Cancellato il GP d’Argentina Salta la corsa prevista ad aprile
Annullato l’appuntamento di Termas de Rio Hondo: pesano le difficoltà che il sistema economico del paese sudamericano sta affrontando
La speranza è che il Motomondiale possa ripresentarsi sulla griglia di partenza dell’autodromo di Termas de Rio Hondo già il prossimo anno. Per il 2024, invece, nessuna moto sfreccerà lungo gli oltre 4800 metri del tracciato realizzato nel 2007 nella provincia di Santiago del Estero, a nord dell’Argentina. In programma nel primo fine settimana del prossimo mese di aprile, la terza tappa della MotoGp è stata cancellata dall’elenco degli originali ventidue appuntamenti di quest’anno a causa delle crescenti difficoltà che il sistema economico del paese sudamericano sta affrontando. Non riuscendo a garantire i livelli dei servizi che un evento di quest’importanza porta inevitabilmente con sé, ecco la decisione di non proseguire oltre, rimandando a momenti migliori l’effettuazione di un gran premio che per sua stessa natura necessità di standard qualitativi non derogabili. A Termas de Rio Hondo si correva dal 2014. Da allora a oggi, lo spagnolo Marc Marquez è andato tre volte sul gradino più alto del podio; soltanto due italiani, Valentino Rossi nel 2015 e Marco Bezzecchi nell’ultima edizione corsa, hanno centrato il successo su suolo argentino. Proprio quest’ultimo è tra i piloti più attesi al via: pronto a salire sulla Ducati del Pertamina Enduro VR46 MotoGp Team, il pilota riminese già vincitore del tricolore della Moto 3 nel 2015 ha chiuso l’ultima stagione sul gradino più basso del podio, così come peraltro fece in Moto 3 nel 2018 e in Moto 2 nel 2021. Tre le vittorie nel 2023, con la prima proprio in Argentina e, a seguire, i successi in Francia e India a impreziosire il curriculum di uno sportivo da cui è lecito aspettarsi il grande salto. All’interno del suo box troverà il romano Fabio Di Giannantonio che, sceso da una Ducati per salire su un’altra, ha nella vittoria di Losail il punto più alto fin qui raggiunto nella classe regina del Motomondiale. Nei giorni in cui il ducatista della Prima Pramac Racing, Franco Morbidelli, è finito in ospedale a causa di una caduta in allenamento sull’asfalto portoghese di Portimao (per lui, quest’anno, sarà la settima stagione consecutiva nel circuito), da Borgo Panigale emerge la volontà di blindare il campione del mondo Francesco Bagnaia. Il due volte iridato è concentrato sulla difesa del doppio titolo incassato nel 2022 e ribadito nel 2023, un’iniezione di fiducia e consapevolezza che vale la palma di avversario numero uno non soltanto per quell’1 orgogliosamente stampato sulla moto, ma anche – e forse soprattutto – per l’autorevolezza con cui è stato capace di chiudere l’annata appena passata. Per un Pecco pronto a rilanciare la sfida al titolo c’è un compagno di viaggio all’interno del box del Ducati Lenovo Team, Enea Bastianini, che certamente non vorrà essere da meno. La prima posizione guadagnata in Malesia sul finire dell’anno, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha dato un segnale importante di quello che anche nella MotoGp può dare il campione del mondo della Moto 2 nel 2020.
I test di Sepang, i primi del nuovo anno, certamente daranno qualche indicazione in più circa le sfide più gustose che si vedranno in pista di qui a un mesetto. Secondo d’un soffio nell’ultimo Mondiale, lo spagnolo Jeorge Martin (Prima Pramac Racing) ha tutto il desiderio di rinnovare la sfida al campione torinese, un proposito che lo mette di diritto in cima al lotto dei pretendenti al successo nelle corse in calendario da qui all’appuntamento finale di Valencia a novembre. Il via ufficiale, il 10 marzo prossimo, sarà in Qatar. In Italia, come da tradizione, si correrà in due differenti occasioni. Il 2 giugno, all’Autodromo internazionale del Mugello, si disputerà il Gran Premio d’Italia in concomitanza con la Festa della Repubblica; l’8 settembre, invece, a Misano Adriatico è in programma il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.
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