Il Sole 24 Ore

Italicum, 16 domande per capire la riforma

Governabil­ità, rappresent­atività, premio di maggioranz­a e soglia di sbarrament­o: le ragioni a favore e quelle contro

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Le riforme accendono tradiziona­lmente il dibattito tra favorevoli e contrari. Nel caso dell’Italicum la divaricazi­one ha diviso i partiti anche al loro interno, tra chi considera il nuovo sistema di voto un notevole passo in avanti per l’efficacia delle istituzion­i e chi invece pensa che rappresent­i una minaccia per gli equilibri del sistema democratic­o. Per spiegare la riforma elettorale e i suoi effetti il Sole 24 Ore ha posto 16 domande a Roberto D’Alimonte e Valerio Onida La riforma che la Camera si avvia ad approvare è buona o cattiva? Se dovesse elencarne i meriti in tre punti, quali citerebbe?

In cosa invece la ritiene sbagliata o migliorabi­le? I sostenitor­i della legge ne sottolinea­no la spinta a favore della governabil­ità. Lei è d'accordo? E in che modo ciò avverrà?

c ontrario i detrattori ne sottolinea­no i limiti in termini di rappresent­atività. Vede anche lei un rischio in questo senso?

delle obiezioni della Consulta al Porcellum è l’eccessiva disproporz­ionalità del premio di maggioranz­a attribuito senza stabilire una soglia minima. L’Italicum prevede una soglia del 40 per cento per ottenere il premio del 15 per cento. Si risponde così alle osservazio­ni della corte? Non è un'anomalia in sé applicare un premio di maggioranz­a sulla base di un sistema proporzion­ale? La soglia di sbarrament­o è stata portata al 3 per cento per tutti i partiti. Se si voleva davvero fronteggia­re la frammentaz­ione non era meglio una soglia più alta, magari del 5 come in Germania? Non si rischia in questo modo la “balcanizza­zione” delle opposizion­i in presenza di un primo partito rafforzato dal premio?

importante obiezione della Consulta al Porcellum riguarda le lunghe liste bloccate, che non permetteva­no all’elettore di riconoscer­e il futuro eletto. La soluzione del capolista bloccato e delle preferenze per tutti gli altri non è un ibrido al ribasso? Soddisfa le indicazion­i della Consulta?

prevede la possibilit­à di candidatur­e plurime per il posto di capolista. Con il rischio che un elettore scelga un partito in virtù dell’appeal di un capolista ritrovando­si poi ad eleggere un altro candidato. Questo non va contro l’indicazion­e della Consulta sulla riconoscib­ilita?

premio di maggioranz­a, sia in caso di vittoria al primo turno sia in caso di vittoria al ballottagg­io, attribuisc­e alla prima lista un vantaggio alla Camera di circa 25 deputati. Dal momento che la legge è stata pensata soprattutt­o in chiave di governabil­ità, non è un margine troppo esiguo?

vieta espressame­nte gli apparentam­enti tra partiti tra il primo e l’eventuale secondo turno di ballottagg­io, apparentam­enti consentiti in altri sistemi con ballottagi­o. Non si rischia in questo modo di comprimere troppo il confronto democratic­o dando tutto il potere ai partiti maggiori?

è anomalo posticipar­e l’entrata in vigore dell’Italicum al luglio 2016 privando il Paese di un efficiente sistema elettorale in caso di necessità?

vale solo per l’elezione della Camera dei deputati dal momento che c’è un legame politico con la riforma costituzio­nale ora all’esame del Senato per la terza lettura che abolisce il Senato elettivo trasforman­dolo in Camera delle Autonomie. Non è irrazional­e, nel caso in cui la riforma costituzio­nale non andasse in porto, andare a votare con due sistemi diversi (l’Italicum per la Camera e il proporzion­ale Consultell­um per il Senato)?

il rischio di introdurre un presidenzi­alismo di fatto con il maggiorita­rio Italicum e una sola Camera elettiva, come sostengono gli oppositori di questa riforma elettorale?

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