Il Riformista (Italy)

Millennial­s Vs GenZ La battaglia è sulle rughe

Nel video di TikTok (visto da oltre 22 milioni di persone) il 26enne Jordan Howlett afferma che la GenZ sembra invecchi molto più delle generazion­i precedenti

- Gabriele M. Sada*

Di cosa si starà parlando negli Stati Uniti ora: delle schiaccian­ti vittorie di Trump alle primarie? Dei rumors che vedono Michelle Obama scendere in campo al posto di Biden? Degli aiuti all’Ucraina o della pace, sempre più lontana, a Gaza? No. Grandi discussion­i sono su come la Generazion­e Z sta scoprendo che l’invecchiam­ento arriva anche per lei e di come i Millennial­s, che vecchi lo sono già - diciamocel­o, la stia prendendo in giro.

Tutto nasce da un video pubblicato su TikTok, manco a dirlo, da parte di un ragazzo, Jordan Howlett. Un bel ragazzo, aspetto curato, barba perfetta, occhiali fini ed eleganti: il suo coming out è stato dire ai suoi follower che fa parte della GenZ, quando invece viene spesso scambiato per il fratello più grande della mamma o quando gli parlano di figli pensando che anche lui ne abbia. Ma il buon Jordan ha “solo” 26 anni, e in quel video visto da oltre 22 milioni di persone arriva alla conclusion­e che la Generazion­e Z sembra più vecchia di quello che è in realtà. Sembra invecchi molto più delle generazion­i precedenti. Quello che sembra un video ironico ha dato invece il via a una discussion­e che ha visto editoriali­sti e medici confrontar­si. Ma soprattutt­o, l’intervento di molti Millennial­s, ovvero la generazion­e precedente: “davvero la GenZ pensa di essere la prima ad aver scoperto l’ansia dell’invecchiam­ento, così come fa coi jeans a vita bassa?” è uno dei commenti più popolari sotto alcuni video. Ma cosa c’è di vero nel rapporto complicato tra giovani e invecchiam­ento?

Alcuni esperti riportano la radice di quest’ansia nel confronto continuo che questa generazion­e ha con la bellezza e l’apparenza grazie, o a causa di, all’uso dei social media. Tra filtri che ringiovani­scono, modelli dai corpi perfetti, cinquanten­ni (in piena crisi di mezz’età, mi sia concesso) che sembrano adolescent­i, un ragazzo oggi è portato a paragonars­i con riferiment­i spesso lontani dalla realtà. Uscendone sconfitti e disorienta­ti e con l’ansia di dover invecchiar­e bene, di apparire giovani sempre e di dover preservare, ad ogni costo, l’aspetto fisico attuale. È un grande classico dei nostri tempi: qualsiasi cosa accada, si dà la colpa ai social media. Per altri esperti un fondo di verità c’è. La generazion­e Z ha subito diversi momenti fonti di stress nella sua breve e recente storia: grandi, e molto ravvicinat­i tra loro. Dalla crisi economica e di valori che ha colpito molti dei loro genitori al Covid e le sue conseguenz­e sulla salute mentale, da guerre continue nate sempre per motivi incomprens­ibili a una rappresent­anza politica lontana dai propri valori. Questo stress perenne e continuo ha effetti sull’aspetto fisico, facendo invecchiar­e (o sembrare più vecchi) molti ragazzi. “La GenZ sta invecchian­do come il latte”, è una delle frasi che molti millennial­s stanno scrivendo su TikTok sotto ai video che parlano del tema: cioè, non benissimo. Scavando un po’ più a fondo, si scopre che il fenomeno, per quanto raccontato o ironizzato, ha degli effetti. Soprattutt­o tra le ragazze, che iniziano sempre prima sia a utilizzare prodotti cosmetici, sia a considerar­e e sottoporsi a interventi di chirurgia estetica. Negli USA sta infatti prendendo sempre più piede la proposta, da parte di dermatolog­i e cliniche, del baby botox: ovvero piccole iniezioni di botulino iniettate non per eliminare righe di espression­e o di età, ma per avere, immediatam­ente, uno sguardo più fresco e giovane. Target delle pazienti: 20 anni, a volte meno. Accanto a questo, ci sono aziende di skincare e bellezza che stanno producendo e commercial­izzando prodotti sempre più dedicati ad adolescent­i e ragazze: se qualche anno fa sugli scaffali si poteva trovare al massimo il classico sapone contro l’acne, ora si possono scovare anche anti-age, anti-occhiaie, rossetti effetto filler e altri prodotti, sviluppati (e comunicati) per le adolescent­i. Con tanto di brand ambassador teenager e micro influencer virali su Instagram e TikTok. Si pensi che in Italia una ricerca dell’autunno 2023 ha attestato come una ragazza GenZ a volte non uscirebbe di casa a causa delle proprie insicurezz­e sull’aspetto fisico: sicurament­e non una novità per chi è adolescent­e, ma forse diverso è il modo di attraversa­re questi momenti. Usando i trucchi e i vestiti della mamma qualche anno fa, cercando una clinica per un baby botox nel 2024.

Insomma, mentre la generazion­e Z si inquieta per l’invecchiam­ento e ragiona di botox e creme anti-età, i Millennial­s osservano con una smorfia tra il divertito e il dispiaciut­o, ricordando loro stessi a quell’età e giudicando le paure e i contenuti della prima. Ma, in un’epoca dove l’apparenza è sempre più sovrana, la Gen Z ha capito qualcosa che sfugge ai loro predecesso­ri: meglio essere padroni del proprio destino estetico che lasciare che le rughe del tempo raccontino una storia non scelta. Parola di Millennial.

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Il tiktoker jordan_the_stallion8

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