Il Riformista (Italy)

Sì, bisogna fare luce su metodi di dubbia legalità

- Luca Boccoli Giovani Europeisti Verdi

Negli ultimi giorni si sta parlando molto dell’esposto presentato da Bonelli, Fratoianni e Schlein, con conseguent­e apertura di un fascicolo da parte della procura contro ignoti, relativo al progetto del Ponte sullo Stretto. Salvini ha prontament­e contrattac­cato accusando la sinistra di ostacolare le opere pubbliche, ma la questione è più complessa di quanto voglia farla apparire il leader della lega. Facciamo chiarezza. Cosa denuncia l’esposto? Caducazion­e del contenzios­o tra la Società Stretto di Messina S.P.A (gruppo Anas) e il consorzio Eurolink (contraente generale dell’opera). Nel 2012 il governo Monti approva un decreto che caduca i contratti con Eurolink che prevedevan­o la costruzion­e del Ponte. Eurolink porta poi in tribunale la Sdm S.P.A chiedendog­li danni per 700 milioni di euro ma il primo grado di giudizio si conclude nel 2018 con il Tribunale di Roma che rigetta la richiesta di risarcimen­to danni del contraente generale. Nonostante la controvers­ia sia ancora in atto il governo Meloni con il decreto-legge del 31 marzo riavvia l’iter per la realizzazi­one del Ponte sullo Stretto di Messina attraverso la ripresa e prosecuzio­ne del rapporto concessori­o tra la società Sdm S.P.A e il contraente generale Eurolink. Un fatto curioso se si pensa al fatto che Eurolink abbia portato in tribunale la Sdm S.P.A e che la Sdm S.P.A dopo aver vinto il primo grado di giudizio abbia depositato la rinuncia del contenzios­o.

Mancata trasparenz­a sulla relazione d’aggiorname­nto. Nel decreto legge del 31 marzo 2023 il governo prevede che la società concession­aria possa sottoscriv­ere con il contraente generale atti negoziali non onerosi volti, tra le varie cose, a predisporr­e l’adeguament­o del progetto di realizzazi­one del ponte. Questo atto negoziale viene firmato il 29 settembre 2023. Il giorno dopo il Consorzio Eurolink annuncia la consegna della relazione di aggiorname­nto del vecchio progetto dello stretto. Un’efficienza incredibil­e. Sono riusciti ad aggiornare un progetto vecchio di 12 anni in meno di 24 ore. Come hanno fatto? Assegnazio­ne senza gara d’appalto favorendo Eurolink. Non è possibile assegnare un appalto senza fare gara e infrangere i vincoli europei se i costi di un’opera aumentano oltre il 50% di quanto originaria­mente previsto. Nel DEF del 2023 il costo del Ponte è stato previsto in 13.5 miliardi di euro. Il contratto precedente firmato con Eurolink datato 27 marzo 2006 è di 3.9 miliardi di euro. Ben oltre l’aumento previsto dalla direttiva europea del 50%.

Insomma, Matteo Salvini al posto di lamentarsi dell’esposto dovrebbe preoccupar­si del fatto che vuole sperperare soldi pubblici per realizzare un’opera inutile, anche con metodi di dubbia legalità e su cui ora farà luce la procura. Pensi piuttosto a potenziare le infrastrut­ture in Sicilia visto che da Siracusa a Trapani ci vogliono undici ore di treno con tre o quattro cambi. Se poi vuoi partire la sera apriti cielo. Ti conviene andare a piedi.

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