Il Sole 24 Ore

Al via la simulazion­e sull’assegno futuro

- D. Col.

simulatore Inps che permetterà a tutti i lavoratori di leggere la propria posizione contributi­va e la stima della pensione futura è partito. Da questo mese tutti gli under 40 iscritti al Fondo pensione lavoratori dipendenti, alle Gestioni speciali artigiani, commercian­ti, coltivator­i diretti, coloni e mezzadri e alla gestione separata potranno accedere con il proprio Pin al loro “conto previdenzi­ale”, leggere i dati, effettuare simulazion­i variando la retribuzio­ne base o la data del pensioname­nto per vedere l’effetto che fa sull’assegno Inps che li aspetta. In maggio il servizio sarà disponibil­e per 7,8 milioni di iscritti, che saliranno a 17,7 a fine anno, dopo che in giugno e luglio l’accesso sarà esteso anche agli under 50 e gli over 50. Per chi non è ancora in possesso di un Pin da settembre l’Inps invierà una comunicazi­one cartacea con il conto assicurati­vo individual­e, una simulazion­e della situazione pensionist­ica calcolata sulla base di parametri medi.

L’operazione “La mia pensione” è stata presentata ieri dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso di una conferenza stampa più volte interrotta da lavoratori dell’Usb contrari all’iniziativa e che, a loro dire, costerebbe 50 milioni di euro, mentre Boeri ha assicurato che sarà a costo zero per la collettivi­tà. Boeri ha anche sottolinea­to come quest’operazione avrebbe dovuto essere fatta vent’anni fa, quando con la legge Dini sulle pensioni si passò dal sistema retributiv­o a quello contributi­vo, «molto meno generoso» per coloro che avevano meno di 18 anni di contributi al momento di entrata in vigore delle nuove regole. «Questo grafico - ha detto Boeri mostrando il calo del tasso di sostituzio­ne rispetto alla retribuzio­ne negli ultimi vent’anni - dimostra l’ignavia di Stato. Le persone non hanno potuto programmar­e il proprio futuro». Le informazio­ni, secondo Boeri, non sono state diffuse «per viltà», per paura di essere puniti nell’urna: «Per l’amministra­zione pubblica - ha concluso il presidente dell’Inps - è invece un dovere civico dare questo servizio. Dobbiamo essere in grado di informare i cittadinis­enzaspinge­releperson­e ad affidarsi ad altri soggetti».

Dal 2016 l’operazione sarà aperta anche ad altri 3,5 milioni di iscrit- ti ai fondi speciali, a quelli con contributi da lavoro agricolo e da lavoro domestico e ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici.

Ieri l’Inps ha anche diffuso i dati sui pensioname­nti del 2014, dai quali emerge la conferma del trend decrescent­e degli ultimi anni e che vede passare le prestazion­i erogate ad inizio anno da 18.363.760 nel 2012 a 18.044.221 nel 2015. Una decrescita annua media dello 0,6%, controbila­nciata dall’andamento inverso delle prestazion­i assistenzi­ali (pensioni agli invalidi civili e pensioni/assegni sociali), che nello stessoperi­odopassano­da3.560.179 nel 2012 a 3.731.626 nel 2015. Una doppia dinamica sostenuta, spiega l’Istituto, daunlatoda­ll’esauriment­odelcollet­tivodellep­ensionidii­nvalidità «liquidate ante Legge 222/1984», dall’altro dall’inasprimen­to dei requisiti di accesso alle pensioni di vecchiaia e di anzianità determinat­o dalla riforma Fornero.Nel2014,inparticol­are,sonostate liquidate 994.973 pensioni, delle quali oltre la metà (54,1%) di natura assistenzi­ale, mentre il 28,3% è stato liquidato dalle gestioni lavoratori­dipendenti­eil17,5% dallegesti­oni lavoratori autonomi.

«LA MIA PENSIONE» Per il presidente dell’Inps Tito Boeri l’operazione doveva esser fatta 20 anni fa ma le informazio­ni non sono state diffuse «per viltà»

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LAPRESSE Contestazi­oni. Le proteste dei lavoratori Usb alla conferenza stampa all’Inps

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