FININVEST, BERLUSCONI SI DIMETTE DA PRESIDENTE SEGNI SCEGLIE IL PPI E ROMPE CON LA LEGA SALGONO LE RICHIESTE PER LA SOSPENSIONE DEI MUTUI
Mercoledì 26 gennaio 1994
Silvio Berlusconi si dimette dalla carica di presidente della Fininvest e annuncia in un video il suo impegno diretto in politica: “Sogno un’Italia più giusta, più generosa verso chi ha bisogno, più prospera e serena, più moderna. Non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a un passato fallimentare”. Dura reazione di Achille Occhetto: “Un discorso risibile, inaccettabile”. Mentre Massimo D’Alema: “Sento l’alito della Prima Repubblica”. Segni sceglie il PPI e rompe con la Lega. Bossi risponde con: “Torna a casa, lumacone. Sei un infiltrato della vecchia DC”. Nonostante l’invito del FBI a rimanere in Italia, Albano e Romina Power sono partiti per gli Stati Uniti, per conoscere le novità investigative sulla scomparsa della figlia Ylenia, che non dà più notizie da inizio anno mentre si trovava a New Orleans.
Il ministro dei Trasporti Raffaele Costa chiede alla Federcalcio di prendere contromisure sulla violenza degli ultras nei treni. Altrimenti “non vi daremo più i convogli”. I numeri indicano 340 episodi violenti per un danno economico di circa 3 miliardi e mezzo di lire. Le zone di Bari, Ancona, Milano e Roma sono quelle dove si sono verificati i danni maggiori. Primo discorso sullo stato dell’Unione di Bill Clinton: tranquillizza i militari, che non ci saranno più tagli sulle spese militari e glissa sulla situazione in Russia e la possibile crisi con l’Ucraina per la Crimea.
Domenica 26 gennaio 2014
Nunzia De Girolamo si è dimessa da Ministro delle politiche agricole: “L’ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo. Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità”.
La crisi economica ha fatto aumentare il numero delle famiglie che hanno chiesto la sospensione dei mutui. Chi ha esaurito il periodo di sospensione sta scoprendo che questa operazione ha un costo, gli “oneri di sospensione”, che può arrivare a significare anche 4.000 euro di spese aggiuntive. L’Abi si difende dicendo che per la moratoria le banche devono sostenere costi.
Il negoziatore dell’Onu e della Lega Araba, Lakhdar Brahimi, alla conferenza di Ginevra2 per la Siria ha annunciato che è stato raggiunto un primo risultato: le donne e i bambini potranno lasciare la città vecchia di Homs, dove i ribelli hanno le loro basi, sottoposta ad un assedio governativo da un anno e mezzo.