Il Riformista (Italy)

Il Milleproro­ghe strizza l’occhio ai No Vax

Decreto cancella le multe per i medici obiettori, taglia Irpef agricola e allunga la rottamazio­ne cartelle. Rimessi fondi su disturbi alimentari

- Aldo Torchiaro

Per una manovra blindata, come da italico costume, ecco il milleproro­ghe con tutto dentro. Un decreto-fiume che per non accontenta qua e là maggioranz­a e opposizion­e, scontentan­do al tempo stesso un po’ tutti. Si va dal via libera al taglio dell’Irpef agricola alla possibilit­à per i medici di rimanere in corsia fino a 72 anni. Si garantisce lo scudo penale per tutto il 2024 per il personale sanitario e quello erariale per gli amministra­tori pubblici. E si riaprono fino al 15 marzo i tempi per pagare la rottamazio­ne quater. Sono alcune delle norme più rilevanti contenute all’interno del decreto Milleproro­ghe, approvato ieri dalle Commission­i congiunte Bilancio e Affari Costituzio­nali della Camera, con il via libera al mandato ai relatori. Oggi parte l’esame nell’Aula di Montecitor­io, con il governo intenziona­to a porre la questione di fiducia per approvare tutto insieme e togliersi il pensiero. “Siamo soddisfatt­i perché è stato un lavoro molto impegnativ­o e molto grande”, ha commentato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Semaforo verde anche all’emendament­o di FdI che consente alle aziende del SSN di tenere in servizio - fino al 31 dicembre - oltre l’età pensionabi­le i medici (su base volontaria). Scintille in Commission­e dopo la proroga di sei mesi della sospension­e delle multe per chi ha violato l’obbligo di vaccinazio­ne per il Covid: l’emendament­o, presentato Alberto Bagnai (Lega) è passato per 8 voti. Le opposizion­i hanno chiesto la votazione nominale e la seduta è stata sospesa per il caos in sala. Il M5s a quel punto ha lasciato i lavori. “L’ennesima strizzata d’occhio nei confronti di chi non rispetta le leggi, l’ennesima diffusione di bugie riguardo ai vaccini, strumenti fondamenta­li per proteggere la salute di tutti, specie dei più deboli. Vaccini dei quali grazie a voi la gente diffiderà. Bravissimi”, ha dichiarato Roberto Burioni. Via libera anche all’emendament­o sulla rottamazio­ne quater: i contribuen­ti che non hanno versato la prima e la seconda rata delle cartelle esattorial­i che scadevano il 31 ottobre e il 30 novembre 2023 potranno versare gli importi entro il 15 marzo 2024 senza perdere i benefici della definizion­e agevolata. Anche il termine per il versamento della terza rata viene fatto slittare al 15 marzo di quest’anno.

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