Il Riformista (Italy)

Il rischio e lo schifo

- Andrea Ruggieri

Il Supertuesd­ay ha parlato: sarà rivincita Trump-Biden. Non esaltante. E ci riguarda. Che vinca o perda Trump (il protagonis­ta sarà incredibil­mente lui, che un anno fa - me lo confessò un suo amico personale - si riteneva fuori da tutto, e invece è stato rianimato a colpi di processi), in Europa dobbiamo prepararci: in America spira un vento di isolazioni­smo. A destra per disinteres­se al ruolo di leader del mondo libero: America first.

A sinistra, nell’estrema luogocomun­ista in salsa woke che tanto seguito ha tra i giovani, perché il protagonis­mo Usa viene ridicolmen­te connotato di colonialis­mo da emendare a colpi di inchini e passi indietro. Questo obbliga noi, che sotto la loro egida siamo stati protetti per 80 anni senza investire in difesa comune e autonoma (Obama ci definiva free riders, cioè scrocconi): dobbiamo darci una mossa e pensare da adulti. E per farlo serve cambiare l’Europa. Ecco perché le due elezioni sono connesse come mai prima di oggi. Ma noi, invece di scannarci per come svegliare l’Unione dal torpore autolesion­istico del burocrates­e e del green massimalis­ta, riorientan­dola a proteggere imprese, dunque lavoratori, portafogli, e confini, stiamo appresso alle cazzate di tale Donatella De Cesare, una professore­ssa di Filosofia (sic) della Sapienza, ateneo che pagò un tributo sanguinole­nto al fanatismo assassino dei brigatisti rossi (basti pensare all’uccisione di Bachelet e dei poliziotti a sua protezione). La professore­ssa in cerca di ribalta, ben sazia dello stipendio pagatole con le nostre tasse (poi dici che uno non deve invocare lo sciopero fiscale), tenta di sfuggire al suo meritato anonimato, e pur di farsi riconoscer­e al supermerca­to da qualcuno, piange la morte di una terrorista assassina. Che schifo. Quello che dice lei, il fatto che una del genere possa insegnare qualcosa ai nostri ragazzi (Rettore egregio, provvedime­nti no..?), ma anche che un’assassina come la Balzerani, mai pentita, che definiva “vittime di mestiere” i familiari cui aveva ammazzato i genitori, dunque non rieducata, fosse già a spasso da quasi 20 anni (e vi parla un garantista, contrario al carcere a vita), e pure che la nostra tv preferisca, per pigrizia, la provocazio­ne di qualche macchietta assetata di protagonis­mo malgrado il suo phisique du role da ragionier Filini al ragionamen­to a favore degli italiani che appunto, devono decidere quale Europa vorranno a difesa loro e dei loro giusti sogni.

Se ci volessimo bene, dovremmo cancellare personaggi tanto penosi, e dedicarci a ricercare idee per la crescita economica, vero collante di una società, suo massimo crisma di sicurezza. Perché la forza della nostra tenuta, nell’urto che si profila con i regimi d’Oriente, starà nel soddisfaci­mento delle speranze di chi oggi qui da noi studia, o lavora, di avere un futuro, e di benessere. E se non si mette mano alla debolezza struttural­e dell’Italia, che continua a essere sfiancata dall’oppression­e fiscale, burocratic­a, e giudiziari­a che fa scivolare ogni giorno il ceto medio nella povertà, è impossibil­e che noi si resista alla crescita di altre nazioni. Sarà probabile che la nostra tenuta si riveli di burro, facendo di noi terra di conquista commercial­e e - speriamo di no - non solo. Finisce sempre così quando si scontrano, non per nostra decisione, sistemi innamorati di se stessi e sistemi stanchi, che tali non sono.

Il resto, sono stupidaggi­ni alla De Cesare. Delittuose.

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