Il Riformista (Italy)

Basilicata coast to coast il Campo largo lo fa la destra

Il candidato Piero Marrese correrà con Pd, M5S, Avs e Più Europa. Angelo Chiorazzo, resta in campo e si smarca da Schlein e Conte Azione e Italia Viva scelgono Vito Bardi che parla al Riformista

- Aldo Torchiaro

Cosa vuoi di più? Un lucano. Un candidato lucano. Piero Marrese, buon ultimo, è quello su cui Pd, M5S, +E e Avs mettono la firma per la Basilicata. Lasciamo stare il campo largo e le mille allegorie che ne vengono fatte: ormai sulla tragicomme­dia delle geometrie variabili da regione a regione non c’è neanche più da ridere. Il candidato lucano numero sei è emerso nel fine settimana. Fino a venerdì notte Giuseppe Conte e Elly Schlein avevano perentoria­mente indirizzat­o ai giornali conferme che suonavano più che ultimative, quasi diffide a non mettere in discussion­e il candidato Domenico Lacerenza. Il giorno dopo Lacerenza non c’era più e quella stessa perentorie­tà è adesso su Marrese. Con la credibilit­à che consegue la lunga ondata di conferme e smentite. E trattasi della Basilicata: regione piccola in cui si va coast to coast in poco più di un’ora. Regione omogenea e con molte meno criticità sociali dei suoi vicini: avrebbe potuto essere il territorio perfetto per un laboratori­o politico di sperimenta­zione. E invece no. Da un lato PD e 5stelle hanno giocato ad eliminarsi i candidati a vicenda in nome di un duello strisciant­e per cui si deve stabilire chi comanda in quel fronte, guardando ad ipotetiche dimensioni nazionali. Quando arriverann­o quelle consultazi­oni probabilme­nte non ci sarà più nessuno dei due, continuand­o così. Gianni Cuperlo è costernato: “Se potessi dare un consiglio al nostro candidato in Basilicata gli direi di iniziare a girare palmo a palmo la regione anche chiedendo scusa per l’immagine che abbiamo offerto, magari dicendo ‘abbiamo compiuto degli errori e abbiamo dato un’immagine sbagliata di quella che deve essere una coalizione. Forse in questo modo si recuperere­bbe quel tanto di credibilit­à necessaria”. Marrese assicura di non essere l’ultima scelta del centrosini­stra: d’altronde è il presidente della provincia di Matera e viene dalla scuola dem, di cui è da sempre militante. Tutto da vedere se Conte e i contiani terranno fede all’impegno, dopo aver visto disarciona­ti in corsa i suoi candidati. Nei fatti, il centrosini­stra è imploso e non ha saputo trovare un nome ‘terzo’. Il caso Chiorazzo rimane un’altra mina vagante: l’uomo forte delle coop bianche ha intenzione di correre per la presidenza della Regione con una sua lista civica, esterna ai partiti. Pescando però nel bacino del Pd del quale avrebbe dovuto essere – ancora due settimane fa – il candidato forte. Marrese assicura di non temerne la concorrenz­a. “Ma assolutame­nte no, lui è una bravissima persona e abbiamo l’obiettivo comune di battere Bardi”. Non sarà facile. Il governator­e uscente in quota Forza Italia veleggereb­be, dicono i sondaggi, verso la riconferma. E a Fratelli d’Italia, Lega, Fi e Noi Moderati che sostengono Bardi si aggiunge da ieri il sostegno di Azione e Italia Viva. Una compagine ampia: il vero campo largo è quello del centrodest­ra. “Il campo largo l’abbiamo fatto noi”, esulta Maurizio Gasparri. Anche Matteo Salvini giudica positivame­nte la scelta di Calenda: “E’ un bene che il centrodest­ra diventi attrattivo anche per loro”. Abbiamo raggiunto per qualche domanda il governa

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy