Dufry, sì all’aumento per Wdf
fa un altro passo, quello decisivo, verso il matrimonio con la svizzera Dufry. L’assemblea del gruppo elvetico ieri ha, infatti, approvato con il 99,8% dei voti favorevoli la proposta di aumento di capitale da 2,2 miliardi di franchi che serviranno a finanziare l’operazione a cui si aggiungeranno 1,6 miliardi di franchi fra bond e prestiti bancari.
A fine marzo la società svizzera aveva raggiunto un accordo per acquistare dai Benetton il loro 50,1% di Wdf detenuto attraverso la holding Edizione al prezzo di 10,25 euro per azione. Con il via libera dei soci all’aumento di capitale, Dufry potrá liquidare la famiglia di Ponzano Veneto e prendere il controllo di Wdf. Sui tempi del completamento del- l’operazione con Wdf, il ceo di Dufry, Juliàn Díaz González, in un’intervista a Radiocor ha spiegato che «dipenderà dalla autorità Antitrust, ma credo che nel terzo trimestre si completerà l’acquisizione» della quota in mano a Edizione e poi, nei tempi tecnici, si procederà all'Opa obbligatoria. E qui c’é l’unica incognita che ancora resta da risolvere: il possibile delisting di Wdf da Piazza Affari.
«Il nostro obiettivo principale è delistare Wdf - ha chiarito Díaz - ma non ci sarebbe nessun problema se la società dovesse restare quotata. In passato ci è già successo: abbiamo una controllata quotata in Brasile e non c’è alcun problema». Quello che preme a Dufry é arrivare quanto prima a consolidare Wdf e per farlo é suf- ficiente raggiungere il 50,1% che sará ceduto dai Benetton.
Dufry ha fretta di crescere. A giugno dello scorso anno ha acquistato Nuance e pochi mesi dopo si prepara a integrare una realtà come Wdf che farà crescere la sua quota di mercato nei negozi aeroportuali dal 15 al 24% con un fatturato pro-forma di 7,8 miliardi di franchi. Anche i contratti sugli aeroporti spagnoli che nei mesi scorsi avevano evidenziato forti problemi con un conseguente crollo di Wdf a Piazza Affari possono essere gestiti più facilmente in una realtà piú grande: «La soluzione è spingere sulla crescita e crediamo che i due team di management, quello di Dufry e quello di Wdf, possano farlo, possano mitigare il problema».