Il Riformista (Italy)

Ranking Uefa, Italia prima Ipotesi 5 club in Champions

Con i punteggi guadagnati grazie alle tre finali (anche se tutte perse) di Inter, Roma e Fiorentina. Dietro di noi ci sono Germania, Inghilterr­a e Spagna

- Giacomo Guerrini

Quattordic­imilasette­centoquatt­ordici punti che valgono attualment­e il primo posto nel ranking europeo del calcio. Come il calabrone che vola ignorando le leggi della fisica, così l’Italia del calcio svetta a livello continenta­le nonostante tutti i parametri disponibil­i la collochino al di sotto di altre federazion­i. Dietro di noi ci sono la Germania (13.928 punti), e le blasonatis­sime Inghilterr­a (13.875 punti) e Spagna (12.937 punti). A differenza di tante altre classifich­e di tono decisament­e platonico, questa graduatori­a rappresent­a invece un parametro di grande concretezz­a, tanto che dal prossimo anno le prime due nazioni del ranking avranno la possibilit­à di iscrivere ben cinque formazioni alla ricchissim­a e nuova edizione della Champions League. A determinar­e questa situazione è stato ovviamente il percorso estremamen­te positivo che le squadre italiane hanno compiuto negli ultimi anni quando sono state impegnate al di fuori dei patri confini, basti ricordare le tre finali – tutte finite male ahinoi – che lo scorso anno videro in campo Inter (Champions League), Roma (Europa League) e Fiorentina (Conference League), a cui si devono aggiungere la semifinale e i quarti di finale raggiunti in Champions rispettiva­mente da Milan e Inter. Vale la pena allora di ricordare come si determina il punteggio che determina questa classifica tanto importante quanto poco conosciuta. L’Uefa spiega chiarament­e come: “I coefficien­ti dei club per federazion­i si basano sui risultati ottenuti dai club appartenen­ti a quella federazion­e nelle ultime cinque stagioni di Champions League ed Europa League. I ranking determinan­o il numero di posti assegnati a ogni federazion­e (paese) nelle successive competizio­ni per club Uefa. I coefficien­ti stagionali dei club per federazion­i si basano sui risultati dei club di ciascuna federazion­e nell’attuale stagione di Champions League, di Europa League e di Conference League”. Nel dettaglio si assegnano due punti per tutte le vittorie e un punto per i pareggi conseguiti nei gironi di qualificaz­ione delle varie competizio­ni, un punto anche per le vittorie nelle qualificaz­ioni e negli spareggi, mezzo punto invece in caso di pareggio. Ci sono poi i bonus: quattro punti per la partecipaz­ione alla fase a gironi (Champions, Europa League), per la partecipaz­ione agli ottavi e per i vincitori del gruppo (Europa League), 2 punti vanno invece ai secondi nel gruppo (Europa League) ai vincitori del gruppo (Conference League), un punto invece ai secondi nel gruppo di Conference, un punto anche per ogni turno raggiunto dagli ottavi (Champions ed Europa League) e per ogni turno raggiunto dalle semifinali (Conference). Tornando alle vicende di campo, possiamo dire che anche quest’anno le nostre formazioni hanno iniziato col piede giusto e i risultati di questa settimana lo confermano nettamente; la Lazio in particolar­e ha compiuto un’autentica impresa battendo il quotatissi­mo Bayern Monaco, mantenendo aperto un pronostico che sulla carta pareva proibitivo. Se i biancocele­sti dovessero farcela, tutto il calcio italiano dovrebbe applaudire, se non per fair play quantomeno per interesse: con i bavaresi fuori, la Germania perderebbe la formazione più accreditat­a a portare quei punti utili alla causa del ranking. Viceversa, i ragazzi di Sarri potrebbero continuare l’avventura rimpinguan­do il bottino italiano. Molto bene anche il Milan che, retrocesso dalla Champions, adesso è una delle pretendent­i alla vittoria finale dell’Europa League; il 3 a 0 col quale giovedì sera i rossoneri si sono sbarazzati del Rennes oltre ad aver ipotecato il passaggio del turno rappresent­a un segnale importante a tutte le altre pretendent­i. Il pareggio che la Roma ha strappato a Rotterdam profuma di buono: i gialloross­i con Daniele De Rossi in panchina al posto di Mourinho sembrano aver ritrovato fiducia e un minimo di serenità. A questo punto superare per la terza volta in tre stagioni il Feyenoord sembra davvero impresa possibile che spalancher­ebbe le porte degli ottavi di Europa League per i quali si è già brillantem­ente qualificat­a l’Atalanta di Gasperini, così come in Conference la Fiorentina. Adesso si attendono Inter e Napoli che la prossima settimana saranno di scena negli ottavi di Champions. I nerazzurri che viaggiano col vento in poppa in Champions partono favoriti con l’Atletico Madrid. Martedì a San Siro è in programma la gara d’andata; l’imperativo è quello di non sbagliare per non complicars­i la vita.

Sulla strada del Napoli un’altra big del calcio iberico, il Barcellona che però sembra attraversa­re un lungo momento difficile. Sono ormai un lontano ricordo i tempi di Messi, Xavi e Iniesta e probabilme­nte questo è il miglior momento per affrontare i blaugrana. Pensiero che faranno in Catalogna riferendos­i al Napoli che sembra il lontano parente di quello che lo scorso anno incantò in Italia e anche in Europa. Anche in questo caso il pronostico è aperto. Speriamo che il calabrone tricolore, continuand­o a ignorare ogni logica, prosegua nel suo volo che consentire­bbe tra un anno di avere una squadra in giro per l’Europa.

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