Squinzi: «Una spinta molto positiva per tutta l’economia»
ci ha sempre creduto, come occasione per far ripartire l’economia italiana. E l’ha ripetuto soprattutto in questi giorni che l’Esposizione universale sta vivendo i primi momenti, dopo l’inaugurazione di venerdì. «È una cosa positivissima» ha detto ieri Giorgio Squinzi in una intervista ad Affaritaliani.it.
Lo è non solo per Milano, ma «penso per tutta l’economia dell’Italia, sicuramente». È il primo grande evento per il paese dopo l’inizio della crisi, è il pensiero del presidente di Confindustria, e può essere un volano per superarla.
In una tale circostanza, con l’economia che dà segni di risveglio, grazie anche a fattori esterni, dall’euro più debole al calo del prezzo del petrolio, all’azione di stimolo messa in campo dalla Bce, per Squinzi non sarebbero opportune eventuali elezioni anticipate. Ipotesi che affiora nei palazzi della politica, a ridosso del voto finale di domani sull’Italicum.
«Il paese ha bisogno di stabilità, questo sicuramente » , ha affermato i l presidente di Confindustria. E alla domanda specifica, quindi no ad elezioni anticipate, ha risposto: «se stabilità vuol dire questo, è così».
Ciò su cui Squinzi insiste da tempo è la necessità di continuare con le riforme strutturali e portare a termine quelle varate o i n cammino in Parlamento, per esempio la delega sulla Pubblica amministrazione, che ha appena avuto il via libera al Senato in prima lettura o anche la delega fiscale che è in attesa di vedere approvati tutti i decreti attuativi. E all’inaugurazione dell’Expo il presidente di Confindustria l’ha ripetuto: «Abbiamo bisogno di una spintarella per andare ancora più forte, uscire definitivamente dalla crisi e ridare un clima di fiducia agli italiani mettendo mano alle riforme istituzionali».
Anche sulla disoccupazione e sugli effetti del Jobs act secondo il presidente di Confindustria bisogna aspettare prima di fare valutazioni negative. Il dato Inps di marzo è tornato a salire, ma Squinzi è prudente: «Aspettiamo. Non ci si può esprimere in maniera compiuta, credo si debbano fare sempre valutazioni su dei periodi e non puntuali su un mese». E alla domanda diretta, se quello di marzo fosse un dato preoccupante, ha risposto chiaramen-
STABILITÀ POLITICA «L’Italicum e il rischio di elezioni anticipate? Il Paese adesso ha bisogno di stabilità, questo è sicuro»
te: «Per il momento no, vediamo cosa succede nei prossimi mesi».
È per la seconda metà dell’anno, infatti, che secondo alcune valutazioni del Centro studi di Confindustria, si avrà un’accelerazione dei segnali di ripresa dell’economia, che proseguiranno anche nel 2016. Le nuove previsioni arriveranno a giugno, come da tradizione, ma già nei mesi scorsi, con le analisi mirate di Congiuntura flash, dal Csc è arrivata la valutazione di un andamento del Pil superiore a quanto indicato a dicembre (era +0,5 per cento per il 2015 e +1,1 per cento per il 2016). E quindi di eventuali effetti positivi sull’occupazione.