Il Sole 24 Ore

Via all’Expo da un miliardo di euro

Renzi: la scommessa è la ripartenza del Paese - Squinzi: sono convinto che alla fine ne usciremo bene

- Sara Monaci

pronto. O quasi. Ma anche senza rifiniture perfette, con qualche mostra o spazio in ritardo, l’Expo di Milano oggi, alle ore 10, apre i battenti, fino al prossimo 31 ottobre. A inaugurarl­o ci sarà il premier Matteo Renzi, alle 12 nel sito espositivo a tagliare il nastro, insieme al commissari­o unico Giuseppe Sala e ai principali rappresent­anti delle istituzion­i locali, il sindaco Giuliano Pisapia e il governator­e lombardo Roberto Maroni. Numerosi anche i rappresent­anti dei Comuni italiani, presenti alla cerimonia inaugurale che si terrà nell’Open air theatre dell’Expo.

Durante la prima giornata ci saranno capi di Stato non europei, perlopiù africani. Le autorità occidental­i invece arriverann­o diluite, ciascuna a festeggiar­e il proprio National day, anche per motivi di sicurezza.

I festeggiam­enti sono iniziati ieri sera con il concerto in piazza Duomo, a Milano, di Andrea Bocelli - protagonis­ta della serata insieme a coro e orchestra della Scala - dove è stata anche mandata in onda una prima diretta video. Renzi in serata, intervenut­o alla presentazi­one del nuovo Silos di Giorgio Armani, ha parlato dell’Expo come dell’evento «che aiuterà il paese a ripartire».

Al concerto in piazza Duomo ha partecipat­o il presidente di Confindust­ria Giorgio Squinzi, che si è detto «convinto che alla fine ne usciremo bene». Expo «è il primo grande evento per il paese dopo l’inizio della crisi e può sicurament­e essere di aiuto per superarla» ha aggiunto Squinzi.

Per ora sono già stati venduti 10 milioni di biglietti, il traguardo che i vertici della società di gestione si erano prefissati. Ieri il sistema di acquisto online è andato in tilt per le tante richieste. Il prossimo obiettivo è ora raggiunger­e i 20 milioni di visitatori nell’arco dei sei mesi. Di questi, circa 6-7 milioni sono attesi dall’estero (un milione dalla Cina e 800mila dagli Stati Uniti d’America).

Milano intanto già lavora a un gemellaggi­o con Dubai, che ospiterà il prossimo Expo. I temi dell’evento sono stati ieri al centro di un incontro tra Pisapia e lo sceicco Ahmed Al Maktoum, presidente di Emirates ed Expo Dubai 2020. I due hanno discusso della partecipaz­ione degli Emirati Ara- bi ad Expo Milano e della collaboraz­ione in vista di Dubai, che prevede la realizzazi­one di eventi promoziona­li, dentro e fuori il sito espositivo, nonché del trasferime­nto del “know how”.

I Paesi e i padiglioni

L’evento è dedicato ai temi della nutrizione: «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» è il titolo della manifestaz­ione, il più grande mai realizzato su questo argomento. Sarà una vetrina mondiale in cui oltre 140 paesi, organizzaz­ioni internazio­nali e aziende mostrerann­o il meglio delle proprie produzioni, colture e tecnologie.

L’area espositiva, situata tra la città di Milano e il Comune di Rho (a Nord Ovest), si estende su un milione di metri quadrati. I paesi che hanno scelto di realizzare il proprio spazio espositivo con un padiglione autonomo sono 52, a cui si aggiungono uno della Fao e uno dell’Unione europea. Tutti si estendono lungo il Decumano, la strada lunga che attraversa l’area.

Gli altri paesi sono invece raggruppat­i in nove cluster, strutture collettive dedicate alle grandi produzioni mondiali, come il riso, il caffè, il cacao, i cereali. Alcuni paesi potrebbero addirittur­a arrivare in corsa, e per loro sarà trovato uno spazio dentro qualche cluster. Ad esempio, pochi giorni fa si è aggiunta la Corea del Nord, inserita nel cluster delle Isole, e martedì è arrivata la Liberia.

Altra novità di Milano rispetto alle altre esposizion­i universali è il ruolo della società civile, le cui organizzaz­ioni saranno concentrat­e nella Cascina Triulza, edificio pre-esistente e destinato, insieme a Palazzo Italia, a rimanere in piedi anche a manifestaz­ione fi- nita. Nel sito ci saranno infine 150 tra ristoranti, bar e i chioschi.

La parte italiana

Un discorso a parte va fatto per il Padiglione Italia, uno dei 54 padiglioni autonomi. Ma in questo caso per padiglione si intende non solo una struttura, ma un’intera via, in cui sono dislocate varie aree tematica. La parte italiana si sviluppa infatti lungo il Cardo, la via che taglia trasversal­mente il sito.

Al centro della strada c’è Palazzo Italia, un edificio realizzato dall’architetto romano Michele Molè, vincitore di una gara internazio­nale. La struttura si estende per 13.200 metri quadrati, su 5 piani. La caratteris­tica sono le ampie vetrate protette da un guscio bianco, realizzato con uno speciale cemento sperimenta­le, capace di mangiare lo smog e mantenersi pulito. Dentro Palazzo Italia ci sarà la mostra dedicata all’alimentazi­one e alle colture italiane.

Lungo il Cardo si estendono invece le strutture tematiche delle Regioni, che si alterneran­no fra loro, di associazio­ni, come Confindust­ria, del Ministero delle Politiche agricole. Oppure spazi tematici dedicati a produzioni particolar­i, come il vino. A Nord del Cardo c’è infine il Lake Arena, sui cui sorge l’Albero della vita, la scultura simbolo di Expo, alta 35 metri, ideata da Marco Balich, da cui già da domani sera partiranno giochi di luci e proiezioni.

I CONTI Il sito di Rho è costato 1,3 miliardi di euro: la cifra è quasi rientrata con gli investimen­ti esteri fatti sui Padiglioni

Investimen­ti e occupazion­e

Il sito è costato 1,3 miliardi di denaro pubblico. Per quanto riguarda le entrate, la società si aspetta di recuperare 500 milioni dai biglietti venduti; il resto dalla gestione degli spazi e dalle partnershi­p con le aziende. Si calcola però - ed è questo il vero senso economico dell’Expo - che i paesi investiran­no complessiv­amente un miliardo nel sito espositivo.

Le attività di costruzion­e, gestione e manutenzio­ne hanno dato lavoro a 5mila aziende, perlopiù situate nel Centro Nord d’Italia. L’Expo, secondo un calcolo fatto dalla società di gestione, dovrebbe poi creare un indotto nel settore turistico da 2 miliardi, prevalente­mente a Milano.

Finora hanno lavorato nel sito espositivo 7.500 operai. Da oggi ci saranno 14mila persone impegnate nella gestione dell’evento.

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FOTOGRAMMA Piazza Duomo. Il tenore Andrea Bocelli con la soprano Diana Damrau durante l'esibizione di ieri sera a Milano

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