Il Riformista (Italy)

Bayern Monaco-Lazio, i biancocele­sti non devono perdere per volare ai quarti

Forti dell’1 a 0 ottenuto all’andata proveranno a eliminare una delle corazzate del calcio europeo. Impresa che al momento del sorteggio parve a tutti insormonta­bile

- Giacomo Guerrini

Non perdere a Monaco di Baviera per accedere ai quarti di finale Champions League e regalare così una pagina davvero importante alla storia biancocele­ste. È l’obiettivo della Lazio che stasera forte dell’1 a 0 ottenuto all’andata proverà a eliminare una delle corazzate del calcio europeo. Al momento del sorteggio l’impresa parve a tutti insormonta­bile, ma il rendimento stagionale dei bavaresi sommato al parziale maturato due settimane fa all’Olimpico adesso ha decisament­e spostato la barra dell’umore verso un moderato ottimismo. Ormai staccati di dieci punti in campionato dal sorprenden­te Bayern Leverkusen di Xabi Alonso, i biancoross­i di Tuchel hanno nella Coppa l’unico obiettivo rimasto; recuperato Leroy Sané e con il pubblico delle grandi occasioni si proverà a ribaltare il risultato dell’andata e puntare così a vincere per la settima volta la Coppa dalle grandi orecchie. Al momento sembra fantascien­za ma la storia ci ha dimostrato che i tedeschi, e il Bayern in particolar­e, sono capaci di recuperi straordina­ri.

Quanto detto sin qui potrebbe essere copincolla­to nel paragrafo dedicato ai biancocele­sti, quest’anno discontinu­i in campionato e assi distanti dalle performanc­e che lo scorso anno li issarono al secondo posto dietro il Napoli di Spalletti. In campionato la squadra di Sarri naviga al nono posto, ampiamente staccata dalla zona Champions. Le ultime due sconfitte consecutiv­e con Fiorentina e Milan sembrano aver stroncato quel tentativo di rimonta abbozzato tra gennaio e febbraio. A rendere ancora più precaria la situazione c’è senza dubbio la posizione del tecnico che, nonostante le aperture degli ultimi tempi, difficilme­nte siederà sulla panchina della Lazio anche il prossimo anno; stessa situazione per il Thomas Tuchel a cui il Bayern ha già annunciato il benservito per la stagione 2024/25. In Baviera sperano che possa ripetersi quanto avvenne a inizio millennio con Ottmar Hitzfeld che vinse la Coppa prima di cedere il passo a un certo Pep Guardiola. Tuchel che sa come si fa a vincerla la Coppa - nel 2021 era alla guida del Chelsea che in finale si impose al Manchester City – ha predicato calma ieri in conferenza stampa: “Ci vorrà pazienza. Sarà necessario non perdere la testa e non aprirsi completame­nte. Abbiamo 90 minuti a disposizio­ne e non vediamo l’ora di attaccare. Il tempo è dalla parte della Lazio, servirà un mix di lucidità ed emozione. Si deve capire fin dall’inizio che abbiamo voglia di fare gol” ha detto, indicando poi la strategia da seguire: “Dovremo giocare con più convinzion­e, per tutti i 90 minuti, come abbiamo fatto all’inizio a Roma. Ovviamente sarà dura fare una partita bella quando ogni gol può essere decisivo. La Lazio? Le ultime partite dei biancocele­sti per me non sono così rilevanti. Ovviamente le abbiamo analizzate ma il focus è sull’andata. Bisogna partire con coraggio e passione, e mantenerli nel corso dell’intera gara”. Dal canto suo Sarri che ha tardato di mezz’ora all’appuntamen­to con i giornalist­i non si è smentito e, ancora una volta, ha messo da parte il politicall­y correct: “Io grandi emozioni non ne ho” ha esordito “Siamo consapevol­i della grande difficoltà che vivremo in campo, ma nel calcio niente è impossibil­e. Mi sembra una partita nella quale presentars­i belli arrabbiati (usiamo un eufemismo”.

Da fare attenzione anche all’arbitraggi­o di Slavko Vincic; il potere dei bavaresi in Europa è notevole (ne sanno qualcosa a Firenze) e ci vorrà tutta la personalit­à del direttore di gara sloveno per sottrarsi a quella sudditanza psicologic­a di cui tanto spesso si parla nel mondo del calcio.

Stasera a tifare per le due squadre in campo ci saranno anche le rispettive nazioni: l’Italia è prima nel ranking Uefa e se la Lazio dovesse centrare l’impresa aumentereb­bero le chances di vedere cinque squadre in Champions l’anno prossimo. Viceversa, dovesse passare il Bayer migliorere­bbe l’orizzonte per i tedeschi.

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