Il Sole 24 Ore

Generali aumenterà i dividendi

Il ceo Greco all’assemblea dei soci: già attrezzati patrimonia­lmente per Solvency 2

- Laura Galvagni

La questione della solidità patrimonia­le è stata un tema che ha tenuto banco negli ultimi mesi dopo che il Solvency economico di Generali è risultato in discesa nel 2014 rispetto all'anno precedente (dal 184% al 157% se si considera la vendita di Bsi). Un calo, tuttavia, che per l'azienda, come ha ribadito il cfo Alberto Minali, sarebbe del tutto naturale ed esclusivam­ente l egato al crollo dei tassi di interesse. Quanto alla cedola, altro tema particolar­mente sentito, poiché legato anche all'andamento del titolo e alla reddittivi­tà che il Leone esprime in Borsa, Greco ha ribadito la volontà di imboccare un percorso che porti a un aumento del dividendo. E in quest'ottica il ceo ha sottolinea­to che se il gruppo ha fatto enormi passi avanti in termini di risultato operativo, ciò che deve migliorare è «l'utile netto». Profitti che in questi ultimi anni, ha ricordato il management, sono stati penalizzat­i da poste straordina­rie. Per il 2015, però, è la previsione di Greco, « non sono previste altre svalutazon­i». D'altra parte, come ha sottolinea­to lo stesso cfo Minali, senza partite “non ricorrenti” nel 2014 Generali avrebbe potuto raggiunger­e i 2 miliardi di risultato netto. Frutto, sostanzial­mente, dell'elevato tasso di remittance (73%) delle controllat­e. Con l'Italia che anche nel 2014 è stato il principale contributo­re girando alla casa madre 900 milioni di euro di cedola serviti per andare a comporre poi i l monte dividendi complessi- vo di 1,2 miliardi deliberato da Trieste (2 miliardi di mezzi incassati a cui vanno tolti gli 800 milioni di costi operativi della holding).

Tutto ciò, ha spiegato Greco, è il risultato di quanto fin qui compiuto: « Abbiamo raggiunto gli obiettivi con un anno di anticipo in condizioni di mercato ed economiche difficili » . Risultati che, non a caso, hanno ricevuto ampia “approvazio­ne” dai soci: il bilancio è passato con quasi il 100% del voto favorevole dei presenti, pari al 47,3% del capitale. «Uno dei quorum più alti della mia storia profession­ale», come

Andamento del titolo a Milano

+2,82% ha commentato il presidente Gabriele Galateri di Genola. Complice, probabilme­nte il lavoro fin qui effettuato: «La redditivit­à è aumentata, abbiamo superato l'obiettivo del Roe operativo, i risparmi sui costi stanno arrivando e stanno andando a beneficio del risultato operativo e continuer anno nel 2 015, abbiamo ceduto l e partecipaz­ioni non core, il capitale è stato ricostitui­to».

Tutto questo permetterà all'azienda di concentrar­si esclusivam­ente sul business. E la compagnia lo dimostrerà, ha spiegato Greco, i l prossimo 27 maggio quando presenterà alla comunità finanziari­a il nuovo piano industrial­e. Un piano frutto del lavoro di 50 persone, tutte risorse interne delle Generali, affiancate da 10 prime linee. E un progetto che, evidenteme­nte, dovrà tenere conto anche del mutato contesto economico. Nel comparto vita, evidenteme­nte, il Leone non potrà più offrire i rendimenti fin qui garantiti, vista l'attuale situazione dei tassi, al contempo, però, per mantenere la gamma di prodotti appetibili dovrà attrezzars­i con nuove iniziative. «La sfida che dovremo vincere, in questo senso, è quella dell'innovazion­e», ha spiegato Greco. Che riguardo alle prospettiv­e del danni ha invece spiegato come la ripresa che si intravede all'orizzonte farà ripartire il mercato delle polizze, tuttavia la guerra delle tariffe, potrebbe invece incidere sulla « reddittivi­tà » . Un rischio che non potrà essere sottovalut­ato.

IL VERTICE Il management: «Raggiunti gli obiettivi del piano con un anno di anticipo in condizioni economiche e di mercato difficili»

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IMAGOECONO­MICA L’assemblea di Trieste. Mario Greco, ceo di Generali

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