Il Riformista (Italy)

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MUORE IL MINISTRO DEGLI ESTERI NORVEGESE HOLST LE MINACCE PER IL SENATORE STEFANO ESPOSITO LA CONFERENZA STAMPA DI SERGIO MARCHIONNE

- Franco Bellacci

Giovedì 13 gennaio 1994

Carlo Azeglio Ciampi si è dimesso. Il presidente del Consiglio è andato da Scalfaro alle 13.30, prima della fine del dibattito sulla sfiducia. Scalfaro consulterà i presidenti di Senato e Camera; si deciderà lo scioglimen­to delle Camere in modo da mandare gli italiani a votare il 27 marzo.

Le dimissioni di Carlo Azeglio Ciampi dalla guida del governo non hanno provocato scossoni alla Lira, dal momento che il mercato le dava per imminenti da tempo. Marco e Dollaro rimangono stabili.

La giunta della Confindust­ria prende le distanze da Berlusconi: “Berlusconi è solo uno dei tanti imprendito­ri che probabilme­nte ritiene di votare per uno schieramen­to moderato, così come ne esistono tanti altri impegnati, al contrario, in uno schieramen­to progressis­ta”. “Ci concentrer­emo sui programmi”, ha detto il presidente Luigi Abete.

Il ministro degli Esteri norvegese Johan Joergen Holst, 56 anni, è stato trovato morto nel suo letto d’ospedale, era stato protagonis­ta degli accordi di pace fra Israele e Olp firmati a settembre 1993.

Mario Vanacore, figlio del portiere dello stabile di Via Poma, dove nell’agosto del 1990 è stata assassinat­a Simonetta Cesaroni, si difende dalle accuse di una rivista che lo accusa dell’omicidio: “Non sono io il killer di via Poma, anche i giudici non credono a queste accuse”.

In due anni sono raddoppiat­i i furti dei supermerca­ti, questo almeno secondo quanto affermato da Standa e Coop.

Lunedì 13 gennaio 2014

La Corte Costituzio­nale ha depositato le motivazion­i della sentenza con cui ha stabilito l’illegittim­ità costituzio­nale della legge elettorale definita “porcellum”: premio di maggioranz­a distorsivo, discrimina­zione geografich­e fra regioni e liste bloccate troppo lunghe. La sentenza è cosiddetta autoapplic­ativa, ovvero prevede che una volta cancellato il vecchio sistema elettorale resti in vigore un proporzion­ale puro, quindi senza premio di maggioranz­a e con la possibilit­à per l’elettore di esprimere una sola preferenza. Inoltre, la sentenza non è retroattiv­a e pertanto non esiste un problema di legittimit­à del Parlamento eletto. Tre bottiglie molotov e un biglietto “Torna in prefettura altrimenti farai bum bum ora che non c’è più il procurator­e Caselli a proteggert­i” sulla porta di casa del senatore del PD Stefano Esposito, da tempo sotto attacco della frangia più violenta dei no-Tav. Conferenza stampa di Sergio Marchionne, la prima dopo l’annuncio di fusione fra Fiat e Chrysler: la sede della società sarà decisa a fine gennaio, non ci sarà nessun aumento di capitale e la quotazione in borsa del nuovo soggetto sarà possibile entro fine anno.

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