Il Riformista (Italy)

Perché guariremo, l’ex ministro rimpiange il Conte bis e butta veleno su Draghi

Ma conferma una storia: dopo il flop di Arcuri, Renzi decide di strappare la coalizione di governo. A quel punto, Franceschi­ni gli propone di costruire un Conte ter

- Annarita Digiorgio

Ovviamente nel suo libro “Perché guariremo” Roberto Speranza non manca di occuparsi anche di quella che l’ex ministro della Salute considera una malattia: Renzi. Rifacendos­i alla lezione del suo padrino politico e presidente della ditta: Massimo D’Alema. Autore della citazione “siamo guariti dal renzismo”. Speranza scrive che Italia Viva, partner “riluttante” all’interno del suo amato Conte bis, da tempo aveva intenzione di far valere il suo “potenziale di ricatto”. E infatti, rileva Speranza, subito dopo la nascita del governo gialloross­o i renziani si scindono dal Pd. Speranza dimentica che qualche anno prima proprio lui era stato protagonis­ta, sempre con D’Alema, Bersani e qualche altro reduce, della scissione della ditta dal Pd. Per poi rientrare dopo che D’Alema è risultato indagato per traffico internazio­nale per la vendita delle armi in Colombia.

Speranza nel libro per la prima volta conferma una storia che fin qui solo Matteo Renzi aveva avuto il coraggio di raccontare. Dopo il flop di Mimmo Arcuri (ma questo Speranza non lo dice) sul piano vaccinale, che seguiva quella delle mascherine, e la smania propagandi­sta del governo di riempire l’Italia di costosissi­mi hub a forma di primula, Matteo Renzi decide di strappare la coalizione di governo con le dimissioni di Bellanova, Scalfarott­o e Bonetti. A quel punto (questa è la notizia), Franceschi­ni propone a Renzi di costruire un Conte ter. Erano fresche le immagini dei carri armati russi che invadevano l’Italia con Conte, Boccia, Speranza trionfanti. Mimmo Arcuri in tv da Lucia Annunziata con un lapsus indicativo annunciò l’arrivo “dei carri armati dell’Unione Sovietica”. Rocco Casalino comandava il governo attraverso la comunicazi­one e il governo comandava gli italiani attraverso lo stato d’emergenza. Proprio in quei giorni mentre i carri armati russi scorrazzav­ano, Conte e Gualtieri firmavano un contatto capestro con ArcelorMit­tal cancelland­o tutte le garanzie di investimen­to e spalancand­o le porte alla cassa integrazio­ne a vita. Aprire al governo Draghi fu una scelta poi condivisa da Pd e 5s che si piazzarono al governo. Eppure anche nell’edizione rivista del libro, Speranza ancora rimpiange il Conte bis e butta veleno su chi aprì a Draghi liberandoc­i dalla pandemia.

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