Mondiali pallanuoto femminile l’Italia finisce ko contro l’Olanda
Sorridono invece gli azzurri del Settebello che contenderanno alla Spagna l’accesso alla finalissima per la medaglia d’oro
Tradizionalmente rappresentano due colonne del nostro sport a livello mondiale; nel corso degli anni le nostre nazionali di pallanuoto - maschile e femminile - hanno regalato emozioni, vittorie e tante medaglie. Negli ultimi tempi però, nonostante non abbiano mai demeritato, ci hanno tenuto sulle spine, facendoci temere per una loro possibile esclusione dai prossimi Giochi Olimpici. La situazione si è evoluta e adesso, con gli uomini già in possesso del pass olimpico, dobbiamo sperare che le donne non falliscano l’ultimo appuntamento rimasto. Nemmeno sette mesi fa sfiorarono la finale ai mondiali e conquistarono una medaglia di bronzo ai Mondiali di Fukuoka, tornando sul podio dopo otto lunghi anni. Da allora le ragazze della pallanuoto italiana, pur disputando gare di assoluto livello anche agli ultimi europei di Eindhoven, non sono riuscite a centrare un risultato utile per qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi. La maledizione si sta ripetendo anche ai campionati mondiali di Doha dove l’Italia, dopo aver perso l’occasione di poter competere nuovamente per una medaglia, ieri si è arresa anche alle campionesse in carica dell’Olanda, proprio come era accaduto lo scorso anno nella combattutissima semifinale di Fukuoka, terminata allora per 9-8. Il 10 a 5 rimediato nella semifinale per il quinto posto pone la squadra di Carlo Silipo di fronte all’ultimo e decisivo bivio: domani alle 8 di mattina (ora italiana) c’è da battere il Canada, sconfitto dall’Australia, per strappare in extremis l’ultimo pass olimpico. L’impresa non è proibitiva, visto anche il 12 a 8 con il quale era stato liquidato il Canada qualche giorno fa in uno dei match del Gruppo D; tuttavia la grandissima importanza della posta in palio con la derivante pressione annessa potrebbe giocare brutti scherzi. Carlo Silipo, che invita le sue ragazze a recuperare morale e spirito, spiega: “L’obiettivo olimpico è ancora in piedi. Dobbiamo fare questo sforzo finale perché dobbiamo andare alla ricerca della migliore prestazione. Ora dobbiamo recuperare le energie fisiche, ma soprattutto mentali. Avere un poco più fiducia in noi stessi perché forse è quello ci sta mancando in questo mondiale”. Il ct è chiaro, le Olimpiadi insomma non devono restare una chimera: “Un altro match per i Giochi Olimpici? Ce lo dobbiamo meritare, è quello per cui stiamo lavorando da due anni a questa parte. Ci auguravamo di prenderlo prima questo pass, perché questa è la quinta volta che ci siamo giocati questa chance per prenderlo. Questa volta non ci deve sfuggire, però dobbiamo fare veramente quadrato, dobbiamo fare un’ottima prestazione. Sono convinto che la squadra reagirà”. Sorridono invece gli azzurri del Settebello, che oggi alle 14 (ora italiana) contenderanno alla Spagna l’accesso alla finalissima per la medaglia d’oro nella rivincita della semifinale europea di Zagabria, dove un mese fa ci arrendemmo alle furie rosse per 7 a 4. La nazionale iberica arriva sulle ali dell’entusiasmo per un percorso che fin qui l’ha vista solo vincere e spazzare via nazionali del calibro di Croazia, Australia e Montenegro. L’Italia però è in forma e ha finalmente conquistato, a differenza del Setterosa, la qualificazione a Parigi 2024; la vittoria in rimonta di martedì contro la Grecia ha dato morale e fiducia al gruppo. “Questo è il percorso che volevo fare. Siamo stati anche sotto due gol alla fine. La squadra mi ha emozionato. Non abbiamo mai mollato un centimetro. Chiaramente non eravamo brillanti perché comunque le partite si fanno sentire”, ha detto il ct Sandro Campagna che ha spiegato anche come si è raggiunto l’obiettivo: “All’inizio abbiamo sofferto, eravamo un po’ nel pallone, in leggero ritardo in ogni situazione. Poi durante la partita siamo cresciuti sensibilmente. Il miglior allenamento per lottare mentalmente nelle difficoltà. Non può essere riprodotto in nessun allenamento questa partita. Quarto di finale del mondiale, difficile, fisico. Deve dire veramente complimenti perché non era assolutamente facile e scontato”.