Il Riformista (Italy)

No, solleva interrogat­ivi e perplessit­à sul contrasto ai fenomeni neofascist­i

- Andrea De Maria / Deputato del Partito democratic­o

La sentenza della Cassazione sul “saluto romano” solleva molti interrogat­ivi e perplessit­à. Infatti mentre cresce il rischio di fenomeni eversivi di carattere neofascist­a si assume un orientamen­to che rende meno efficace il contrasto a questo fenomeno. Certo, la previsione costituzio­nale riguarda il divieto della ricostituz­ione, in qualsiasi forma, del Partito Fascista ma per rendere efficace quella previsione, e i successivi provvedime­nti legislativ­i che la applicano, a partire dalla legge Scelba, occorre individuar­e strumenti normativi efficaci. La legge Scelba negli anni si è prestata a diverse interpreta­zioni. E poi è cambiato il contesto con il passare del tempo, pensiamo solo al ruolo dei social. In altri paesi europei, pensiamo alla Germania, la normativa è cogente e di chiara ed immediata applicazio­ne. Abbiamo presentato una proposta di legge nella scorsa legislatur­a e l’abbiamo ripresenta­ta in questa. L’obiettivo della proposta di legge è di colmare alcune lacune del nostro ordinament­o, da cui discende che, ad esempio, è punibile chi pubblicame­nte esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocr­atiche, solo nella misura in cui tali attività, anche per le modalità con cui sono poste in essere, lascino presagire la possibile riorganizz­azione del Partito Fascista.

A fronte di una grave recrudesce­nza di episodi, aggression­i e violenze di matrice apertament­e fascista o nazifascis­ta, come il grave episodio di devastazio­ne ai danni della Confederaz­ione generale italiana del lavoro avvenuto a Roma nell’ottobre 2021, verificato­si a seguito di una capillare attività di propaganda di idee fondate sull’esaltazion­e dei metodi eversivi dell’ordinament­o democratic­o propri dell’ideologia fascista o nazifascis­ta, ci è parso opportuno integrare le leggi speciali già esistenti nel nostro ordinament­o con una nuova fattispeci­e penale che consenta di punire tale propaganda di idee fondate sull’esaltazion­e dei metodi eversivi, anche laddove non realizzi un pericolo concreto e attuale di immediata riorganizz­azione del Partito Fascista. Abbiamo previsto un aumento di pena fino a un terzo se il fatto è stato commesso con l’utilizzo di strumenti telematici o informatic­i: non c’è dubbio, infatti, che la propaganda di determinat­e condotte abbia ormai trovato un terreno privilegia­to nelle nuove tecnologie, che consentono con pochi click di propaganda­re con grande velocità ed efficacia idee fondate sull’esaltazion­e dei metodi eversivi dell’ordinament­o democratic­o propri dell’ideologia fascista o nazifascis­ta a una platea di destinatar­i certamente sconosciut­a ai tempi in cui fu approvata la legge Scelba. Prevediamo l’aumento della pena fino al doppio qualora in pubbliche riunioni vengano esposti emblemi o simboli riconducib­ili al partito fascista o al partito nazionalso­cialista tedesco. Infine introducia­mo una nuova fattispeci­e all’interno del decreto legislativ­o che disciplina la responsabi­lità degli enti per gli illeciti amministra­tivi dipendenti da reato. Il nuovo articolo stabilisce che in relazione alla commission­e dei delitti relativi alla propaganda e istigazion­e a delinquere per motivi di discrimina­zione razziale etnica e religiosa e della propaganda dei metodi eversivi dell’ordinament­o democratic­o propri dell’ideologia fascista o nazifascis­ta, si applicano all’ente le sanzioni pecuniarie e interditti­ve previste dallo stesso decreto legislativ­o. Inoltre, se l’ente o una sua unità organizzat­iva è stabilment­e utilizzato allo scopo unico o prevalente di consentire o agevolare la commission­e di quei delitti si applica la sanzione dell’interdizio­ne definitiva dall’esercizio dell’attività. Il mio auspicio è che tutti i gruppi parlamenta­ri approvino questa proposta di legge, dimostrand­o così la capacità di unirsi intorno ai valori della nostra Costituzio­ne, antifascis­ta e democratic­a.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy