Puglia, prestiti estesi agli studi
Sul piatto 59 milioni concessi come finanziamenti agevolati
nella Regione Puglia l’avviso per i microprestiti a favore di piccole e medie imprese e professionisti, con diverse novità di rilievo e in linea con gli obiettivi della nuova programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020.
L’iniziativa, che può contare su un budget di 59 milioni di euro, nasce dalla precedente esperienza dello strumento che ha messo in moto circa 1.500 domande con una spesa totale per 22 milioni di euro complessivi. Ora grazie all’apertura alle attività professionali anche in forma singola le aspettative si sono notevolmente innalzate.
La gestione di questo strumento è affidata a Puglia Sviluppo spa e, non essendo più attuata nell’ambito del quadro normativo previsto dall’articolo 111 del Testo unico bancario, cambia la sua denominazione in microprestito.
Le novità
Rispetto agli avvisi precedenti, la Regione oltre ad ampliare la platea dei beneficiari, ha reso possibile l’accesso anche alle società a responsabilità limitata ordinarie, e previsto l’individuazione, da parte del proponente, di una garanzia morale o, in alternativa, la produzione di una «presentazione tecnica dell’iniziativa» elaborata da un’organizzazione imprenditoriale o sindacale. Lo strumento non ha scadenza ed ha risorse disponibili complessive pari a 59 milioni di euro a valere sull’Asse II «Occupabilità» del Programma Operativo Puglia Fse 2007-2013.
I beneficiari
Il microprestito è rivolto sia alle microimprese (costituite nella forma giuridica di ditte indivi- duali, società cooperative, società in nome collettivo, società in accomandita semplice e società a responsabilità limitata), già costituite ed operative (fatturato da almeno 6 mesi prima della domanda), non partecipate per la maggioranza da altre imprese e sia ai liberi professionisti, in forma singola o associata, che hanno sede operativa in Puglia. Possono accedere ai finanziamenti anche le imprese del commercio a condizione che siano operative da almeno 24 mesi e che abbiano avuto, negli ultimi 12 mesi, un fatturato compreso tra i 60mila ed i 240mila euro.
Possono presentare domanda le microimprese considerate 7 Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari ai soggetti che altrimenti ne resterebbero fuori. In particolare alle aziende di piccolissima dimensione che sono ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali per la mancanza o inadeguatezza di garanzie reali. “non bancabili” ossia con disponibilità liquide inferiori a 50mila euro (voce C-IV stato patrimoniale), asset materiali non superiori a 200mila euro (voce B-II stato patrimoniale), ricavi non superiori a 240mila euro (voce A-I conto economico) e comunque con una media mensile di ricavi inferiore a 20mila euro. Inoltre non devono aver usufruito, negli ultimi 12 mesi, di finanziamenti per un importo complessivo superiore a 30mila euro nonché di agevolazioni di cui al Titolo II del Regolamento generale dei regimi di aiuto.
Il finanziamento
L’importo del finanziamento, concesso in unica soluzione anticipata, va da 5 mila a 25mila euro, con un tasso di interesse fisso: 70% del tasso di riferimento Ue (pari a 0,24%), mentre la durata massima è di 60 mesi (più preammortamento di 6 mesi). Il rimborso del mutuo è in rate mensili costanti posticipate (tramite Rid con addebito sul conto corrente), con la possibilità di estinguere il finanziamento in qualsiasi momento. Ai beneficiari che avranno rispettato tutte le scadenze del finanziamento saranno rimborsati tutti gli interessi pagati.
Il microprestito viene concesso sia per spese per investimenti (massimo 30%) che spese correnti (massimo 70%), al netto dell’Iva: opere murarie e assimilate, macchinari, impianti e attrezzature varie, nonché automezzi di tipo commerciale, programmi informatici, trasferimenti di tecnologia, brevetti e licenze, polizze assicurative, materie prime, semilavorati, materiali di consumo, locazione di immobili, affitto apparecchiature di produzione e utenze come energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività (comprensi- va dei canoni ed abbonamenti per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi e per l’accesso a banche dati).
Le domande
Per poter presentare domanda di finanziamento, il richiedente deve aver individuato, nell’ambito dei gruppi sociali da lui abitualmente frequentati, una persona che conosce direttamente e che sia disposta a garantire moralmente per lui. Tra questi, sono abilitati a prestare garanzie morali rappresentanti o responsabili di: associazioni iscritte al registro regionale delle associazioni di promozione sociale; associazioni iscritte al registro regionale delle associazioni di volontariato; organizzazioni religiose; fondazioni; ong; organizzazioni sindacali e datoriali; associazioni iscritte al registro nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche; associazioni iscritte al registro regionale delle associazioni di immigrati; associazioni culturali iscritte ad albi tenuti da pubbliche amministrazioni; associazioni iscritte al registro regionale delle associazioni femminili uffici delle pubbliche amministrazioni.
In alternativa alla garanzia morale è possibile produrre una presentazione tecnica elaborata da un’organizzazione imprenditoriale o da un’organizzazione sindacale.
La domanda di finanziamento è redatta e inviata per via telematica sul sito www.sistema.puglia.it/microprestito ed inoltre è disponibile anche uno strumento per l’autovalutazione dei requisiti di partecipazione (http://microcredito. regione. puglia. i t/ questionario-preliminare). L’avviso è stato pubblicato sul Bur n. 30 del 26 febbraio 2015.
IL SUPPORTO ONLINE Sul sito della Regione è disponibile uno strumento per l’autovalutazione dei requisiti necessari per la partecipazione