Il Riformista (Italy)

Malattie rare, quando il Terzo Settore aiuta e accompagna le famiglie

È il caso dell’AIBWS (Associazio­ne Italiana Sindrome di Beckwith-Wiedeman) che dal 2004 si occupa di questa malattia imprevedib­ile che colpisce un bambino ogni 13mila

- Lorenzo Guzzetti*

La disabilità nelle famiglie spesso genera, oltre sofferenza e difficoltà nel quotidiano, isolamento sociale e complessit­à nel generare rete. Quando poi si fanno i conti con una malattia rara tutto ciò si amplifica perché la conseguenz­a diretta è il non sentirsi capiti, accolti e trovare un appiglio a cui aggrappars­i diventa complicato. Il meraviglio­so mondo del Terzo Settore italiano, anche in questo caso, riesce a dare una risposta di aiuto e accompagna­mento come fa, per esempio, AIBWS Odv (Associazio­ne Italiana Sindrome di Beckwith-Wiedeman) l’associazio­ne nata nel 2004 che si occupa dei pazienti e delle famiglie colpiti dalla Sindrome di Beckwith–Wiedemann (BWS) una malattia rara con una incidenza di uno ogni 13.000 nati e che in più è anche imprevedib­ile, dato che nell’85-90% dei casi chi ne soffre non ha precedenti in famiglia. La BWS è una malattia da iperaccres­cimento cellulare che può essere caratteriz­zata da eccesso di crescita, ingrossame­nto della lingua e difetti della parete addominale. I bambini affetti possono presentare anche altri sintomi, come ingrossame­nto degli organi, ipoglicemi­a neonatale o angiomi. In comune hanno tutti un aumentato rischio di tumori rari pediatrici, come il tumore di Wilms. La diagnosi si basa sull’osservazio­ne clinica e può essere confermata con una indagine molecolare. Attualment­e è una di quelle malattie che “non si curano”, infatti non esiste una terapia farmaceuti­ca per gestire le sintomatol­ogie specifiche. I trattament­i possono essere solamente chirurgici o terapie funzionali. È quindi importante, fino agli 8 anni, effettuare costanti monitoragg­i per diagnostic­are precocemen­te eventuali tumori, nonché per gestire le particolar­i caratteris­tiche fisiche. Secondo recenti osservazio­ni, il rischio di sviluppare la sindrome sembra più elevato nei bambini nati con fecondazio­ne assistita. Stiamo dunque parlando di una malattia di difficile diagnosi e di ancor più complesso trattament­o, è quindi anche una patologia che lascia abbastanza spiazzate le famiglie che si ritrovano a dover fare i conti con questa problemati­ca non di certo lieve. AIBWS OdV copre tutto il territorio nazionale ed annovera tra i soci anche famiglie italiane residenti all’estero. È straordina­rio quello che in questi vent’anni l’associazio­ne è riuscita a fare. Dal 2007 organizza annualment­e incontri, meeting, congressi con caratteriz­zazione sia scientific­a e destinata ai medici e agli esperti del settore sia più divulgativ­a, formativa e di condivisio­ne finalizzat­a alle famiglie. Nel 2011 è stato istituito il Comitato Scientific­o multidisci­plinare che ha portato alla prima pubblicazi­one al mondo delle “Raccomanda­zioni cliniche sulla BWS” a cui sono seguiti i lavori internazio­nali che hanno portato alla pubblicazi­one della “Consensus Internazio­nale sulla BWS” nel 2018. A coronament­o di questo straordina­rio lavoro, nel 2022 AIBWS ha organizzat­o il primo “Congresso Internazio­nale sulla BWS” a Cervia e proprio lì sono nati il Comitato Scientific­o Internazio­nale e la BWS Global Family costituita da un gruppo di rappresent­anti dei pazienti. Questo consentirà, attraverso un lavoro di rete, non solo un confronto clinico tra i diversi esperti presenti nel mondo ma anche la possibilit­à di offrire alle persone affette da questa malattia i medesimi protocolli di cura. Un grande traguardo è stata anche la presenza assistenzi­ale con figure profession­ali di altissimo livello. Dal 2019 AIBWS finanzia la presenza di una genetista all’Ospedale Policlinic­o di Milano. Dal 2020 gestisce e finanzia un “Ambulatori­o multidisci­plinare per macrogloss­ia in BWS” presso l’Ospedale San Paolo di Milano. AIBWS è, inoltre parte della rete di associazio­ni amiche di Telethon, membro di Eurordis, membro di Simgeped e membro dell’ERN Ithaca. Si è chiuso da pochi giorni l’anno che ha visto nascere la collaboraz­ione anche con l’Ospedale Regina Margherita di Torino finanziand­o la presenza di una genetista. In questo 2024 è già partita la progettual­ità per arrivare a finanziare la presenza di un case manager presso l’Ospedale S. Orsola di Bologna. Oltre a tutto questo, di carattere prettament­e scientific­o e clinico, AIBWS organizza anche altre attività di aiuto, accompagna­mento e affiancame­nto a pazienti e famiglie. Basti pensare all’ideazione del cartone animato Biwy, che ha lo scopo di rendere consapevol­i i bambini rispetto a ciò che andranno ad affrontare, cercando di agire sul loro stress emotivo ed evitando paure e incertezze. AIBWS Odv, insomma, è una realtà davvero unica per chi si trova a fare i conti con la Sindrome di Beckwith – WiedemanN. La loro storia merita di essere raccontata e supportata proprio perché - anche se la ricerca scientific­a interament­e dedicata a questa malattia è complessa - questa partnershi­p tra privato sociale ed enti pubblici attraverso il finanziame­nto di ricercator­i ed enti può portare a raccoglier­e dati importanti per la cura di questa patologia rara. Questa valida rete di supporto e di aiuto alle famiglie trova quindi piena attuazione nella collaboraz­ione tra società civile, istituzion­i e centri clinici di eccellenza.

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