L’Italia cambia passo sull’agricoltura
Il governo Meloni e il ministro Lollobrigida stanno agendo con chiarezza e decisione
Ha perfettamente ragione il professor Inglese a dire che in politica agricola servono chiarezza e decisione: il Governo Meloni e il Ministro Francesco Lollobrigida lo stanno infatti dimostrando con i fatti. Partiamo dalla chiarezza del ruolo dell’agricoltura: mai nessun governo aveva messo l’agricoltura così al centro della propria azione politica, lavorando a livello nazionale ed europeo per far sì che la sostenibilità ambientale si coniughi a quella sociale ed economica, abbandonando il luogo comune dell’agricoltore come grande inquinatore e descrivendolo invece come custode del territorio. L’agricoltura italiana, nonostante le norma imposte dall’Europa – anzi, da una parte dell’Europa – si è affermata come una delle più sostenibili al mondo, tanto da aver ridotto – mentre altri ne incrementavano l’utilizzo – l’uso degli agrofarmaci del 12,5% in tre anni, a dimostrazione della i cambiamenti climatici. A questo proposito, non posso non apprezzare il riferimento del professore alle TEA – Tecniche di Evoluzione Assistita. È stata una battaglia che ho condotto personalmente in IX Commissione al Senato e che ha visto il voto unanimemente favorevole dei gruppi: finalmente si possono sperimentare in campo, dopo anni di test in laboratorio, per perseguire la logica del “produrre di più e meglio”, fronteggiando le sfide climatiche. È questo governo poi che sta portando alla realizzazione del registro dei crediti agricoli ed agroforestali, un modo per sostenere il reddito dei produttori e a dimostrazione di come l’agricoltura non sia una produttrice di CO2 bensì uno strumento per trattenerla. Il sostegno al reddito e all’approvvigionamento erano i due cardini fondanti al momenAgricola Comune, poi negli anni condizionata da ideologie pseudo-ecologiste. Una tendenza che ora, grazie al paper presentato nei giorni scorsi dal Ministro Lollobrigida, vede l’Italia “guidare”
le altre nazioni contro una legge che, costruita durante la pandemia, non è in grado di rispondere alle odierne esigenze. Noi il modello lo abbiamo in casa: quello di un settore primario che valorizza i propri prodotti – l’Italia è il Paese al mondo con più prodotti DOP e IGP, oltre 850. In questo senso, la lotta alla carne sintetica non è demagogia, ma è lo scegliere di stare dalla parte dei produttori agricoli oltre che un principio di tutela della salute. Non possiamo aumentare la burocrazia ai nostri agricoltori, mentre si vedono arrivare dal resto del mondo prodotti ottenuti con ciò che qui è vietato: serve reciprocità, e l’attività iniziata proprio in queste settimane dalla Cabina di Regia interforze sui controlli agroalimentari va proprio in questa direzione.
In questi campi, abbiamo quinlia, considerando gli agricoltori non solo per il loro fondamentale ruolo di produttori, ma anche per la loro attività di difesa del territorio contro il dissesto idrogeologico e di cura, importante per il turismo. È un lavoro che stiamo facendo con tutte le forze che, come noi, credono nell’agricoltura, negli agricoltori e nel loro lavoro; l’Italia ora è un esempio anche per quelle nazioni che hanno adottato quelle politiche pseudo-ambientaliste che hanno portato i trattori nelle piazze di tutta Europa. Ricerca, innovazione, centralità dell’agricoltura, giusto sostegno al reddito e giusto valore alle produzioni, stop alla concorrenza sleale estera: questi sono i valori e gli obbiettivi che ci siamo posti e sono certo raggiungeremo pienamente.
Mercoledì 2 marzo 1994 -
Giornata nera per le Borse internazionali e per molte valute europee. Le previsioni di un rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e in Germania indeboliscono le valute più deboli e la Lira è una delle prime a subirne le conseguenze e spingono in basso i listini di borsa. Silvio Berlusconi propone per l’Irpef un’aliquota unica al 30%. La proposta suscita dure reazioni al centro che ne sostiene l’impraticabilità e a sinistra, perché secondo i progressisti aiuterebbe i redditi più alti.
Il Comune di Salerno a luglio del 1993 ha istituito un numero verde per aiutare i cittadini a districarsi sulle scadenze dei tributi locali, col tempo si è trasformato in una sorta di ufficio denunce dove segnalare casi di possibile evasione. In sette mesi sono giunte circa 8.000 telefonate, che hanno individuato 1.442 evasori.
Alla Knesset di Gerusalemme, Shimon Peres ha detto “Un ebreo che uccide si chiama assassino, non ebreo, e un ebreo che è un nazista si chiama nazista, non ebreo”.
Accordo preliminare firmato a Washington fra musulmani e croati della Bosnia per la costituzione di una federazione, composta da 5 o 7 cantoni etnici, che in seguito si unirà con la Croazia. I serbi però hanno dichiarato che non intendono restituire il territorio, che si trova sotto il loro controllo.
Domenica 2 marzo 2014 -
L’esercito russo ha preso il controllo della Crimea. Putin ha dichiarato che accetterà una mediazione. Anche se la Russia non riconosce il nuovo regime ucraino, e ritiene Yanukovich “un presidente democraticamente eletto e rimosso con la forza”.
Il Segretario di Stato Kerry fra 2 giorni sarà a Kiev, incontrando quel governo provvisorio che Mosca non riconosce. Washington fa sapere di aver annullato ogni missione e colloquio di collaborazione economica con la Russia. Il fronte occidentale della fermezza, guidato dagli Usa, accusa un significativo smarcamento: la Germania non condivide l’idea di espellere la Russia dal G8.
Oltre 70 persone sono state uccise in Nigeria in due attacchi la cui responsabilità viene attribuita al gruppo integralista islamico Boko Haram. Il primo con autobomba ha provocato almeno 35 morti, tra i quali donne e bambini, in un mercato nella città di Maiduguri. L’altra strage è avvenuta a Mainok, a 50 chilometri di distanza, mentre la popolazione si preparava alla preghiera della sera: decine di uomini armati con indosso uniformi dell’esercito hanno assaltato il villaggio uccidendone almeno 39 persone. Si è svolta L’86esima edizione della cerimonia degli Oscar, “12 anni schiavo” ha vinto il premio come miglior film, “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino ha vinto il premio come miglior film straniero.
La foto di gruppo postata in diretta dalla presentatrice Ellen DeGeneres diventa il tweet più ritwittato di sempre (2 milioni di retweet in 2 ore).