Metro 5, project bond da 150 milioni di euro
Il titolo verrà sottoscritto da investitori istituzionali
ieri veniva inaugurata la nuova tratta della Metro 5 Lilla a Milano, le banche perfezionavano il piano di finanziamento che a quanto risulta al Sole 24 Ore non è ancora stato firmato. Una operazione strutturata e molto articolata con cui si andrà a finanziare la seconda tratta della metropolitana (Garibaldi - San Siro) assorbendo la prima (Bignami - San Siro) per una cifra complessiva di 580 milioni di euro.
La struttura del finanziamento si snoda attraverso il project financing e il project bond in capo alla società Metro 5 spa di cui fanno parte Ansaldo Sts, Ansaldo Breda, Alstom e Atm , costituita per realizzare la Linea 5 della Metropolitana di Milano. L’investimento complessivo di circa 1,7 miliardi di euro è finanziato sia per la parte già realizzata, sia per quella che si sta completando, oltre che dal project financing anche da fonti proprie dei soci di Metro 5 spa, da contributi pubblici e dal flusso di cassa operativo.
Un finanziamento innovativo per il mercato italiano che prevede oltre all’erogazione di un prestito bancario per 430 milioni di euro, l’emissione di un project bond per ulteriori 150 milioni che verrà sottoscritto da investitori istituzionali sulla base della normativa approvata a novembre con lo «Sblocca Italia». L’operazione vede il coinvolgimento oltre alle banche ed agli investitori istituzionali privati nazionali ed internazionali, anche della Cassa Depositi e Prestiti. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, il meccanismo prevede contestualmente all’erogazione del finanziamento, il collocamento del bond agli investitori istituzionali, titolo che non verrà quotato pur garantendo il trasferimento mentre per il rimborso è prevista la clausola dell’accelerazione.
Le linee di finanziamento e la tranche del project bond scadranno nel 2035: il titolo obbligazionario che sarà collocato in una seconda fase, prevede uno spread di 300 punti base sul tasso euribor e a sottoscriverlo potrebbero essere Aviva Investors, Aviva Vita, France Titrisation, Intesa Sanpaolo Vita, La Banque Postale A.M. e Unipolsai assicurazioni. Alcuni fondi in particolare quelli francesi sarebbero pronti a sottoscrive- re il bond per conto di altri investitori. Per il bond l’interesse manifestato dagli investitori sarebbe stato superiore all’ammontare da collocare. Sul prestito bancario da 430 milioni di euro il tasso di interesse si aggira attorno al 3,6% alla data della stipula prevedendo una serie di step up successivi .
Dal prospetto si evince che le garanzie di ultima istanza sono in capo al Comune di Milano mentre a favore del deal avrebbe giocato soprattutto il completamento quasi totale dell’opera oltre al fatto che il rimborso delle tranche future non è legato al traffico che l’opera pubblica sarà in grado di generare in quanto il rimborso sarà comunque garantito dal Comune di Milano.