Indagato Visco Jr, ex Invitalia “Pressioni su politici amici”
Inchiesta per corruzione e traffico di influenze a carico del figlio dell’ex ministro delle finanze. Il Gip nell’ordinanza di custodia cautelare parla di una rete di amicizie. E di “crediti da riscuotere”
Corruzione per appalti e traffico di influenze a Roma, una inchiesta ha portato ieri a quattro persone arrestate: due imprenditori, un ex dirigente pubblico e un avvocato romano, tutti con esecuzione domiciliare. Tra gli arrestati figura anche Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro delle Finanze Vincenzo. I quattro sono indagati a vario titolo e a seconda delle posizioni di corruzione e traffico di influenze illecite. I finanzieri hanno effettuato anche un sequestro preventivo, “per equivalente”, per un ammontare di 230 mila euro. L’indagine ha consentito di ipotizzare un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato nel quale l’ex dirigente pubblico, con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, l’aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo. In tale ambito, sarebbe emersa, inoltre, una vicenda corruttiva nella quale l’ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza, per un importo di 230 mila euro, presso l’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate. Di quale ente era dirigente Gabriele Visco? Di Invitalia. Dove era entrato rapidamente nelle grazie dei vertici. Il blasone famigliare può avere avuto il suo peso, maligna qualcuno. Certamente il portone di Via Calabria, la Direzione di Invitalia, gli era stata spalancata. Quando il 23 giugno del 2021 a Termini Imerese i vertici della Regione Sicilia devono inaugurare il nuovo Polo Meccatronica Valley, da Roma
Invitalia manda proprio Gabriele Visco a tagliare il nastro. Nel protocollo ufficiale dell’evento viene registrato come Responsabile Invitalia per il Polo Meccatronica Valley. L’era di Arcuri in Invitalia si è chiusa nel 2022 e poco dopo ne è uscito anche Visco Jr. come informa l’ufficio legale dell’ente: “Con riferimento alle vicende che chiamano in causa un ex dipendente, Invitalia precisa di aver cessato ogni rapporto di lavoro con il signor Gabriele Visco a inizio 2023”, chiarisce l’Agenzia, che specifica di aver licenziato Visco il 12 aprile 2023 e si mette “a disposizione delle autorità inquirenti per tutte le informazioni e i documenti necessari e valuterà ogni azione al fine di tutelare la propria posizione come parte lesa”. Tra le conversazioni intercettate, questa ha destato l’interesse degli inquirenti: “Mo riscuoterò tutti i crediti che c’ho da riscuotere in giro per carità... quello è il minimo”, affermava intercettato Visco dopo il licenziamento da Invitalia a dimostrazione, scrive il gip, “della solidità e redditività delle sue relazioni”
La Procura spiega: “Gabriele Visco aspirava ad una ‘posizione apicale’ in Invitalia non sentendosi ‘adeguatamente valorizzato’. Per questo ha ‘ottenuto la promessa - scrive il gip nell’ordinanza - da Pierluigi Fioretti’, uno degli imprenditori arrestati, per ‘un interessamento verso politici di sua conoscenza’. In base a quanto scrive il giudice, Fioretti vantava ‘un rapporto con persone che lavorano a fianco del ministro Urso al fine di fare pressioni sull’Ad Bernardo Mattarella (totalmente estraneo all’indagine, ndr) e far ottenere una promozione a Visco’. Nell’ordinanza si afferma, inoltre, che ‘sono state intercettate più conversazioni dalle quali emergono in modo chiaro le ulteriori e pressanti richieste di Visco che, seppur diversamente modulate, sono finalizzate a conseguire sia utilità in denaro (alle quali fa riferimento chiedendo allusivamente all’imprenditore di portargli ‘la pasta’) sia miglioramenti della propria posizione lavorativa’.