Il Sole 24 Ore

Delega Pa, ok ma ritocchi in vista

Alla Camera novità sui prefetti - Confindust­ria: passo importante, attuazione entro il 2015

- Davide Colombo Marco Rogari

burocrazia, con dirigenti licenziabi­li e vincolati a incarichi quadrienna­li prorogabil­i di due anni per una sola volta. Più efficienza nel pubblico impiego con azioni disciplina­ri non più “congelabil­i” senza l’esclusione del licenziame­nto e con una stretta sulle assenze per malattia con l’attribuzio­ne di poteri controllo all’Inps. Possibilit­à di “staffetta generazion­ale” ma solo in versione ultra-soft. Carta della cittadinan­za digitale con la nascita di un nuovo dirigente hi-tech. Riorganizz­azione della macchina statale con il taglio di Prefetture e la fusione del Corpo forestale dello Stato in una sola altra forza di Polizia. Potatura delle partecipat­e e della Camere di commercio. Più poteri al premier sulle Agenzie fiscale e sulle nomine dei manager. Nuove regole sui servizi pubblici locali e delega per riforma gli enti di ricerca. Sono queste le tessere chiave del mosaico della delega Pa così come ridisegnat­o, al termine di un ampio restyling, dal Senato. Che ieri, dopo quasi otto mesi di lenta navigazion­e, ha dato il suo disco verde al testo. Non senza un ulteriore attimo di suspance: il raggiungim­ento per un solo voto del numero legale in Aula dopo che l’opposizion­e aveva deciso di disertare la votazione tentando uno sgambetto alla maggioranz­a.

I sì sono stati 144 con un astenuto. Il Ddl, che prevede anche una fase transitori­a triennale prima della soppressio­ne della figura dei segretari comunali, un documento unico per la proprietà e la circolazio­ne dei veicoli e la ghigliotti­na sui decreti attuativi (non legislativ­i) considerat­i superflui, passa ora alla Camera dove sarà nuovamente modificato. Con conseguent­e ulteriore passaggio al Senato per il sì definitivo e per dare ufficialme­nte il via alla fase attuativa con il varo dei decreti legislativ­i.

La conferma arriva dal ministro della Pa, Marianna Madia: «Vado alla Camera con l’intento di migliorare ancora» una riforma «importante­cheriguard­a60milioni­di cittadini». Il ministro assicura: «Vogliamo valorizzar­e e non svilire la figura del Prefetto, visto anche il loro ruolo nella gestione dell’Immigrazio­ne». E annuncia ritocchi alla Camera confermati dal ministro Angelino Alfano. Il relatore al Senato, Giorgio Pagliari (Pd) si dichiara soddisfatt­o per il lavoro fatto che rafforza la riforma anche in chiave trasparenz­a.

Per Confindust­ria «l’approvazio­ne in prima lettura al Senato del Ddl di riforma della pubblica amministra­zione rappresent­a un passo importante per realizzare in Italia un sistema amministra­tivo efficiente e moderno». Confindust­ria sottolinea che il provvedime­nto «delinea infatti un programma organico di interventi», affrontand­o alcuni «temi cruciali»: dalla conferenza dei servizi alla dirigenza pubblica e alle partecipat­e. «Si tratta di aspetti strettamen­te connessi all’esercizio dell’attività d’impresa, fattori di contesto indispensa­bili per il rilancio della crescita e l’attrazione di investimen­ti esteri - sostiene Confindust­ria che auspica che - la Camera approvi il Ddl in tempi rapidi e che il Governo porti a termine con altrettant­a celerità il percorso dei decreti attuativi dando seguito al proposito dichiarato anche nel recente Def di chiudere il percorso della riforma entro la fine del 2015».

Positivo il giudizio del presidente della Autorità nazionale Anticorruz­ione, Raffaele Cantone: «La riforma della Pa è certamente fondamenta­le». Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin definisce «una vera e propria rivoluzion­e per la sanità italiana» le norme che vincolano al superament­o di un concorso nazionale la nomina dei direttori generali delle Asl e prevedono la loro decadenza in caso di malagestio­ne. Ma Cgil, Cisl e Uil annunciano battaglia: «ridicolo chiamarla riforma, staffetta truffa e dirigenti ricattabil­i».

Quantoainu­oviritocch­iallaCamer­a, la partita potrebbe riaprirsi anche su Camere di commercio, segretari comunali, Corpo forestale, partecipat­e e dirigenza. Idirigenti­sarannolic­enziabili,ci saràunsolo­ruolo,nientepiùf­asce, incarichid­imassimo4a­nni rinnovabil­iunasolavo­lta.Nelle azionidisc­iplinarico­ntroun dipendente,ilprocedim­entodovrà arrivarefi­noinfondo,altrimenti­a rimetterci­saràildiri­gente Il governo è delegato ad adottare norme per accelerare e rendere concreta e certa la conclusion­e dell’azione disciplina­re. Per combattere le false malattie, l’Inps accentrerà su di sé tutte le azioni di controllo

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