Sì, bisogna fare luce su metodi di dubbia legalità
Negli ultimi giorni si sta parlando molto dell’esposto presentato da Bonelli, Fratoianni e Schlein, con conseguente apertura di un fascicolo da parte della procura contro ignoti, relativo al progetto del Ponte sullo Stretto. Salvini ha prontamente contrattaccato accusando la sinistra di ostacolare le opere pubbliche, ma la questione è più complessa di quanto voglia farla apparire il leader della lega. Facciamo chiarezza. Cosa denuncia l’esposto? Caducazione del contenzioso tra la Società Stretto di Messina S.P.A (gruppo Anas) e il consorzio Eurolink (contraente generale dell’opera). Nel 2012 il governo Monti approva un decreto che caduca i contratti con Eurolink che prevedevano la costruzione del Ponte. Eurolink porta poi in tribunale la Sdm S.P.A chiedendogli danni per 700 milioni di euro ma il primo grado di giudizio si conclude nel 2018 con il Tribunale di Roma che rigetta la richiesta di risarcimento danni del contraente generale. Nonostante la controversia sia ancora in atto il governo Meloni con il decreto-legge del 31 marzo riavvia l’iter per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina attraverso la ripresa e prosecuzione del rapporto concessorio tra la società Sdm S.P.A e il contraente generale Eurolink. Un fatto curioso se si pensa al fatto che Eurolink abbia portato in tribunale la Sdm S.P.A e che la Sdm S.P.A dopo aver vinto il primo grado di giudizio abbia depositato la rinuncia del contenzioso.
Mancata trasparenza sulla relazione d’aggiornamento. Nel decreto legge del 31 marzo 2023 il governo prevede che la società concessionaria possa sottoscrivere con il contraente generale atti negoziali non onerosi volti, tra le varie cose, a predisporre l’adeguamento del progetto di realizzazione del ponte. Questo atto negoziale viene firmato il 29 settembre 2023. Il giorno dopo il Consorzio Eurolink annuncia la consegna della relazione di aggiornamento del vecchio progetto dello stretto. Un’efficienza incredibile. Sono riusciti ad aggiornare un progetto vecchio di 12 anni in meno di 24 ore. Come hanno fatto? Assegnazione senza gara d’appalto favorendo Eurolink. Non è possibile assegnare un appalto senza fare gara e infrangere i vincoli europei se i costi di un’opera aumentano oltre il 50% di quanto originariamente previsto. Nel DEF del 2023 il costo del Ponte è stato previsto in 13.5 miliardi di euro. Il contratto precedente firmato con Eurolink datato 27 marzo 2006 è di 3.9 miliardi di euro. Ben oltre l’aumento previsto dalla direttiva europea del 50%.
Insomma, Matteo Salvini al posto di lamentarsi dell’esposto dovrebbe preoccuparsi del fatto che vuole sperperare soldi pubblici per realizzare un’opera inutile, anche con metodi di dubbia legalità e su cui ora farà luce la procura. Pensi piuttosto a potenziare le infrastrutture in Sicilia visto che da Siracusa a Trapani ci vogliono undici ore di treno con tre o quattro cambi. Se poi vuoi partire la sera apriti cielo. Ti conviene andare a piedi.