Il Sole 24 Ore

Con premio alla lista e ballottagg­io sarà rivoluzion­e bipartitic­a

- Emilia Patta

1 dell’Italicum approvato ieri con la fiducia è l’asse portante del nuovo sistema di voto ed è quello che introduce le più significat­ive novità, tra cui il ballottagg­io nazionale se nessuno raggiunge il 40% dei voti. Ed è sempre l’articolo 1 a contenere le modifiche innovative introdotte a gennaio scorso in Senato rispetto al testo approvato in prima lettura alla Camera nel marzo del 2014: capilista bloccati e doppia preferenza di genere per gli altri in lista e premio alla lista invece che alla coalizione. Modifiche che, va ricordato, sono state concordate da Matteo Renzi con Silvio Berlusconi nell’ambito del patto del Nazareno - rotto poi durante i giorni dell’elezione del successore di Giorgio Napolitano -, tanto che la legge è stata licenziata in Senato con il contributo decisivo dei senatori azzurri.

L’Italicum è un sistema di base proporzion­ale con premio di maggioranz­a. Da questo punto di vista funziona come il vecchio Porcellum bocciato dalla Corte costituzio­nale a gennaio del 2014. Ma a differenza del Porcellum prevede una soglia del 40% (nell’Italicum prima versione era 37%) per ottenere il premio del 15%. Al di sotto della soglia del 40% scatta il ballottagg­io nazionale tra le prime due liste. Il ballottagg­io, sistema simile a quello dei sindaci che storicamen­te ha favorito il centrosini­stra anche quando il centrodest­ra era maggioranz­a a livello nazionale, è stata una vittoria di Renzi nella trat- tativa con Berlusconi. Ma la vittoria più importante di Renzi in questa ormai lunga storia che ha portatoari­scrivereil­nostrosist­ema elettorale è senza dubbio il premio alla lista invece che alla coalizione: come il segretario del Pdepremier­siariuscit­oaconvince­re Berlusconi, che ha sempre contato sulla sua capacità coaliziona­le, è ancora oggetto di retroscena. Fatto sta che con il premio alla lista e non più alla coalizione si effettua una vera e propria rivoluzion­e nel sistema politico del nostro Paese, incentivan­do un bipartitis­mo che ci avvicinerà nei prossimi anni alle democrazie anglosasso­ni. Vero che c’è il M5S e vero che quello che fu il centrodest­ra oggi è diviso e indebolito, ma è probabile che nel medio termine la nuova legge elettorale produca una semplifica­zione dell’intero quadro politico (non a caso Berlusconi già evoca il partito repubblica­no). Collegato al premio di lista anche il nuovo sistema di soglie di sbarrament­o, che non prevede più distinzion­e tra partiti che si coalizzano e non: 3% per tutti, in modo da garantire diritto di tribuna anche ai partiti minori. Nessun apparentam­ento sarà poi possibile tra il primo e l’eventuale secondo turno di coalizione: un modo per evitare il ripetersi dell’esperienza delle coalizioni eterogenee.

Infine il sistema di scelta degli elettidapa­rtedegliel­ettori: l’Italicum prima versione prevedeva liste corte bloccate, mentre nella seconda versione le liste sono sempre corte (20 le circoscriz­ioni, divise in 100 collegi plurinomin­alifattisa­lviicolleg­iuninomina­li di Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige) ma a essere bloccato è solo il capolista - il cui nome sarà scrittosul­lascheda- mentreglia­ltri sono scelti con il sistema della doppia preferenza di genere. Le candidatur­e femminili saranno incentivat­e anche tramite un’altranorma“rosa”: laquotadel­40% per i capilista.

LA SCELTA DEGLI ELETTORI Liste corte con capolista bloccato e nome scritto sulla scheda. A candidatur­e femminili la quota del 40% dei capilista

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