Le strade bianche tutti in sella per una gara dal sapore antico
Una classica che rappresenta ormai la vera e propria tappa d’apertura della stagione ciclistica italiana
L’albo d’oro, negli ultimi anni, ha dato spazio a nomi di assoluto primo piano dello scenario internazionale del ciclismo. Una gara dal sapore antico, con lunghi passaggi sterrati a ricordare le classiche del Nord che tanto fanno impazzire il pubblico del pedale e una indicazione geografica tipica, quella che parte e arriva nella città di Siena, a raccontare un tracciato carico di storia, valori e, in estrema sintesi, di bellezza. Le Strade Bianche che infiammeranno domani il cuore degli appassionati e le gambe dei partecipanti sono questo, e tanto altro ancora. Uomini e donne ad affrontare uno scenario unico al mondo, una classica che, anche se alle spalle c’è il Laigueglia che s’è corso soltanto qualche giorno fa, rappresenta ormai la vera e propria tappa d’apertura della stagione ciclistica italiana.
Così, per lo meno, sembra dire l’annunciata presenza delle squadre più forti del lotto, quel serpentone che dalla partenza in avanti si darà battaglia per succedere al britannico Thomas Pidcock al maschile e alla belga Demi Vollering nella versione al femminile.
Il via, per le donne, arriverà alle 9.40; la conclusione, dopo 137 chilometri e una dozzina di tratti di terra battuta per una quarantina di chilometri totali, dalle 13.30 in avanti in piazza del Campo. Strappare l’uno dalla schiena di Vollering è l’obiettivo dichiarato. La vincitrice in carica, assieme a Lotte Kopecky recente trionfatrice all’Uae Tour, dividerà il ruolo di capitana alla testa del Team Sd Worx. Nella squadra c’è peraltro spazio anche per due italiane, Elena Cecchini e Barbara Guarischi.
Le formazioni iscritte saranno in totale dette World Tour. Il meglio del pedale in rosa, insomma, sarà pronto a battagliare lungo i colli senesi; oggi, alle 16, la presentazione alla Fortezza Medicea. Oltre al binomio del Team Sd Worx, l’olandea Bike) proverà a dire la sua, così come non staranno certamente a guardare le vincitrici delle edizioni 2016 e 2017 - oggi compagne di squadra - Elisabeth Deignan ed Elisa Longo Borghini (Lidl Trek), la Jayco), tanto per citare alcune delle atlete più note che si sono iscritte alla corsa. L’elenco è di quelli importanti, così come lo è per le pretendenti alla vittoria finale lo stimolo rappresentato dall’inserire il proprio nome nella storia della prova toscana.
Passando all’ambito maschile, i protagonisti in sella alle loro biciclette ci saliranno alle 11.15. Davanti ai partenti ci sarà una sfida lunga 215 chilometri e l’arrivo nel salotto di Siena dopo le 16.30 a mettere i titoli di coda a una gara che il meteo dovrebbe risparmiare dalla pioggia che, pur in modeste quantità, potrebbe invece cadere nella primissima mattinata. Il già citato Pidcock, ovviamente, è l’avversario da battere. È sempre così, del resto, quando ci si presenta in gruppo con i gradi derivanti dall’ultimo titolo vinto sulle proprie spalle.
Rispetto al recente passato, le Strade Bianche hanno ulteriormente reso competitivo il già impegnativo tracciato, aggiungendo 31 chilometri ai 184 dell’ultima edizione quasi a candidarsi al ristretto elenco delle Classiche Monumento cui il ciclismo mondiale guarda da sempre con ammirazione. Quella che simpaticamente si definisce la “Classica del Nord più a Sud d’Europa” è pronta a solleticare le ambizioni dei più forti e l’ulteriore iniezione di chilometri e sterraati guarda esattamente in questa direzione, esaltando ancor più il fascino d’una corsa già di per sé unica.
Al via ci sarà lo sloveno dell’Uae Team Emirates Tadej Pogacar che, già trionfatore un paio d’anni fa, è pronto per correre Giro, Tour e anche Olimpiadi; un altro ex, il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), sogna di bissare il 2019, mentre il due volte vincitore Michal Kwiatkoswski (Ineos Grenadiers) potrebbe tentare di far tris e, così facendo, guadagnarsi un cippo tutto suo lungo