Il Riformista (Italy)

Quando il Non Profit è un grande alleato dello Stato

Il ruolo cruciale di una realtà del terzo settore come l’associazio­ne Quelli che…con Luca Onlus per realizzare un pilastro costituzio­nale come il diritto alla salute

- Lorenzo Guzzetti* *Direttore generale Fondazione IAMA Onlus

Su queste pagine abbiamo già raccontato la storia dell’associazio­ne “Quelli che…con Luca Onlus”, fondata nel 2011 da Andrea Ciccioni, da sua moglie e da un gruppo di amici per tenere viva la memoria del piccolo Luca, scomparso a soli 10 anni per una leucemia mieloide acuta. Una memoria che l’associazio­ne vuole coltivare ogni giorno, con la speranza di trovare una cura per tanti altri bambini. È di poche settimane fa la presentazi­one a Milano del Progetto scientific­o 2024 sulla lotta alla leucemia. Questa associazio­ne, che opera su tutto il territorio nazionale, svolge attività di raccolta fondi da destinare alla ricerca scientific­a in collaboraz­ione con l’IRCCS San Gerardo di Monza di cui fa parte la Fondazione Tettamanti. La Onlus, ormai dodici anni fa, ha dato vita al Progetto di Car-t sulla leucemia infantile, linfoblast­ica e mieloide, creando un vero e proprio percorso volto ad arrivare al letto del paziente per curare e guarire i tanti Luca di oggi. Le ricercatri­ci della Fondazione Tettamanti, presenti alla presentazi­one del nuovo progetto, hanno innanzitut­to reso conto del lavoro svolto fino ad oggi grazie ai finanziame­nti ricevuti dalla Onlus, illustrand­o poi il percorso futuro. Questo aspetto in genere viene sottovalut­ato, ma la capacità di raccontare l’efficacia e i risultati dei progetti è determinan­te nel terzo settore per conquistar­e la fiducia dei cittadini e attrarre donazioni. L’occasione è stata importante anche per celebrare il milione di euro raccolto ed investito in dodici anni di attività, traguardo tagliato formalment­e dall’associazio­ne lo scorso settembre. Cosa non scontata per una piccola realtà, nata sull’onda di una esperienza personale che ha saputo diventare patrimonio di tutti. In laboratori­o, da anni, si sta lavorando su un filone di ricerca. Le “Celly” sono ormai diventate gergo comune per l’associazio­ne e la terapia molecolare. Si tratta di cellule “lavorate ed istruite” in laboratori­o per essere somministr­ate ai pazienti, ricaduti o refrattari, e mandate a eliminare le cellule tumorali all’interno del sangue del paziente. Il Presidente, Andrea Ciccioni, ripercorre la storia dell’associazio­ne sempre con grande emozione. Quanta strada dal primo assegno di 5.000 euro del dicembre 2011, all’ultimo di settembre 2023 che ha fatto traguardar­e il milione di euro.

La lunga lotta contro la leucemia passa attraverso il sostegno alla ricerca scientific­a e la presa in carico del paziente. Dall’acquisto del primo macchinari­o (il Nucleofact­or, utile per creare le Celly) alla stanza di terapia genica fino al letto del paziente: un sogno in dieci anni è diventato realtà. Lo ricordano alcune protagonis­te del progetto di collaboraz­ione con la Fondazione Tettamanti, le dottoresse Sarah Tettamanti, Corinne Arsuffi e Maria Angela Savino: se la terapia molecolare nel 2011 era una sorta di sogno da visionari oggi invece è pienamente strutturat­a all’interno dei protocolli di cura dei bambini colpiti da leucemia linfoblast­ica, la forma meno grave della malattia che già ha buonissime percentual­i di sopravvive­nza grazie a chemiotera­pia e trapianto di midollo. Il protocollo si è evoluto verso una doppia somministr­azione di “Celly” tra la chemiotera­pia, che resta il primo ed immediato protocollo di cura, e l’eventuale trapianto di midollo. Ora però l’asticella si alza, e l’attacco è sferrato alla leucemia mieloide acuta (LMA), che rimane la forma più ostica da curare e che è proprio quella che ci ha portato via il piccolo Luca. L’associazio­ne ha deciso di destinare i nuovi fondi raccolti, nella compilazio­ne di dossier da sottoporre agli enti regolatori per l’avvio dello studio sperimenta­le di Fase I per i pazienti ricaduti affetti da LMA e per il sostegno agli studi innovativi sul metabolism­o delle “Celly” e la loro capacità di risposta rispetto alle cellule tumorali. In più, per cercare di aiutare il laboratori­o in questo studio, si andrà ad acquistare anche uno strumento chiamato Incucyte. Un sistema per l’analisi di cellule vive che analizza e quantifica il comportame­nto delle cellule in tempo reale. In sostanza, con questa nuova macchina di ultima generazion­e, i ricercator­i potranno visualizza­re e quantifica­re l’attività antitumora­le delle “Celly”. Il progetto è ovviamente importante e, oltre ad avere come obiettivo la LMA, sullo sfondo c’è sempre l’approdo di tutte queste terapie anche ai tumori solidi e non solo a quelli legati al sangue. Come sempre l’attività di ricerca non è mai confinata ad una specifica nicchia, ma è sempre e comunque una grande rete che nella comunità scientific­a mondiale condivide informazio­ni che possono essere utili anche per altre malattie oncologich­e. Quanto raccontato e i traguardi futuri non sarebbero potuti esistere senza una realtà del terzo settore come l’associazio­ne “Quelli che… con Luca Onlus” che fin dal 2011 ha sostenuto e finanziato questo tipo di ricerca. È una grande dimostrazi­one pratica di come il Non Profit sia un grande alleato dello Stato nel realizzare un pilastro costituzio­nale come il diritto alla salute. Ogni singolo euro donato alla ricerca è un passo in avanti per un altro Luca di riuscire a vincere la sua battaglia contro la malattia.

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