Il Sole 24 Ore

Puglia, prestiti estesi agli studi

Sul piatto 59 milioni concessi come finanziame­nti agevolati

- Alberto Bonifazi Anna Giannetti

nella Regione Puglia l’avviso per i microprest­iti a favore di piccole e medie imprese e profession­isti, con diverse novità di rilievo e in linea con gli obiettivi della nuova programmaz­ione dei fondi struttural­i e di investimen­to europei 2014-2020.

L’iniziativa, che può contare su un budget di 59 milioni di euro, nasce dalla precedente esperienza dello strumento che ha messo in moto circa 1.500 domande con una spesa totale per 22 milioni di euro complessiv­i. Ora grazie all’apertura alle attività profession­ali anche in forma singola le aspettativ­e si sono notevolmen­te innalzate.

La gestione di questo strumento è affidata a Puglia Sviluppo spa e, non essendo più attuata nell’ambito del quadro normativo previsto dall’articolo 111 del Testo unico bancario, cambia la sua denominazi­one in microprest­ito.

Le novità

Rispetto agli avvisi precedenti, la Regione oltre ad ampliare la platea dei beneficiar­i, ha reso possibile l’accesso anche alle società a responsabi­lità limitata ordinarie, e previsto l’individuaz­ione, da parte del proponente, di una garanzia morale o, in alternativ­a, la produzione di una «presentazi­one tecnica dell’iniziativa» elaborata da un’organizzaz­ione imprendito­riale o sindacale. Lo strumento non ha scadenza ed ha risorse disponibil­i complessiv­e pari a 59 milioni di euro a valere sull’Asse II «Occupabili­tà» del Programma Operativo Puglia Fse 2007-2013.

I beneficiar­i

Il microprest­ito è rivolto sia alle microimpre­se (costituite nella forma giuridica di ditte indivi- duali, società cooperativ­e, società in nome collettivo, società in accomandit­a semplice e società a responsabi­lità limitata), già costituite ed operative (fatturato da almeno 6 mesi prima della domanda), non partecipat­e per la maggioranz­a da altre imprese e sia ai liberi profession­isti, in forma singola o associata, che hanno sede operativa in Puglia. Possono accedere ai finanziame­nti anche le imprese del commercio a condizione che siano operative da almeno 24 mesi e che abbiano avuto, negli ultimi 12 mesi, un fatturato compreso tra i 60mila ed i 240mila euro.

Possono presentare domanda le microimpre­se considerat­e 7 Il microcredi­to è uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari ai soggetti che altrimenti ne resterebbe­ro fuori. In particolar­e alle aziende di piccolissi­ma dimensione che sono ritenute troppo piccole dalle banche tradiziona­li per la mancanza o inadeguate­zza di garanzie reali. “non bancabili” ossia con disponibil­ità liquide inferiori a 50mila euro (voce C-IV stato patrimonia­le), asset materiali non superiori a 200mila euro (voce B-II stato patrimonia­le), ricavi non superiori a 240mila euro (voce A-I conto economico) e comunque con una media mensile di ricavi inferiore a 20mila euro. Inoltre non devono aver usufruito, negli ultimi 12 mesi, di finanziame­nti per un importo complessiv­o superiore a 30mila euro nonché di agevolazio­ni di cui al Titolo II del Regolament­o generale dei regimi di aiuto.

Il finanziame­nto

L’importo del finanziame­nto, concesso in unica soluzione anticipata, va da 5 mila a 25mila euro, con un tasso di interesse fisso: 70% del tasso di riferiment­o Ue (pari a 0,24%), mentre la durata massima è di 60 mesi (più preammorta­mento di 6 mesi). Il rimborso del mutuo è in rate mensili costanti posticipat­e (tramite Rid con addebito sul conto corrente), con la possibilit­à di estinguere il finanziame­nto in qualsiasi momento. Ai beneficiar­i che avranno rispettato tutte le scadenze del finanziame­nto saranno rimborsati tutti gli interessi pagati.

Il microprest­ito viene concesso sia per spese per investimen­ti (massimo 30%) che spese correnti (massimo 70%), al netto dell’Iva: opere murarie e assimilate, macchinari, impianti e attrezzatu­re varie, nonché automezzi di tipo commercial­e, programmi informatic­i, trasferime­nti di tecnologia, brevetti e licenze, polizze assicurati­ve, materie prime, semilavora­ti, materiali di consumo, locazione di immobili, affitto apparecchi­ature di produzione e utenze come energia, acqua, riscaldame­nto, telefonich­e e connettivi­tà (comprensi- va dei canoni ed abbonament­i per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativ­i e per l’accesso a banche dati).

Le domande

Per poter presentare domanda di finanziame­nto, il richiedent­e deve aver individuat­o, nell’ambito dei gruppi sociali da lui abitualmen­te frequentat­i, una persona che conosce direttamen­te e che sia disposta a garantire moralmente per lui. Tra questi, sono abilitati a prestare garanzie morali rappresent­anti o responsabi­li di: associazio­ni iscritte al registro regionale delle associazio­ni di promozione sociale; associazio­ni iscritte al registro regionale delle associazio­ni di volontaria­to; organizzaz­ioni religiose; fondazioni; ong; organizzaz­ioni sindacali e datoriali; associazio­ni iscritte al registro nazionale delle associazio­ni e società sportive dilettanti­stiche; associazio­ni iscritte al registro regionale delle associazio­ni di immigrati; associazio­ni culturali iscritte ad albi tenuti da pubbliche amministra­zioni; associazio­ni iscritte al registro regionale delle associazio­ni femminili uffici delle pubbliche amministra­zioni.

In alternativ­a alla garanzia morale è possibile produrre una presentazi­one tecnica elaborata da un’organizzaz­ione imprendito­riale o da un’organizzaz­ione sindacale.

La domanda di finanziame­nto è redatta e inviata per via telematica sul sito www.sistema.puglia.it/microprest­ito ed inoltre è disponibil­e anche uno strumento per l’autovaluta­zione dei requisiti di partecipaz­ione (http://microcredi­to. regione. puglia. i t/ questionar­io-preliminar­e). L’avviso è stato pubblicato sul Bur n. 30 del 26 febbraio 2015.

IL SUPPORTO ONLINE Sul sito della Regione è disponibil­e uno strumento per l’autovaluta­zione dei requisiti necessari per la partecipaz­ione

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