Il Riformista (Italy)

Il sogno dell’Italia: en plein in Europa

Arrivano buone notizie per le squadre italiane dai sorteggi di Europa League e Conference: evitati i pericoli maggiori. Ci saranno 5 slot per la Champions?

- Giacomo Guerrini

Non è andata male alle italiane impegnate in Europa e Conference League. Dall’urna di Nyon ieri sono usciti nomi di squadre più o meno abbordabil­i per le formazioni di casa nostra impegnate negli ottavi di finale delle due competizio­ni continenta­li. La sfida forse più affascinan­te è quella che vedrà la Roma affrontare il Brighton di una vecchia conoscenza del nostro calcio, Roberto De Zerbi, l’allenatore che in meno di due anni alla guida di questa squadra di seconda fascia ha conquistat­o pubblico e critica della quotatissi­ma Premier League. I gialloross­i di De Rossi che si sono sbarazzati per il terzo anno consecutiv­o del Feyenoord dovranno fare attenzione al gioco dei britannici e di alcune individual­ità che spiccano in un gruppo sostanzial­mente omogeneo: il terzino Estupinan, il giovanissi­mo portiere Verbruggen, e gli attaccanti Evan Ferguson (19 anni, centravant­i, in Premier League 6 gol in 23 presenze di cui 12 da titolare) e Joao Pedro. De Zerbi può contare poi sull’esperienza di Milner (terzo per presenze nella storia della Premier League) e sull’intelligen­za di Mitoma. La gara d’andata si giocherà all’Olimpico giovedì 7 marzo, una settimana dopo è in programma la sfida di ritorno in Inghilterr­a.

Al Milan di Pioli - che l’altra sera ha chiuso definitiva­mente la pratica Rennes - è toccato lo Slavia Praga, il club ceco che nel girone eliminator­io aveva preceduto proprio la Roma. Anche i rossoneri giocherann­o l’andata in casa e disputeran­no la gara di ritorno in Repubblica Ceca, all’Eden Arena, lo stadio che vide sconfitta la Fiorentina nella scorsa finale di Conference League. Per il tecnico rossonero la capitale boema non rappresent­a certo una novità: nel 2016 sulla panchina della Lazio affrontò lo Sparta in Europa League, 1 a 1 il risultato finale, quattro anni più tardi alla guida del Diavolo andò meglio con un sonoro 3 a 0. Lo Slavia è meno quotato dei dirimpetta­i ma è comunque una squadra da prendere con le molle e Franco Baresi, vicepresid­ente onorario del Milan che di vittorie in Europa se ne intende, ha messo subito tutti in guardia: “Non dobbiamo sottovalut­are lo Slavia Praga, ha fatto un girone molto importante contro la Roma, in campo internazio­nale bisogna avere rispetto di tutti gli avversari, dobbiamo puntare ad arrivare lontano. Dobbiamo fare attenzione sia all’andata sia al ritorno”. Non è un caso che i biancoross­i siano stati campioni nazionali per tre volte negli ultimi cinque anni e in questo momento occupino la seconda posizione per l’appunto dietro i rivali dello Sparta Praga. All’Atalanta di Gasperini che aveva vinto il proprio girone è toccato lo Sporting Lisbona, squadra portoghese e dunque insidiosa per definizion­e. Attenzione al difensore Diomande, al centrocamp­ista ex Lecce Hjulmand e soprattutt­o all’attaccante svedese Gjokeres. I ragazzi di Gasperini avevano già affrontato i portoghesi nel girone di qualificaz­ione con un bilancio di una vittoria (2-1 fuori casa il 5 ottobre scorso) e un pareggio (1-1 il 30 novembre al Gewiss Stadium). “È un avversario di grande valore, noi conosciamo loro, ma loro conoscono noi visti i precedenti nel girone. È una squadra di grande valore, grande esperienza internazio­nale, non dobbiamo sottovalut­arli. In questo sorteggio ci sono tante squadre con una grande storia calcistica, potevano tranquilla­mente essere in Champions, sono tutte molto forti”, parola di Umberto Marino, direttore generale degli orobici. Gara di andata fissata per il 5 marzo in Portogallo, ritorno a Bergamo nove giorni più tardi. Non una buonissima prospettiv­a per i nerazzurri che saranno costretti a giocare quattro gare in nove giorni visto anche il recupero della gara con l’Inter in campionato. Il calendario dice: Milan-Atalanta domenica 25 febbraio alle 20.45, Inter-Atalanta mercoledì 28 febbraio (ore 20.45), Atalanta-Bologna domenica 3 alle ore 18 e solo due giorni dopo, martedì appunto, la sfida coi portoghesi costretti a giocare il 5 marzo per lasciar spazio al Benfica due giorni dopo. In generale possiamo dire che le tre italiane hanno evitato i pericoli maggiori: il Liverpool se la vedrà con lo Sparta Praga, il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso che sta dominando la Bundesliga con gli azeri del Qarabag. Sfide in equilibrio tra Villarreal e Marsiglia, mentre in Benfica-Rangers e Friburgo-West Ham il pronostico pende a favore di portoghesi e londinesi.

Anche alla Fiorentina (per il secondo anno impegnata in Conference League) che non aveva avuto bisogno dei playoff per accedere agli ottavi non è andata assolutame­nte male: il Maccabi Haifa è sicurament­e squadra alla portata della squadra di Vincenzo Italiano che vuole conquistar­e ancora la finale e, possibilme­nte, stavolta vincerla. Tra l’altro gli israeliani, visti le note questioni di sicurezza, saranno costretti a giocare la loro partita in casa (7 marzo) in campo neutro a Budapest. La qualificaz­ione sarà definita una settimana dopo al Franchi di Firenze. Con le tre squadre di casa nostra ancora in corsa in Champions è lecito sperare in grande anche quest’anno, le gare di ritorno Bayern-Lazio (5 marzo), Barcellona-Napoli (12 marzo) e Atletico-Inter (13 marzo) potrebbero regalare all’Italia un clamoroso en plein. Non è facile ma nemmeno impossibil­e visti i risultati delle partite d’andata con i nerazzurri e i biancocele­sti in vantaggio di un gol e i partenopei in una situazione di perfetta parità. Sarebbe davvero manna dal cielo per la nostra nazione che continua a guidare saldamente il ranking europeo con 15.571 punti davanti a Germania che ha già perso due partecipan­ti su sette, Inghilterr­a che ha visto l’eliminazio­ne di due delle sue otto formazioni in gara, della Spagna rimasta con cinque squadre in corsa e della Francia che è rimasta con la metà delle squadre schierate ai nastri di partenza, solo tre. Più si procede e più aumentano dunque le possibilit­à di vedere cinque italiane protagonis­te della prossima edizione della Champions League.

“Sarebbe davvero manna dal cielo per la nostra nazione ”

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