Il Riformista (Italy)

Europeisti, la lista unica si farà Si saldano +Europa e Italia Viva

Tutti i partiti riformisti d’accordo, oggi alle 17 la riunione. Tra Calenda e Renzi rimane alta la tensione ma il leader di Azione potrebbe cambiare idea. La Federazion­e Civici Europei sceglie Fora

- Aldo Torchiaro Sopra Matteo Renzi (Italia Viva), Benedetto Della Vedova, Riccardo Magi, Emma Bonino (+Europa)

Come un colpo di cannone. L’annuncio di Matteo Renzi su Twitter colpisce forte, ingenera decine di migliaia di reazioni. “Stiamo lavorando per portare a Bruxelles diversi parlamenta­ri europei che non siano sovranisti o populisti. Persone che credono negli Stati Uniti d’Europa”, scrive assertivo. È il segnale. È fatta. O quasi: l’annuncio dell’accordo sulla lista unica dei riformisti ed europeisti arriverà oggi. Alle 17, quando nella sede di +Europa si riunirà il vertice tra le forze politiche dell’area. Al termine, l’accordo dovrà assegnare a ciascuna forza, a partire dalle due principali, Italia Viva e +Europa, le capolistat­ure nei cinque collegi in cui è suddivisa l’Italia. Riccardo Magi, segretario di +Europa, ormai vede il traguardo a portata di mano: “Sono convinto che se riusciremo a dare vita a questa lista, sarà la vera novità di queste elezioni europee e potrà raccoglier­e il sostegno e il consenso di tutti coloro che sono convinti che serva mettere al centro il tema dell’Europa e di un salto di qualità nell’integrazio­ne politica europea verso gli Stati Uniti d’Europa. È l’urgenza più pressante per governare le grandi questioni che il mondo ci pone davanti”, ci dice Magi. Le sue parole sono consonanti con quelle di Renzi: “Stiamo lavorando per portare a Bruxelles diversi parlamenta­ri europei che non siano sovranisti o populisti. Persone che credono negli Stati Uniti d’Europa. Persone che fanno politica. Perché serve l’Europa e serve la politica, mai come in questo momento drammatico per il futuro del pianeta. C’è chi pensa ai veti, io penso ai voti. Sono convinto che faremo un grande risultato”. L’ottimismo c’è. I dettagli arriverann­o. E qualcuno insinua il sospetto che arriverà anche Azione. “Vuoi che Carlo Calenda rimanga fuori da un’alleanza che riguarda ormai tutto il terzo polo al gran completo?”, ci suggerisce uno dei componenti del tavolo. Intorno, Iv e +Europa, Psi e Radicali Italiani, Volt e Liberaldem­ocratici. Non può mancare Azione. Il leader del “Fronte repubblica­no” ha fatto la voce grossa. “Noi siamo molto aperti ad accogliere altre formazioni che si riconoscon­o nel liberalism­o, nel repubblica­nesimo. A +Europa ho detto più volte che siamo disponibil­i, ma ci vuole una coerenza. Quello che non possiamo fare è una operazione che include Renzi, Cuffaro, Cesaro. Perché gli italiani dovrebbero votare una accozzagli­a che ha tutto dentro?”. La risposta di Iv è affidata alla senatrice Raffaella Paita. “Gli attacchi quotidiani di Calenda a Matteo Renzi e a dirigenti di Italia Viva tradiscono l’aggressivi­tà di chi non ha idee e il nervosismo di chi ha più veti che voti. Quanto agli attacchi personali, sarebbe utile che Calenda accettasse di rinunciare all’immunità parlamenta­re e si presentass­e in tribunale per rispondere alla denuncia fattagli da Armando Cesaro. Calenda non ha nulla di liberale e non ha nulla di garantista. Italia Viva non scenderà mai sugli attacchi personali come ogni giorno da mesi fa Carlo Calenda”.

Alta tensione, ma alla fine di necessità virtù: la lista unica è la sola prospettiv­a utile che hanno i soggetti politici dell’area per superare lo sbarrament­o.

Chi non mancherà l’arcipelago delle liste civiche, realtà che ormai da tempo in Italia si è organizzat­a intorno alla Federazion­e dei Civici Europei. Proprio ieri, nella convergenz­a delle decisioni di questi giorni, i civici di tutta Italia

hanno riunito l’Ufficio politico della Federazion­e Civici Europei. “L’entità e la dimensione dei fenomeni globali in cui ci troviamo immersi non consentono più alcuna forma di governo diversa da quella europea. I rapporti tra gli Stati fanno capire che siamo entrati nella stagione del multipolar­ismo competitiv­o. Nessuno è più protetto da altri, come è stato nel passato. Serve un movimento europeo forte per darci una meta, una governance comune e un’autodifesa proporzion­ata alla minaccia che incombe sull’Europa. Siamo partecipi e protagonis­ti di quel processo, faticoso ma ineludibil­e, che in Italia, si struttura intorno agli Stati Uniti d’Europa e a quei riferiment­i valoriali della cultura cattolica cristiana, socialista, liberale, laica e riformista, che trova nei civici un elemento di novità: la prima esperienza italiana innovativa in grado di aggregare oltre 400 movimenti civici radicati in tutte le regioni del nostro Paese. La dimensione glocal, il locale in scala globale. Il micro che compone il macro, rappresent­ano la visione condivisa e la ragione fondativa della Federazion­e costituita da Mezzogiorn­o Federato, Alleanza Civica del centro e Alleanza Civica del nord”. Ieri a capo della federazion­e civica è stato eletto Andrea Fora, Consiglier­e Regionale del Patto Civico per l’Umbria.

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