Sosteniamo l’EBRI per il futuro della ricerca neuroscientifica
Bisogna monitorare la situazione affinché si arrivi a prevedere un finanziamento strutturale e stabile
Il panorama della ricerca neuroscientifica in Italia sta attraversando una fase cruciale, e la risoluzione da me presentata emerge come un appello urgente a sostenere l’European Brain Research Institute (EBRI), un pilastro nella ricerca internazionale fondato nel 2002 dalla Premio Nobel Rita Levi-Montalcini. Situato a Roma, l’EBRI rappresenta un’eccellenza scientifica globale, con oltre 100 ricercatori provenienti da 15 paesi diversi. Questi esperti si dedicano allo studio approfondito del cervello, esplorando dalle sue intricatissime sfaccettature della biologia molecolare alla complessità della cognizione. Il loro obiettivo è nobile e ambizioso: individuare nuove strategie terapeutiche per malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi multipla e l’autismo. Ad inizio anno la mancanza di finanziamenti per l’EBRI all’interno della legge di bilancio rappresentava un pericolo per la continuità delle sue attività, ma sollevava anche dubbi sul futuro stesso della ricerca neuroscientifica nel nostro paese.
In qualità di membro del Gruppo Assembleare Italia Viva - Il Centro – Renew Europe ho evidenziato l’importanza di sollevare il tema, sottolineando che senza un intervento tempestivo, forse non si sarebbe giunti a una soluzione che ha visto la copertura del finanziamento con risorse provenienti dal Ministero per l’Università e la Ricerca. Questo intervento è una tappa cruciale, ma è giusto considerarlo come una risposta immediata a un’emergenza. Ho spiegato che la Risoluzione è stata depositata proprio quando è emersa la svista del governo riguardo al finanziamento dell’EBRI per il 2024. A mio giudizio non si è trattato di una volontà politica di escludere l’EBRI, bensì di una svista che però ha rischiato di minare il futuro di un istituto così fondamentale per la ricerca neuroscientifica. L’attenzione critica sollevata ha contribuito a far sì che il governo riconoscesse l’importanza dell’EBRI e cercasse una soluzione. Ho anche espresso la speranza che le risorse sottratte al Ministero dell’Università e della Ricerca vengano rapidamente rimpinguate, garantendo così che l’intervento di copertura del finanziamento dell’EBRI non comporti ulteriori svantaggi in altri settori cruciali per il progresso scientifico e accademico. Ho sottolineato che, sebbene la soluzione attuale possa essere vista come una toppa temporanea, il suo impegno per il futuro non termina qui. Continuerò a monitorare attentamente la situazione, impegnandomi affinché si arrivi a prevedere un finanziamento strutturale e stabile per l’EBRI. I finanziamenti, sono una promessa da parte del Ministero, ma al momento nulla è certo per il futuro.
La Risoluzione sull ’EBRI segna un passo importante per garantire che un’istituzione di eccellenza come l’EBRI possa continuare la sua attività di ricerca. È un richiamo all’importanza di sostenere tutti gli istituti di eccellenza che, come l’EBRI, garantiscono che la ricerca scientifica continui a essere una priorità strategica per il nostro paese. Il mio lavoro dimostra il potere della vigilanza e dell’impegno politico nel plasmare il futuro della scienza nel nostro paese.