Italia ponte fra Europa, Occidente e Mediterraneo
Con l’Expo l’Italia è al centro del mondo. L’Italia, con l’inaugurazione dell’Expo ha portato a casa un altro successo: anche se con qualche affanno, l’apertura nei tempi previsti e il livello di partecipazione che prevede un flusso pari a 20 milioni di visitatori.
Le partnership realizzate con aziende nazionali e internazionali hanno raggiunto un valore complessivo di 350 milioni di euro dando la possibilità alle aziende italiane di avviare un dialogo con player di grandi dimensioni con le quali aprire eventuali sinergie e partnership. L’Expo è l’occasione che permette all’Italia, non solo di accogliere e ospitare 147 paesi diversi all’interno dell’esposizione, ma rappresenta anche il momento giusto per il nostro Paese di assumere un ruolo attivo nel coordinamento delle politiche economiche europee di sviluppo e di offrire, allo stesso tempo, l’opportunità alle realtà aziendali italiane di poter acquisire la dimensione necessaria per competere sui mercati globali.
Secondo le previsioni la manifestazione universale dovrebbe avere un impatto economico sull’industria di circa 6miliardi di euro. La visibilità che il sistema imprenditoriale italiano riceverà, grazie a questo evento internazionale, avrà un impatto positivo sull’immagine del Made in Italy che potrà sfruttare l’evento come incipit per avviare una crescita sostenibile e per espandersi su altri mercati .
In uno scenario in cui, secondo le previsioni dell’EY Eurozone forecast, il Pil italiano dovrebbe crescere dello 0,3% nel 2015 e del 1% nel 2016, dove i consumi privati cresceranno dello 0,5% nel 2015 e dello 0,7% nel 2016 e dove il sistema bancario italiano sembra essere più sano e più predisposto alla concessione del credito, la ripresa economica potrà avviarsi dando ulteriori possibilità alle aziende italiane di crescere, svilupparsi e ambire a posizioni di key players sul mercato globale.
Ma Expo non è solo una bella vetrina globale; è l’occasione per il nostro Paese di diventare concretamente il ponte tra Europa e l’Occidente e il Mediterraneo, un’area economica dalle forti potenzialità che vede al centro geografico, culturale ed economico proprio l’Italia. Il Mediterraneo rappresenta il 14,5% del Pil mondiale e, con i più di 17 mila progetti di investimento stranieri realizzati negli ultimi 5 anni, rappresenta il secondo mercato dopo gli Stati Uniti. Come è anche emerso dall’analisi Ey Baromed, presentata all’ultimo EY Strategic Growth Forum e realizzata su 156 dirigenti di 20 Paesi e 28 settori diversi, nel 2013 il valore degli investimenti stranieri è stato di oltre 85,5 miliardi di dollari, superiore anche a quello della Cina (74.6 miliardi di dollari). L’Italia ha investito nel Mediterraneo 3.919 miliardi di dollari, confermando il suo ruolo centrale per lo sviluppo dell’area e il suo potenziale di guida.