La battaglia per la tutela è decisiva
Perusciredall’impassel’Italia, da presidentedell’Ue, avevapropostoe ottenutodalConsigliodiaffidarealla Commissioneunostudiodiimpatto sucosti-beneficideiprovvedimenti. Oralo studioèpronto, ilcontenutononèstato diffusomasaràdiscussoil6maggioa Bruxelles, surichiestadeivice-presidenti competenti, l’olandeseFransTimmermanse ilfinlandeseJiriKatainen, duecampioni nordici, ilprimocertononinsensibileagli interessidelportodiRotterdam, ilprimoin Europacherovesciasulsuomercatovalanghe dimerci, troppospessoincontrollatee altrettantospessocontraffatteinarrivodal mondointero. Sivociferadiunamarcia indietrodellaCommissionesul“madein”, ancheseilpresidenteJunckersarebbe contrario. Secondo indiscrezioni il verdetto dello studio è misto: beneficiari della tracciabilità dei prodotti sarebbero le Pmi, i marchi meno conosciuti e settori quali tessile, calzature e ceramica. L’obbligo del marchio d’origine rappresenterebbe invece un onere per prodotti più complessi, tipo meccanici, elettronici e giocattoli.
Attualevice-presidente dell’europarlamento, Tajaniierihapresentato un’interrogazioneurgenteaStrasburgoper stoppareunamanovrachetral’altro contraddirebbeilvotoespressol’annoscorso dall’assemblea. Dipiù.
Se avesse successo, la manovra penalizzerebbe ancora una volta e senza scrupoli gli interessi del manifatturiero del sud, principalmente italiano, per sposare le ragioni di importatori e commercianti del Nord. E dei produttori tedeschi , “seduti” sulla massima secondo la quale i loro prodotti «non si vendono ma si comprano», non hanno bisogno dunque di marchi d’origine, un orpello inutile e fastidioso per la loro competitività.
ProprioquandolaGermaniasipreparaa diventareildeusexmachinadellanuova economiadigitaleeuropea, ovviamente confortatadastandardrigorosamente tedeschidaimporreaipartnerUein alternativaaquelliamericaniimperanti, privarequeglistessipartnerdel“madein” sarebbeunaprepotenzagratuitaeridondante. Allalungaanchecontroproducente. Meglio una soluzione salomonica, come indica tra le righe dello studio europeo: “made in” ristretto ai soli settori ritenuti beneficiari. Per gli altri, status quo.
Sarebbelasolitasoluzionepasticciata all’europea: uncolpoalcerchioeunoalla botte, moltadiversitàepocaunità. Macosìva inEuropalapoliticaindustrialechenonc’è, anchesesarebbepiùcheurgenteenecessaria.