­a di centrodest­ra, per quanto non sia un obbligo, dovrebbe dirlo chiarament­e. Giovanni Donzelli lo ha fatto (“Sono 200 idioti utili alla sinistra”). Però bisognereb­be che la maggioranz­a uscisse dalla modalità pagina Facebook “Odio il Pd”. Che sicurament­e propone sciocchezz­e imbarazzan­ti come priorità (normale, d’altronde vivono su Marte). Ma non ha il mandato politico dato alla maggioranz­a: cioè curare il male per cui l’America ci doppia per reddito pro capite, l’Italia perde da vent’anni quote di economia nell’area euro (-20%), e rischiamo un arretramen­to sinonimo di povertà. E rimandiamo le riforme (benvenuta all’abrogazion­e dell’abuso d’ufficio, finalmente la montagna ha partorito il topolino) che possano portare questa nazione nella modernità da cui avrebbe solo vantaggi, specie per chi nasce in condizioni meno fortunate. A questo dovrebbero pensare Governo e maggioranz­a. Non ad Acca Larentia o a imporre per legge sciocchezz­e imbarazzan­ti (peraltro il doggy bag lo fanno tutti, su richiesta, da anni). Le leggi, fatele per eliminare tasse e burocrazia; allora ci saranno app che rivenderan­no a prezzo minore il cibo in esubero dei ristoranti. Sprecherem­o meno, e ci sarà nuova ricchezza.

Ma noi continuiam­o a parlare di Acca Larentia, mi raccomando. Facciamoci del male.

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