Sistri, un tavolo per la soluzione dei (tanti) problemi
vigilia di un’altra rivoluzione della regolamentazione del ciclo rifiuti - il 1° giugno entrerà in vigore la nuova classificazione europea - a tener banco sono ancora i problemi legati al Sistri, la piattaforma digitale nata sotto una cattiva stella.
Oggi scade il termine per il pagamento del contributo 2015, e contemporaneamente spira il 30° giorno per regolarizzare il mancato pagamento di quello per il 2014, scaduto a luglio ma con le sanzioni prorogate - dal Milleproroghe - a partire dal 1° aprile scorso. Una corsa a tappe senza alcuna certezza, considerato che migliaia di imprese sono ancora in attesa di sapere dal ministero se potranno accedere al ravvedimento lungo per attenuare l’effetto delle sanzioni. Anche a prescindere dalla coerenza delle multe - considerato che il corrispettivo è stato richiesto e pagato nonostante vari rinvii e altrettante inefficienze, leggasi inadeguatezza, del sistema digitale - Sistri continua a generare problemi di sistema.
Per questo al ministero è stato aperto un tavolo che, grazie al contributo degli operatori, lascia intravedere un cambio di strategia, anche in vista del bando europeo del 30 giugno prossimo per il nuovo gestore. Tavolo che, secondo Gaetano Maccaferri, imprenditore bolognese, vicepresidente della Confindustria con delega alla semplificazione e all’ambiente, «sembra andare nella direzione auspicata. Confindustria ha da tempo chiesto al ministero dell’Ambiente una radicale svolta sull’impostazione del sistema, indicando alcune necessarie semplificazioni perché Sistri sia utile per l’ambiente e per le imprese». Quanto all’immimente svolta europea nella classificazione dei rifiuti, Confindustria ha chiesto l’avvio immediato di un tavolo di confronto con il ministero finalizzato a riformare sostanzialmente la normativa Sistri al fine di renderla coerente con la nuova impostazione. «A oggi infatti - aggiunge Maccaferri - rappresenta una delle principali problematiche per le imprese che troppo spesso si trovano di fronte a norme incoerenti, confuse e contradditto- rie. Reputo quindi positiva la disponibilità del ministero ad accompagnare questo processo di riforma con i necessari interventi normativi».
Capitolo contributi. Per il vicepresidente di Confindustria «le imprese hanno già pagato milioni e milioni di euro a fronte di un servizio che ha generato soltanto difficoltà e costi senza benefici per gli utenti. È inaccettabile continuare a far paga-
L’INDICAZIONE Maccaferri (Confindustria): serve una svolta di semplificazione perchè il sistema sia utile agli operatori
re le imprese in attesa degli annunciati interventi». Con l’incombente incognita, tra l’altro, del 1° giugno, quando «è molto probabile che Sistri non sarà di fatto più utilizzabile, sia pure nelle sue altalenanti prestazioni, a causa dell’entrata in vigore del nuovo regime di classificazione dei rifiuti, che metterà fuori gioco le modalità di funzionamento dell’attuale sistema», chiosa Maccaferri.