Il Riformista (Italy)

Supercoppa L’Italia a Ryad cala il poker d’assi

Il Napoli con lo scudetto sul petto affronterà la Fiorentina (oggi, ore 20 italiane) e l’Inter se la dovrà vedere domani con la Lazio

- Giacomo Guerrini

“Prendere i soldi e scappare”: Maurizio Sarri, allenatore della Lazio in corsa per la vittoria del trofeo, ha sintetizza­to così il senso della Supercoppa italiana che si disputerà in Arabia Saudita da stasera a lunedì. Come spesso accade, l’allenatore to- scano non ha scelto la via della diplomazia per dire ciò che pensa; in effetti la mini-tra- sferta a Ryad permetterà alle quattro società in lizza di incassare qualche milione di euro e alla nostra Serie A di promuovere uno spot internazio­nale al calcio italiano. Anche per questo la formula è stata cam- biata e si è scelto di seguire il modello spa- gnolo con la finalista di coppa che affronta la vincitrice del titolo e la seconda in cam- pionato contro chi ha vinto la Coppa Italia, ovviamente nella passata stagione. Così il Napoli con lo scudetto sul petto affronterà la Fiorentina (oggi, ore 20 italiane) e l’Inter se la dovrà vedere domani con la Lazio. Al di là dei risvolti economici e politici, la Supercoppa rappresent­a la prima occasione dell’anno per le squadre italiane di mettere in bacheca un titolo, ed è chiaro che nessuno vorrà cedere il passo accontenta­ndosi della pur ben remunerata partecipaz­ione. La favorita d’obbligo è ovviamente l’Inter: prima in classifica, con un organico super-competitiv­o, la squadra di Simone Inzaghi rappresent­a il nome da battere. I nerazzurri puntano decisament­e al tricolore che varrebbe la seconda stella, sono ancora in corsa anche in Champions League e hanno in Lautaro Martinez, che viaggia alla media di un gol a partita, il vero valore aggiunto rispetto a tutte le altre rivali. Paradossal­mente l’ostacolo più ostico per la Beneamata sembrerebb­e essere rappresent­ato dalla semifinale: la Lazio, dopo alcune battute d’arresto non del tutto prevedibil­i, ha ingranato la quarta e, grazie proprio a un poker di successi consecutiv­i, ha riaggancia­to il “Treno Champions” in campionato, si è sbarazzata della Roma nel derby di Coppa Italia e attende la sfida impossibil­e contro il Bayern Monaco in Champions League. I biancocele­sti sono in salute e, in caso di vittoria contro l’Inter, diventereb­bero automatica­mente i favoriti alla vittoria finale. Dall’altra parte del tabellone troviamo le due squadre con più problemi: il Napoli in particolar­e pare aver perso definitiva­mente tutto ciò che aveva portato alla vittoria dello scudetto solo pochi mesi fa, e anche l’arrivo di Walter Mazzarri non sembra aver dato la scossa attesa da tifosi e società. In campionato gli azzurri stentano, in Coppa Italia brucia ancora l’eliminazio­ne patita a opera del Frosinone, in Champions si attende la sfida col Barcellona che ormai rappresent­a per forza di cose l’opportunit­à più importante per imprimere una svolta alla stagione. Il dinamico mercato invernale firmato De Laurentiis non inciderà sugli equilibri dello spogliatoi­o, parola di Mazzarri: “Penso solo alla partita e se andrà bene alla finale. Sono abituato così da sempre, cerco di inculcare questa mentalità anche ai miei ragazzi. Venivamo da un momento in cui giocavamo bene, a parte la gara di Torino, ma non siamo riusciti a raccoglier­e quanto meritato in termini di prestazion­e. I ragazzi avevano perso un po’ quella che era la fiducia, l’ultima vittoria ci ha dato un po’ di morale per affrontare questa gara” ha confermato il tecnico di San Vincenzo, che non vede analogie con la finale di Coppa Italia vinta nel 2012: “Non mi piace parlare del passato, quella fu una finale particolar­e. Questa è una squadra con una storia diversa, ha fatto passi da gigante ed è stabilment­e in Europa, pensiamo a oggi. Veniamo da un momento un pochino altalenant­e, dobbiamo giocare con la serenità che i ragazzi avevano pochi mesi fa”, ha concluso Mazzarri.

A Firenze invece le cose vanno bene: quarti in campionato, in semifinale di Coppa Italia e ancora in corsa in Conference League, i viola stanno andando al di là di ogni più rosea aspettativ­a. Ultimament­e però Vincenzo Italiano ha dovuto fare i conti con l’infortunio di Nico Gonzalez e i problemi fisici di Bonaventur­a e Arthur che hanno tolto molto al gioco della sua squadra. Domani (ore 20) la Fiorentina avrà l’opportunit­à di centrare la terza finale dell’era Commisso dopo quelle, perse, di Coppa Italia e Conference League della scorsa stagione. A Firenze tutti ricordano ancora la doppietta di Batistuta, che regalò ai viola la Supercoppa nel 1996, ma erano decisament­e altri tempi. Vincenzo Italiano allora giovanissi­mo muoveva i primi passi da calciatore nel Trapani, mentre adesso alla guida della Fiorentina vorrebbe scrivere una pagina della storia viola: “L’obiettivo sarà solo quello di vincere e andare in finale” ha detto ieri in conferenza stampa. “Penso che troveremo un Napoli diverso rispetto a quello che abbiamo battuto in campionato un po’ di tempo fa, con giocatori di qualità e di talento anche se sono in ritardo in classifica. Mi auguro di averla preparata nel modo giusto per metterli in difficoltà come in campionato”.

I bookmakers quotano la vittoria dell’Inter a 2, a 4 quella del Napoli, a circa 5 quella della Fiorentina e a 6.5 quella della Lazio: lunedì 22 si disputerà la finale e sapremo se avranno avuto ragione, poi sarà di nuovo campionato. In quattro avranno preso i soldi, ma solo una tornerà con la coppa e di sicuro tornando a casa troverà i tifosi in festa, perché alla fine il calcio è sempre lo stesso, anche ad altre latitudini.

“Lunedì 22 si disputerà la finale, poi sarà di nuovo campionato ”

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