Proteste degli antagonisti
tafferugli in piazza e perquisizioni: la seconda giornata di contestazioni annunciate dai movimenti «No Expo» (che hanno proclamato le «Cinque giornate di Milano» contro l’Esposizione universale) è stata carica di tensioni ma, fortunatamente, si è conclusa senza nessun vero incidente.
In mattinata, in più di un’occasione, si era temuto il peggio, con momenti di tensione tra i manifestanti e la polizia, ma anche all’interno degli stessi contestatori, con lanci di fumogeni e petardi e cariche degli agenti. Poco prima della partenza del corteo degli studenti che ha sfilato per le vie del centro, alcuni manifestanti si sono arrampicati sulla torri dell’Expo Gate per affiggere uno striscione. Più avanti, all’altezza di viale Majno, un gruppo di attivisti incappucciati e con occhiali scuri si è staccato dalla manifestazione per assaltare a colpi di vernice la sede dell’agenzia di lavoro interinale Manpower, provocando l’intervento di una trentina di agenti che li hanno dispersi. E non sono mancati tafferugli e tensioni anche tra gli stessi manifestanti, con scontri tra black-bloc e giovani dei collettivi.
Sono proseguiti ieri anche perquisizioni e sequestri della polizia che, nel pomeriggio, è entrata in un centro sociale della periferia (il Mandragola) mettendolo a soqquadro: qui hanno trovato un borsonepienodimazzeferrate, coltelli, caschi e altro materiale pericoloso. Una decina i militanti denunciati a vario titolo per occupazione di edificio e resistenza.
Il vero banco di prova sarà tuttavia oggi, la giornata inaugurale, con possibili azioni da parte delle frange più estreme dei movimenti no global, che potrebbero infiltrarsi anche nel corteo tradizionalmente pacifico della May Day Parade, in partenza alle 14 da Piazza XXIV Novembre.
L’allerta delle forze dell’ordine è massima: «I timori sono tanti – ha dichiarato all’Ansa il capo della polizia Alessandro Pansa – perché Expo è un palcoscenico mondiale». Soprattutto, nel mirino degli agenti ci sarebbe un migliaio tra anarchici e «casseur» italiani e stranieri (tra questi, ieri sono stati allontanati tre francesi, dopo i due tedeschi di mercoledì). «Saremo severissimi e durissimi», ha fatto sapere il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che oggi parteciperà alla cerimonia inaugurale nel sito di Expo.