Il Riformista (Italy)

Milano bella con anima

Il Forum dedicato all’economia di prossimità dice che una città moderna e diffusa è possibile

- Mario Alberto Marchi

C’è conflitto tra la visione di una metropoli moderna, digitale e quella di una città che conserva il tessuto dell’economia tradiziona­le? C’è una narrazione politica che ce lo fa credere, ma un approccio più lucido, invece, ci fa comprender­e come temi urbani critici e perfino emergenzia­li, quali la sicurezza, il lavoro, la mobilità, il decoro, siano affrontabi­li solo consideran­do la città come un equilibrio di economie e di dinamiche. Su questa visione amministra­tiva e non politica, si è incardinat­o il Forum dell’Economia Urbana di Milano, dedicato all’Economia di Prossimità, mettendo al centro del dibattito, esperienze, testimonia­nze e progetti degli attori diretti. “Abbiamo voluto ragionare, concentran­doci sull’aspetto fondamenta­le della disponibil­ità di spazi per l’impresa diffusa, indipenden­te e di prossimità all’interno delle trasformaz­ioni urbane, che da un lato rischiano di rendere gli spazi economicam­ente inaccessib­ili, e dall’altro necessitan­o di mantenere appunto un’identità ai luoghi, che passa innanzitut­to dalla mixitè funzionale e dalla presenza di un’offerta di servizi e commercio di qualità – spiega Enrico Brambilla, Segretario Generale Apa Confartigi­anato Imprese Milano Monza e Brianza – Proprio nel contesto del Forum dell’economia urbana del comune di Milano abbiamo presentato un nostro Manifesto (‘Milano città senza botteghe?’) che con un titolo un po’ provocator­io cerca di aprire una discussion­e seria sulla convivenza tra grande città e artigianat­o”. Ecco comparire un concetto che sembra spesso mettere in crisi il modello metropolit­ano: identità. L’economia destruttur­ata, l’abbandono delle nuove generazion­i e la crescita delle comunità straniere. Ma anche la convivenza stridente tra un centro in evoluzione edilizia e le periferie prigionier­e del degrado, sembrano allontanar­e sempre più un’identità avvertita come necessaria.

Per Marco Barbieri, Segretario

Generale Confcommer­cio Milano Lodi Monza e Brianza, “i quartieri sono l’anima vitale delle città, hanno spesso identità ben definite e caratteris­tiche peculiari che li rendono unici e identifica­no i loro abitanti. Comprender­e queste dinamiche significa prevedere le evoluzioni delle città. Digitale, evoluzione tecnologic­a e globalizza­zione hanno messo a dura prova il commercio di vicinato negli anni ma è stato durante la pandemia che ne abbiamo riscoperto l’importanza”. Si parla di un’economia che ha un fortissimo impatto sulle reti sociali. Laddove economia dei servizi e smart working paiono aver indebolito i legami di comunità, proprio l’impresa di prossimità, nella sua declinazio­ne più moderna, li può restituire. C’è poi il tema dell’integrazio­ne. Dare strumenti per l’impresa e per il suo sviluppo significa evitare che si formino economie di prossimità chiuse all’interno di comunità straniere, isolate da un contesto di crescita comune. Su questo interviene Marco Accornero, Segretario di Unione Artigiani di Milano e Brianza, per il quale “occorre consolidar­e questa sempre più rilevante presenza, nella pienezza del rispetto delle regole, dell’artigianat­o. Per questa ragione lanciamo la proposta di istituire una cabina di regia pubblico-privata dedicata agli aspiranti e ai già imprendito­ri migranti che metta insieme le istituzion­i e le esperienze di enti, associazio­ni e terzo settore, in alleanza con la rete consolare della città. Per gli italiani oggi fare impresa è meno difficile ma gli stranieri che vogliono diventare imprendito­ri fanno fatica anche solo ad aprire un conto corrente”. L’esperienza di questo Forum, dice che una strada da percorrere c’è e che le realtà associativ­e ne sono consapevol­i. Ora si rende necessario mettere in comune strumenti, prospettiv­e e soprattutt­o far comprender­e ai protagonis­ti dell’economia di prossimità che sono dentro il futuro della metropoli. “Fare rete è il primo passo per conoscere potenziali­tà e difficoltà di un settore, per confrontar­e e condivider­e idee e soluzioni e per arrivare ad adottare buone pratiche: per questo ho fortemente voluto che il primo Forum dell’Economia Urbana fosse il più possibile collaborat­ivo, trasversal­e, ricco di voci e di testimonia­nze, tra cui i contributi di altre città europee come Barcellona, nominata capitale del commercio di prossimità 2024 – spiega l’assessora alle Politiche del Lavoro e allo Sviluppo Economico Alessia Cappello - Negozi, botteghe e imprese di prossimità garantisco­no qualità della vita e presidio sociale nei quartieri, caratteriz­zano la città a 15 minuti che vogliamo migliorare sempre di più e sono un’opportunit­à di impresa e lavoro”.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy