Un prezzo garantito per il latte
Rateizzate e senza interessi anche le ultime multe per il superamento delle quote
latte il governo prova a cambiare passo. Prezzo garantito, contratti della durata di almeno un anno, monitoraggio dei listini e dei costi e attivazione dell’Antitrust in caso di concorrenza sleale, revisione dell’articolo 62, con super sanzioni per chi non rispetta le regole, organismo interprofessionale unico per rafforzare la filiera.
Il decreto Martina , approvato ieri dal Consiglio dei ministri, apre uno spiraglio per gli allevatori italiani che dalla fine del regime delle quote latte, archiviato definitivamente il 31 marzo scorso, stanno facendo i conti con prezzi in caduta libera (il latte spot ha perso in due mesi 28 euro a tonnellata) e condizioni contrattuali capestro.
Il decreto ha recepito la rateizzazione in tre tranche e senza interessi, varata da Bruxelles, anche su pressing del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, per le multe di quest’ultima campagna che viaggiano sui 30 milioni (ultima beffa del fine quote). Gli allevatori potranno presentare domanda all’Agea entro il 31 agosto. Per quest’ultima campagna è stata anche alzata l’asticella per la compensazione: chi sforato entro il 12% della quota può compensare fino al 6%, mentre con le precedenti regole la sanzione scattava sull’intera percentuale di splafonamento anche se si superava di poco il 6 per cento.
Il piatto forte del decreto è comunque un quadro normativo in grado di garantire formule contrattuali che non mettano all’angolo i produttori. Contratti di almeno un anno (oggi non superano il mese), ma soprattutto il «ritocco» dell’articolo 62 del decreto legge 1/2012 che ha regolato le transazioni del settore agroalimentare introducendo l’obbligo di contratti scritti e termini di pagamento fissi (30 giorni per i prodotti deperibili, 60 per gli altri).
L’articolo viene «emendato» per offrire specifiche garanzie al settore del latte. Spunta infatti anche l’obbligo di indicare il prezzo da pagare alla consegna, fisso o legato a fattori come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo.
La tutela degli allevatori si gioca anche sul rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato. E per questo in campo scenderà l’Antitrust. Viene attivato il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte dell’Ismea (l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) che seguirà metodologie dettate dal Mipaaf. Saranno questi dati, elaborati mensilmente, il benchmark che farà scattare le segnalazioni all’Antitrust. Per rendere più incisive le prescrizioni dell’articolo 62 è previsto anche un inasprimento delle sanzioni che da 3mila balzano a 50mila euro. Il Mipaaf schiera in campo l’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) che potrà segnalare all’Antitrust le possibili violazioni.
E infine la riorganizzazione della filiera che dovrà far leva su una efficiente interprofessione finalizzata a mettere fine alla pol- verizzazione, una delle cause dello sfilacciamento delle politiche del settore.
«Interveniamo per il rilancio di settori strategici per l’agricoltura italiana come il latte e l’olio d’oliva – ha spiegato Martina – attraverso azioni concrete per il breve e medio periodo. Diamo una risposta urgente ai 35mila allevatori italiani dopo la fine delle quote latte, consentendo la rateizzazione delle multe per l’ultima campagna, puntando sull’organizzazione e intervenendo sui contratti».
Il ministro in una delle prime riunioni con la filiera aveva chiesto agli operatori di organizzarsi, impegnandosi a intervenire direttamente se non si raggiungeva un traguardo in tempi brevi. Ora per decreto sarà creato un unico organo interprofessionale, sul modello francese, che potrà prendere decisioni valide «erga omnes».
L’organizzazione interprofessionale dovrà arrivare al 20% di rappresentatività degli operatori e spazierà dalle regole di produzione alla commercializzazione, dalla promozione ai contratti tipo fino a ricerca e tutela ambientale. PREZZO MEDIO ALLA STALLA Centesimi al litro
Italia
2014
Feb. 2015
Germania
2014
Feb. 2015
LE NORME Obbligatorio stipulare contratti della durata di almeno un anno e procedere ai pagamenti entro sessanta giorni
I NUMERI DEL SETTORE LATTIERO CASEARIO IN ITALIA
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