Il Riformista (Italy)

La Juve punta al sorpasso per il primato solitario

I bianconeri potrebbero approfitta­re del calendario sfalsato per la trasferta araba dell’Inter e mettere la freccia: contro il Lecce serve la vittoria

- Giacomo Guerrini

Un girone fa ci avrebbero scommesso in pochi, la Juventus in lotta per il titolo poteva sembrare l’azzardo di qualche tifoso bianconero o, meglio ancora, di qualche estimatore di Massimilia­no Allegri, ridotti ai minimi storici fino alla ripresa di consensi dovuta agli ultimi exploit. Domani a Lecce (ore 20.45) i bianconeri potrebbero approfitta­re del calendario sfalsato per la trasferta araba dell’Inter e mettere la freccia: una vittoria comportere­bbe il primato solitario, anche se con una partita disputata in più. E mentre il tecnico continua a gettare acqua sul fuoco indicando nella qualificaz­ione alla prossima edizione della Champions League l’obiettivo stagionale, l’ambiente è in uno stato di euforia costante con i giocatori che non si nascondono più e parlano apertament­e di aspirare a riportare il tricolore a Torino dopo tre anni di digiuno. Ne sapremo sicurament­e qualcosa in più il 4 febbraio poco dopo le 22.30 quando l’arbitro avrà fischiato la fine di Inter-Juventus, crocevia importante se non addirittur­a decisivo della stagione. Prima di allora la Juventus affronterà l’Empoli all’Allianz Stadium (27 gennaio) mentre i nerazzurri saranno di scena a Firenze (28 gennaio), alla Continassa sperano di guadagnare un altro po’ di terreno prima del derby d’Italia. Il 28 febbraio poi l’Inter avrà recuperato la gara interna con l’Atalanta e la classifica tornerà a essere completame­nte veritiera.

Ad incendiare ancora di più gli animi ci ha pensato proprio Allegri, livornese dalla battuta pronta. “Se c’è uno davanti, c’è qualcuno dietro che insegue. Come il gioco di guardie e ladri: i ladri scappano, le guardie li rincorrono”, ha detto “Acciuga” al termine della partita vinta col Sassuolo. Immediate reazioni e controreaz­ioni delle due tifoserie con la disputa su chi fosse il ladro e chi la guardia. Intanto però il meglio di sé Max lo sta dando in panchina: la Juve è ormai una certezza di questo campionato, l’unica alternativ­a all’Inter sulla carta senza rivali. Dopo un periodo di assestamen­to, lungo per la verità, dove le vittorie sono arrivate in virtù di una difesa granitica e di un gioco tanto sparagnino quanto efficace, adesso la Juve vince e convince e anche in attacco le cose vanno per il meglio, Vlahovic pare essersi sbloccato e intorno a lui fioriscono nuovi talenti come quello di Kenan Yildiz, gioiellino turco capace di imporsi con personalit­à in un ambiente decisament­e tosto ad appena 18 anni. Sono i ragazzi senza dubbio l’arma in più di questa squadra che, costretta all’austerity e penalizzat­a dalle squalifich­e (Fagioli e Pogba), ha trovato nella cosiddetta “Generazion­e Z” risorse inaspettat­e: oltre a Yildiz, Miretti, Iling Junior e Joseph Nonge hanno fornito non solo entusiasmo e freschezza ma anche un rendimento generale di grande livello. La società sorride pensando anche ai tanti talenti che stanno facendo bene in prestito da Dean Huijsen (Roma) e il trio Barreneche­a, Soulè, Kaio Jorge punti di forza del Frosinone. Al loro confronto Federico Chiesa (26 anni) è un senatore; tornato in campo dopo qualche acciacco e stimolato forse proprio dalla concorrenz­a dei ragazzini terribili, l’azzurro è di nuovo su livelli altissimi e questa potrebbe essere l’arma in più nella lotta per il titolo. Consideran­do anche le energie nervose che necessaria­mente l’Inter spenderà in Champions League la lotta per il titolo è aperta, ora più che mai. Allegri comunque non molla e come un martello continua a ripetere il suo mantra “pensiamo una partita alla volta” e quindi nessuna distrazion­e domani al “Via del Mare” che si preannunci­a tutto esaurito. Il Lecce ha raccolto un solo punto nelle ultime quattro giornate, la Juve invece vanta un invidiabil­e “quattro su quattro”. Siamo sicuri Allegri avrà già cancellato dalla testa dei suoi ogni accenno di presunzion­e: domani si riparte da zero, c’è da vincere per il sorpasso in vetta alla classifica e per continuare a cullare un sogno che non è più il miraggio di pochi, ma l’obiettivo di molti.

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