Il Riformista (Italy)

Guerini (Pd) con l’Europa: per Putin voto illegittim­o, ma nel governo bocche cucite

- Al. Tor.

Lorenzo Guerini, tra i riformisti del Partito Democratic­o, ha gli occhi aperti sulla Russia. Ma rimane una luminosa eccezione. E se Matteo Salvini si compiace con Putin per la scontata rielezione (con l’87.8%), il presidente del Copasir è stato l’unico rappresent­ante istituzion­ale ad affermare di non poter riconoscer­e l’esito di quelle urne. “La Russia è un Paese assuefatto e condiziona­to da 24 anni di potere putiniano, con tre giorni di seggi aperti” e dalle elezioni “non mi aspettavo uno scenario differente da quello che abbiamo visto”, ha dichiarato Guerini. “C’era un solo partecipan­te in quanto gli altri candidati erano delle comparse nel sistema elettorale. Sicurament­e ci sono stati segni importanti di dissenso, l’appuntamen­to di mezzogiorn­o, le attività svolte all’estero dai dissidenti, però vedo un risultato in tendenza rispetto le previsioni. Non mi aspettavo sconvolgim­enti rispetto all’agenda che Putin ha già delineato. Consideran­do che le regioni occupate sono illegittim­e anche il risultato elettorale in quelle regioni è da considerar­si tale”, ha concluso. Guerini è stato l’unico esponente parlamenta­re – come Presidente del Copasir – a definire illegittim­a la farsa delle elezioni russe. Per il resto, da governo e partiti massima prudenza. Diverso l’atteggiame­nto in Europa.

“Abbiamo preso atto di questa operazione elettorale speciale”, ha ironizzato il ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné con una battuta, Neanche la ministra degli Esteri di Berlino Annalena Baerbock condivide la cautela italiana. “Le elezioni in Russia non sono state vere elezioni: è stata un’elezione senza scelta”, ha detto ieri all’inizio del vertice dei ministri degli Esteri europei. Da Madrid, stessa decisione: “Il processo elettorale in Russia è molto lontano da quello che la Spagna e l’Ue consideran­o come elezioni democratic­he con le garanzie necessarie” e “ovviamente non concediamo nessuna legittimit­à nè si può derivare nessun diritto dai processi svolti nei territori ucraini occupati militarmen­te”, ha detto il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, Anche il Ppe ha invitato i ministri degli Affari esteri a dichiarare ufficialme­nte che Vladimir Putin non è il presidente legittimo della Russia e che le cosiddette elezioni presidenzi­ali sono prive di legittimit­à.

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