INDAGATO IL FRATELLO DEL CARDINALE BECCIU
Le indagini della Procura di Sassari nei confronti di Antonino Becciu, fratello del Cardinale Angelo, sono giunte alla chiusura. L’accusa rivolta dai magistrati è quella di aver usato i soldi del Vaticano tra cui fondi dell’otto per mille, per i suoi interessi privati. Si parla di una cifra complessiva pari a due milioni di euro; con una delega falsa avrebbe anche aperto un conto intestato alla Caritas da cui avrebbe prelevato fondi per la sua cooperativa Spes.
Tra gli indagati figura anche Corrado Melis, vescovo di Ozieri. Tra i reati contestati rientrano peculato e riciclaggio. «Eravamo a conoscenza dell’indagine della Procura di Sassari da tempo e adesso, alla sua conclusione, ci è finalmente consentita la possibilità di chiarire le posizioni di tutte le persone coinvolte. La diffusione della notizia ci ha sorpreso e avremmo preferito il riserbo sui fatti, intorno ai quali sarà necessario un confronto in contraddittorio nel rispetto delle garanzie delle persone, allo stato solo indagate, affinché possano difendersi dalle contestazioni mosse dalla pubblica accusa», è la presa di posizione della difesa di Antonino Becciu e del vescovo Corrado Melis. L’avvocato Ivano Iai, dopo la chiusura dell’inchiesta sui fondi del Vaticano della Procura di Sassari, si è detto certo che «si potrà dimostrare l’uso corretto delle risorse, in particolare quelle ricevute dalla CEI, che grazie alla documentazione esistente, risulta essere stato trasparente e finalizzato esclusivamente a interventi solidali e di carità». Maria Concetta Marzo e Fabio Viglione, legali di Angelo Becciu, tengono a specificare che il Cardinale è «comunque estraneo a questa indagine di cui si è data notizia».