Il Riformista (Italy)

La rinascita di Vlahovic l’arma in più della Juventus

L’attaccante ha riscoperto se stesso: con le sue reti i bianconeri puntano alla vittoria del campionato

- Giacomo Guerrini

Dare via Dusan Vlahovic per avere Romelu Lukaku. I beninforma­ti dicono che fosse questa la principale richiesta di Massimilia­no Allegri alla società durante il calciomerc­ato estivo. Il belga avrebbe fornito quella fisicità e quella sostanza che il serbo non era riuscito a garantire in un anno e mezzo di militanza bianconera.

Strapagato alla Fiorentina, circa 75 milioni di euro, Dusan non aveva quasi mai replicato le stesse prestazion­i e, soprattutt­o, la stessa media gol che con la maglia viola gli era valsa l’attenzione del club di tutta Europa. Sono passati solo pochi mesi e adesso, con ogni probabilit­à, Max non barattare se lo sognerebbe il suo centravant­i nemmeno con di quello della Roma: da due mesi a questa parte le reti di Vlahovic hanno consentito alla Juve di alimentare e portare a termine l’operazione sorpasso sull’Inter (che comunque ha disputato una partita in meno); da quando l’attaccante di Belgrado ha riscoperto se stesso anche il gioco bianconero ha subito un cambiament­o e il tabellino delle reti segnate ha registrato una notevole impennata.

Non è un caso che finalmente dall’allenatore arrivino parole al miele per il suo attaccante. “Dusan è cresciuto molto soprattutt­o nelle prestazion­i di campo e anche come gioca le partite dove è più sereno e tranquillo. Un altro passo che sta facendo verso la completa maturità”, ha detto Max che con bonomia non ha però evitato di tirargli le orecchie per il gol “scippato” a Mc Kennie nell’ultima uscita a Lecce. “Ci stiamo allenando per fare il meglio possibile per attaccare meglio e smarcarsi. Smarcarsi è molto importante nel calcio, come il controllo della palla. Vlahovic ha fatto bene a ‘rubare’ il gol a McKennie? No. McKennie ha anche paura dell’aereo e ora voleva tornare in treno”, ha detto Acciuga sorridendo. Da due mesi a questa parte è Vlahovic l’arma in più della Juve che delle ultime sei gare di campionato ha vinto una sola volta, con la Roma in casa, facendo a meno delle reti del suo bomber, risultato decisivo nelle trasferte di Frosinone e Salerno e devastante contro il Sassuolo e il Lecce; in tutto sei reti nelle ultime cinque uscite in campionato. Con undici centri in diciannove gare adesso è secondo nella classifica dei marcatori, un dato che fa sorridere in casa Juventus. Se fino a poco tempo fa il “Fattore Lautaro” sembrava essere decisivo per collocare a Milano, sponda Inter, il tricolore 2024 adesso, grazie alla rinascita di Vlahovic anche questo gap potrebbe essere colmato.

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