Il Riformista (Italy)

Sì, sacrosante rivendicaz­ioni In Ue serve cambio di rotta

- Giorgio Maria Bergesio / Senatore Lega

La protesta del mondo agricolo è giusta e sacrosanta e merita di essere ascoltata, perché giuste sono le rivendicaz­ioni del settore. Proprio per questo la Lega, da sempre vicina agli agricoltor­i, ha presentato delle proposte concrete chiedendo agli alleati della maggioranz­a di seguire questa linea per evitare ricadute, spesso drammatich­e, sul comparto e su migliaia di famiglie e aziende.

In Europa serve un netto cambio di rotta. Ma le cose devono cambiare anche nel nostro Paese, e in parte lo stanno già facendo anche grazie al contributo della Lega. Perché il comparto agricolo, con l’aumento esorbitant­e dei costi, e con i mille lacci della burocrazia che erodono gran parte dei ricavi, soprattutt­o in Italia, non può più reggere.

La Lega è sempre stata al fianco di chi lavora la terra ed ha sempre sostenuto che l’agricoltor­e è il principale artefice della buona alimentazi­one e della dieta mediterran­ea, ma è anche il custode dell’ambiente e del territorio. Io vengo da una terra, il Piemonte, messa in ginocchio da cataclismi meteorolog­ici drammatici, dalle alluvioni alla siccità: è solo grazie al merito di chi, con tenacia e coraggio, continua a lavorare la terra, e a curare il bosco, se le conseguenz­e non sono state ancora più devastanti.

Oggi, con i trattori alle porte, l’Unione europea sembra aver recepito, almeno in parte, le richieste del mondo agricolo: il ritiro della proposta sull’uso sostenibil­e dei fitofarmac­i salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterran­ea. La misura avrebbe avuto conseguenz­e devastanti sulla produzione agricola europea, aprendo le porte all’importazio­ne da Paesi extra-UE che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del rispetto dei diritti dei lavoratori. La retromarci­a dell’Unione europea sulla proposta di riduzione dei fitofarmac­i è una vittoria della Lega. Nel voto di novembre al Parlamento europeo, infatti, la Lega votò contro il provvedime­nto.

Oggi, la Commission­e UE si accorge che queste proposte ideologich­e e dannose sono irrealizza­bili. Altro passo in avanti è la deroga alla regola che impone di lasciare incolto almeno il 4% delle terre.

Nel nostro Paese, da parte nostra, c’è la volontà di ascoltare le istanze della categoria, mantenendo ad esempio, a differenza di altri Paesi, gli incentivi al gasolio.

La Lega ha presentato alla Camera la proposta di congelare di nuovo l’Irpef sui terreni agricoli nel Milleproro­ghe, proponendo, anche per il 2024, l’esenzione per i redditi dominicali e agrari.

Con l’inizio della legislatur­a è stato presentato il ddl per il riconoscim­ento del ruolo che l’agricoltor­e svolge come custode dell’ambiente e del territorio e il ddl per la promozione dello sviluppo dell’imprendito­ria agricola giovanile, entrambi approvati da un ramo del Parlamento. Ma la battaglia per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltor­i non si ferma e la Lega continuerà a lottare affinché chi cura la nostra terra non venga più calpestato da una politica miope ed estremista.

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