Taylor Swift, i nudi illegali e il problema del DeepPorn
Taylor Swift in pose molto sconvenienti in mezzo ad uno stadio? No, non la famosissima cantante, che in questo caso è rimasta vittima di immagini esplicite generate dall’intelligenza artificiale (IA) e diffuse su un noto sito web, un punto di svolta nell’interazione tra celebrità, privacy e IA. Swift, forse la più nota cantante per le nuove generazioni, è diventata l’ultimo bersaglio di questo fenomeno disturbante: non solo le immagini sono offensive e violente nei confronti della sua persona, ma sollevano questioni legali ed etiche urgenti sulla regolamentazione dell’IA. La rapidità con cui queste immagini sono state condivise su piattaforme come X, Facebook, Instagram e Reddit sottolinea la facilità di diffusione del materiale deepfake: sebbene X e Reddit abbiano iniziato - molto tardivamente - a rimuovere i post, il danno era già stato più che perpetrato. L’incapacità delle piattaforme di social media di prevenire la pubblicazione iniziale di tali contenuti e di agire prontamente e velocemente per impedirne la ri-condivisione è preoccupante e solleva interrogativi sulla loro responsabilità nella gestione dell’IA generata dai contenuti. Alta anche l’attenzione sulle lacune legislative attuali, per lo meno in USA, dove la diffusione di deepfake pornografici - al contrario che in Italia e molta parte degli stati europei - risulta illegale solo in alcuni stati degli USA, mentre è totalmente assente una legislazione uniforme a livello federale.
Il problema non è limitato ai casi di alto profilo come quello di Swift: secondo una ricerca di Genevieve Oh, oltre 143.000 nuovi video deepfake sono stati pubblicati nel corso dell’ultimo anno solare, superando la somma di tutte le creazione degli anni precedenti. Questo aumento allarmante, unito alla facilità di creazione e diffusione, richiede per molti una risposta legislativa decisa. A cercare di mettere un po’ di chiarezza c’è stato l’Ordine Esecutivo del Presidente Biden, che mira a regolamentare l’utilizzo dell’IA nella produzione di materiale abusivo, rappresenta un ulteriore progresso, ma esiste un delicato equilibrio tra la regolamentazione e la salvaguardia della libertà di espressione. Il caso di Taylor Swift evidenzia un problema crescente nell’era dell’IA: la necessità di una regolamentazione efficace che protegga le vittime senza soffocare l’innovazione e la libertà di espressione. Una sfida non banale.